Recensioni film: I pinguini di Mister Popper di Mark Waters

Esce il prossimo 12 agosto l’ultimo esilarante film con Jim Carrey, I pinguini di Mister Popper di Mark Waters con Carla Gugino e Ophelia Lovibond. Noi di cinemio ve ne anticipiamo la recensione.

I pinguini di Mister Popper

A cura di Daniele Meloni

Cresciuto senza la presenza fisica di un padre, che, grande esploratore, comunicava con lui grazie ad una radio trasmittente, Tom Popper (Jim Carrey) si ritrova in età adulta lontano dai propri figli e da una moglie con cui ha divorziato. Ora è un grande venditore di immobili di lusso e aspira a diventare uno dei presidenti della compagnia più prestigiosa di Manhattan.

Mentre è impegnato nella missione impossibile di acquistare il famoso Tavern on the Green di Central Park, viene a conoscenza del decesso del padre in una missione in Antartide. Pochi giorni dopo riceve a casa l’ultimo regalo del genitore: una cassa contenente 6 pinguini che si riveleranno non imbalsamati, ma vivi e vegeti. La convivenza sarà molto difficile e ancora di più difficile sarà sbarazzarsene per Mr. Popper.

Il ritorno di Carrey

Dopo tanti film in cui Jim Carrey mostrava il suo volto artefatto in alcune storie-favole come Il Grinch e A Christmas Carroll ecco finalmente tornare in azione la sua naturale mimica facciale che tanto ci mancava. Sono lontani i tempi della faccia di gomma di Ace Ventura ma Jim in questo film sembra dosare di più la sua recitazione restando comunque a buoni livelli.

Il film è un prodotto gradevole anche se parla ad un target infantile dovuto al semplice umorismo che viene utilizzato, ma proprio per questo è apprezzabile il lavoro del regista Mark Waters che cerca di mettere in atto un film di genere senza forzature.

Grande aiuto a Carrey viene dato dalla simpatia e il dinamismo che sprigionano i pinguini liberi” di essere protagonisti assoluti grazie ad un ottimo lavoro di computer grafica e a tante scene raffinate come quella del Gugghenaim trasformato in una pista per i pennuti e quella del balletto “coreografico” tra Carrey e gli animali.

Altro punto a favore per il personaggio della segretaria di Popper, Pippi interpretato da Ophelia Lovibond che utilizza un linguaggio tutto incentrato su parole che iniziano per “P“, molto intelligente e che potrà far divertire il pubblico più giovane con questo esercizio di logopedia.

Anche se sembra certamente azzardato il periodo in cui esce questo film, prettamente basato su ambientazioni e stereotipi natalizi, pensiamo che I pinguini di Mister Popper possa essere comunque promosso per la delicatezza e bontà del prodotto che non perde occasione di far riflettere sui valori e sulle scelte della vita in rapporto al lavoro, all’ amicizia e alla famiglia.

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