Le donne e il desiderio di Tomasz Wasilewski

Le donne e il desiderio di Tomasz Wasilewski. Storie di donne nella Polonia nel 1990.

Le donne e il desiderio è il nuovo film del giovane regista polacco Tomasz Wasilewski, considerato un po l’erede di Krzysztof Kieślowski perché come lui, porta sul grande schermo storie di donne, riuscendole a dipingere i loro stati d’animo come solo pochi registi sanno fare. Il film ha partecipato alla 66esima edizione del Festival di Berlino vincendo l’orso d’argento come miglior sceneggiatura.

Le donne e il desiderio di Tomasz Wasilewski

Le donne e il desiderio di Tomasz Wasilewski

Le donne e il desiderio – Il regista e le interpreti

Tomasz Wasilewski è al suo terzo film, dopo aver vinto svariati premi con “Floating Skyscrapers” nel 2013, che debuttò in anteprima mondiale al Tribeca film Festival. Nel 2014 si presenta con la sceneggiatura al Coproduction market del Festival di Berlino, per poi tornarci in concorso nel 2016. Il regista ha voluto ambientare la storia in Polonia nel 1990, un periodo storico importante,  dove si passa da 45 anni di egemonia dell’Unione Sovietica, in un clima molto rigido, ad uno stato di completa libertà a cui i cittadini non erano mentalmente abituati.

Tomasz Wasilewski il regista del film Le donne e il desiderio

Tomasz Wasilewski il regista del film Le donne e il desiderio

Questo fa si che ci sia stato un disorientamento, che appartiene anche alle tre protagoniste. Agata (Julia Kijowska), si accorge di essere intrappolata all’interno di un matrimonio, ed inizia a desiderare di avere un storia con il nuovo prete della chiesa che frequenta. Iza (Magdalena Cielecka) è la preside di una scuola e si innamora del padre di una sua allieva. Renata (Dorota Kolak) è un insegnante in pensione, che prova molta attrazione per la sua vicina di casa Marzena, la sorella di Iza. Queste tre vicende si intersecano nei tre racconti, in cui seguiamo le storie che si evolvono in maniera singolare e che avvengono tutte nello stesso momento, con un tipo di montaggio che ricorda Il capitale umano di Paolo Virzì, dove ogni storia accade nello stesso momento e le tre donne si incrociano nelle scene, senza avere alcuna relazione tra loro.

Desiderio o ossessione?

Ma il grande dilemma è che più che desiderio, visto la grande repressione, queste donne sembrano ossessionate dai loro amori, quasi rasentando la follia. Il desiderio si lega di più a qualcosa che ha a che fare alla sensualità, qui invece è più vicina alla malattia mentale. Sicuramente per chi ha vissuto in quel periodo in Polonia può capirlo meglio di noi.

Dorota Kolak in una scena del film Le donne e il desiderio

Dorota Kolak in una scena del film Le donne e il desiderio

Le atmosfere de Le donne e il desiderio sono molto cupe, ed accentuate da una scarna colonna sonora, che ci riempe di silenzi. Con questi movimenti di telecamera che coglie il loro sguardo e che diventa spesso gli occhi delle protagoniste, si scopre il desiderio delle tre donne. Sono decisamente tre solitudini che vivono uno stato di inquietudine e che cercano di riempirla inseguendo amori sbagliati non corrisposti e che esistono solo nelle loro fantasie morbose.

Il regista per interpretare i ruoli delle tre donne ha voluto attrici che provenissero dal teatro, ritenendo che avrebbero potuto dare più spessore ai personaggi, riuscendo a lavorare più sul non detto che sui dialoghi.

Le donne e il desiderio uscirà nelle sale giovedì 27 aprile 2017 distribuito da Cinema di Valerio De Paolis.

Le donne e il desiderio – Il trailer

https://www.youtube.com/watch?v=YJAA79vsYiA

 

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