Uscirà finalmente il 28 maggio, dopo una lunga attesa, nelle sale italiane la nuova commedia Lo Straordinario Viaggio di T.S. Spivet del regista Jean-Pierre Jeunet.
Lo Straordinario Viaggio di T.S. Spivet
Lo Straordinario Viaggio di T.S. Spivet è un film del 2013 candidato nel 2014 ai Cesar dove ha vinto il premio per la migliore fotografia ed è stato proiettato al festival del Cinema di Roma nella sezione Alice nella Città. Dopo il grandissimo successo di pubblico per Il Favoloso Mondo di Amelie, Jean-Pierre Jeunet ritorna a raccontare una storia a mo di fiaba, che è la caratteristica principale dei suoi film, rivolgendosi questa volta al pubblico dei più giovani, narrando le vicende di un bambino, T.S. Spivet.
Come è tipico del suo mondo cinematografico, l’autore riesce, attraverso una storia dolorosa, perché il viaggio parte da un lutto, a coinvolgere lo spettatore che inizia a muoversi insieme al protagonista, T.S. Spivet ( Kyle Catlett), accompagnandolo in questo cammino che lo porterà attraverso l’America. Tutto nasce da un invenzione fatta attraverso degli esperimenti scientifici che svolge il protagonista per cui scopre come produrre una macchina che funziona sul principio del moto perpetuo, attraverso il meccanismo di due calamite.
Questo amore per la scienza e la sua curiosità lo ha ereditato da sua madre, interpretata da una straordinaria Helena Bonham Cartrer, che gia in passato ha prestato il suo volto per ruoli di film tratti da fiabe. Un giorno il fratello gemello di T.S. Spivet, interpretato dall’attore stesso, muore accidentalmente durante uno dei suoi esperimenti, e questo dolore immenso per il bambino si trasforma in una fuga, nella quale in varie occasioni sarà accompagnato proprio dal fratello morto.
Tutto il film è svolto in toni molto leggeri, anche se non mancano scene più decisamente drammatiche, ma il regista riesce trovare un giusto equilibrio tra questi due stati emozionali. Si ride e si piange molto. Davvero molto ben curata la fotografia curata dal francese Thomas Hardmeier, che ha lavorato anche nel film Do Not Disturb di Yvan Attal, e che è riuscito attraverso le immagini a dare quell’atmosfera di fantasia e magia guardando tutto attraverso gli occhi di un bambino.
Molto belle le scene sui binari e tutte le vicende che accadono al protagonista, che riesce con fortuna ad arrivare alla sua destinazione andando incontro ai pericoli che un bambino di quell’età può incontrare, come la pedofilia o la polizia che lo rincorre credendolo un vagabondo.
Il finale è una feroce visione di tutto il mondo dei media e di come possono sfruttare il dolore, non avendo pietà nemmeno per un adolescente. E questo è il messaggio più forte de Lo Straordinario Viaggio di T.S. Spivet. La tutela dei propri figli da tutto quello che si vede in televisione, e quanti lupi ci sono in questa vita che pur di avere successo e fama sono in grado di plagiare una anima ancora pura.