Il 27 giugno, salvo altri rinvii, uscirà nei nostri cinema il prequel del film di fantascienza di John Carpenter dall’omonimo titolo, La Cosa, diretto da Matthijs van Heijningen Jr. che tratta le azioni dei ricercatori norvegesi che anticipano le vicende dei protagonisti del film originale del 1982.
La trama
Una squadra di scienziati norvegesi scoprono in Antartide, una nave extraterrestre rimasta sepolta nei ghiacci per moltissimi anni. All’interno scopriranno una creatura aliena a prima vista morta. La porteranno all’interno della loro base, ma durante gli esperimenti, la ‘cosa’ si sveglierà e comincerà a seminare il terrore tra i membri. A peggiorare le cose è la capacità di questo alieno di imitare qualsiasi forma di vita, assorbendola, mettendo in dubbio la fiducia tra gli ultimi scienziati sopravvissuti e dubitare tra ognuno chi può essere la ‘cosa’.
Sequel o Remake?
Il film, uscito già nell’ottobre 2011, si presenta come un prequel del film originale del 1982 (ricordiamo che lo stesso film ‘La Cosa’ di Carpenter, era un remake del film ‘La cosa da un altro mondo’ del 1951, diretto da Howard Hawks, ma si discosta totalmente per la nuova e geniale visione che John Carpenter seppe dare al film).
Nel complesso, tra una regia esordiente e con un cast adeguato, questo sequel ottiene la sufficienza stentata, ma alla fine della visione una domanda ci assale spontanea: abbiamo assistito ad un prequel o ad un remake?
Cronologicamente, il film ha tutte le carte in regola per essere un prequel, ma ci accorgiamo che la trama si sviluppa sugli stessi identici punti del film del 1982! Il ritrovamento, le prime vittime, le prime ipotesi, lo stesso personaggio che prende in mano la situazione, la stessa scena dell’esame del sangue, lo stesso scontro con la cosa che ha le semi-sembianze con il personaggio più controverso e il ‘conflitto’ finale tra gli ultimi sopravvissuti con l’interrogativo su chi può essere la cosa. Quindi, in conclusione, possiamo dire di aver assistito sì ad un prequel, ma che ha un sapore di remake.
‘La Cosa’ ieri e oggi
Chi scrive è un appassionato dei lavori di Carpenter e alla notizia del (ora possiamo definirlo) prequel-remake, credo che molti abbiano storto il naso, essendo ‘La Cosa’ uno dei film più belli mai fatti dal regista, ma come già detto, questo film può essere valido, ma il confronto con l’originale purtroppo è d’obbligo, ed è qui che l’ombra della pellicola di Carpenter prende il sopravvento. Il regista ha cercato di creare un prodotto che non snaturasse l’opera originale cercando di mantere lo stesso stile di Carpenter, ma purtroppo Matthijs van Heijningen Jr. non è John Carpenter, e Joel Edgerton (visto nell’ottimo Warrior) non è Kurt Russell.
La Cosa di Carpenter si presentava con una regia molto innovativa e si notava che ogni movimento di camera, ogni inquadratura, era giustificata totalmente al fine estetico della pellicola. Le carrellate all’interno della base e alcuni piani sequenza sono i piatti forti del film, come aveva fatto Kubrick con Shining, per non parlare della splendida fotografia molto fredda, le musiche di Ennio Morricone e la realizzazione delle diverse forme della cosa.
La Cosa di Matthijs van Heijningen Jr. si presenta come un buon clone, ma senza anima, senza tutta quella critica sull’essere umano, sulla diffidenza, sul razzismo (con la scusa dell’alieno) che erano fortemente presenti nell’originale.
La questione ‘remake’
Hollywood sta passando un periodo scuro, mancano le idee e ci si ripara dietro i remake (oltre a questo, sono di prossima uscita i remake de Spider-man e Total Recall, per non parlare di un prossimo Blade Runner 2) e questo non fa altro che infuriare i fan delle pellicole originali e creando flop disastrosi al botteghino e personalmente, i remake dovrebbero essere banditi totalmente. Non si hanno autori validi che riescano a portare una ventata d’aria fresca in questi remake.