Se pochi mesi fa, dopo diversi anni di attesa, usciva il primo crossover di supereroi targato Marvel, lo scorso venerdì 17 Agosto è uscito la cinema il primo vero crossover che riunisce le più famose stelle action anni ’80 e ’90 insieme ad alcune stelle di oggi: arriva al cinema l’attesissimo I mercenari 2.
Trama
Ancora una volta su richiesta di Mr. Church (Bruce Willis; La fredda luce del giorno, Red) il gruppo di Mercenari capitanato da Barney Ross (Sylvester Stallone; Rocky Balboa, John Rambo) e Lee Christmas (Jason Statham; Killer elite, Professione assassino) torna in azione. A seguito della morte di un membro del gruppo, troveranno in Jean Vilain (Jean-Cloude Van Damme; Assassination Games, Dragon Eyes) il loro cattivo di turno.
E questa volta avranno bisogno anche dell’aiuto di Trench Mouse (Arnold Schwarzenegger; Terminator 3: le macchine ribelli, Il sesto giorno) e Booker (Chuck Norris; Walker Texas Ranger, The cutter – il trafficante di diamanti).
Action Reunion
Dopo un primo capitolo che omaggiava l’action anni ’80 presentando una squadra variegata tra divi di ieri e di oggi ed una scena memorabile (ma non abbastanza) che vedeva insieme Rambo, Terminator e John McClane, il secondo capitolo prometteva faville sin dai primi rumors usciti oltre un anno fa, visto il buon successo riscontrato con la prima pellicola.
Stallone lascia qui la regia a Simon West (Chiamata da uno sconosciuto, Professione assassino) e rimane nella stesura della sceneggiatura, riuscendo a reclutare giovani leve come Liam Hemsworth (Hunger Games, The last song), ad ampliare la presenza di Schwarzy e Willis e soprattutto quella dell’iconico Chuck Norris che diventa qui parodia di sé stesso nelle tre scene che lo vedono protagonista, ipnotizzando totalmente il pubblico.
Se nel primo film, quindi, il processo di nostalgia e ritorno all’azione anni ’80 era in parte riuscita e in parte accennata, qui diventa conferma assoluta in un secondo capitolo più esplosivo, più ironico e con più testosterone.
Citazionismo tra film e realtà
Protagonista della pellicola non è tanto una storia che prosegue nella sua linearità e prevedibilità sino all’inevitabile happy end a colpi di fucile e pugni ma sono gli interpreti stessi. Si passa dal citazionismo cinematografico più evidente che va da Rambo a Terminator, da Rocky a Die Hard al citazionismo dal reale come il ritorno sulla scena di Schwarzy o la frase più volte ripetuta da Statham “Non si batte il classico!”, semplice ma diretta a chi si aspettava una reunion di vecchietti che risolvevano facilmente una situazione e si ritrovano davanti ad uno spettacolo che, soprattutto nella scena iniziale e finale, non fa che lasciare a bocca aperta e porta ad un sorriso spontaneo.
È chiaro, comunque, che davanti a tutto questo la storia passa in secondo piano, alcune scene più introspettive non si amalgamano del tutto col resto del film e alcuni personaggi rimangono più statici e in secondo piano rispetto ai colossi principali (soprattutto Jet Li che, dopo le scene iniziali, si allontana per non fare più ritorno).
Trailer del film:
Al di là di tutto, I mercenari 2 raggiunge la piena sufficienza e va lodato per la capacità di aver riunito alcuni dei maggiori action-man del passato e del presente e nel riuscire a far dimenticare alcuni errori di sceneggiatura o nella resa finale a favore delle fantastiche scene action. Un film da godersi senza pensare e magari in gruppo, tra sorrisi e adrenalina.