Torna la saga horror del prolifico James Wan, con un cambio di regia che non porta i frutti sperati. Insidious 3 è al cinema dal 3 giugno.
Insidious 3
Un nuovo capitolo di uno degli horror più fortunati degli ultimi tempi. Insidious 3 è il terzo episodio della saga ideata da James Wan. Anche se il tre del titolo può portare a credere ad un seguito, qui in realtà parliamo di un prequel. Ma non sarà più Wan a dirigere questo nuovo capitolo (restando però nei panni di produttore) ma bensì il suo storico collaboratore Leigh Whannell, già sceneggiatore di un’altra saga che ha fatto la storia come Saw-L’enigmista.
Tutto comincerà diversi anni prima degli eventi che sconvolsero la dimora dei Lambert. E si farà chiarezza sull’oscuro mondo dell’Altrove, questo luogo già visto nei precedenti film, dove le anime dei morti comunicano con quelle dei vivi in grado di vederli.
Trailer di Insidious 3
Tra i protagonisti rivedremo l’anziana medium Elise (Lin Shaye), molto nota nel suo campo ma da tempo ritiratasi dalle scene, che accetterà la sfida di aiutare la giovane Quinn a mettersi in contatto con la defunta madre. A Quinn infatti pare di “avvertire”, tra le mura della sua casa, la presenza materna. Ma non sarà la madre quella che cercherà di contattarla bensì un’entità tutt’altro che amichevole, l’uomo che non respira. Come se non bastasse anche la situazione famigliare della ragazza non è delle migliori: il padre non le dà le attenzioni che meriterebbe, probabilmente anche lui scosso dalla perdita della moglie. E così la ragazza vive un periodo molto tormentato.
Grandi pregi per la pellicola onestamente non se ne vedono. Manca di quel guizzo che possa solleticare la curiosità dello spettatore. Gli attimi di presunta paura sono tutti dovuti ai cosiddetti “jump scare”, che ad intervalli quasi regolari vengono inseriti qua e là in una trama molto povera di idee. E quelle poche presenti, lasciano anche a desiderare. Come una delle scene finali di Insidious 3 dove si riesce addirittura a toccare il fondo assistendo ad una battaglia a mani nude tra un demone (non un tizio qualsiasi) e la mai così vivace anziana sensitiva.
Dispiace dirlo ma in Insidious 3 c’è poca traccia di quel piccolo gioiellino qual’era Insidious, un vero e proprio tradimento a quell’anima originale che ha permeato tutto il primo capitolo. C’è da dire che gli elementi caratterizzanti quello che ormai è diventato un vero e proprio franchise ci sono tutti. Dalla casa spettrale ai viaggi nell’Altrove, passando per i due inetti acchiappa-fantasmi già visti precedentemente. Ma tutto questo non basta per ottenere un buon risultato. Puoi anche avere ingredienti di qualità ma se non c’è un cuoco all’altezza che li sappia cucinare insieme, il piatto non sarà mai così invitante.