Friend è un film drammatico sudcoreano del 2001 scritto e diretto da Kwak Kyung Taek e
con protagonisti Yu Oh Seong, Jang Dong Gun, Seo Tae Hwa e Jung Woon Taek. Al suo
debutto al cinema si rivelò il film col maggior incasso mai ottenuto e inoltre, come ha
successivamente confermato il regista, si tratta di un’opera semi autobiografica. Il film è
stato proiettato al 19 Florence Korea Film Fest.
Friend
Il film narra le vicende di quattro amici e l’evolversi delle loro vite, in un arco temporale che
va dagli anni 70′ agli anni 90′.
Il tempo ruba i contorni a una fotografia
La prima visione di Friend mi ha davvero colpito nel profondo. È quella storia che non ti
aspetti, inizi il film credendo sia solo un film come tanti, poi ti rendi conto, a fine visione, che
vorresti non fosse finito mai.
Ti coinvolge tantissimo, la naturalezza con la quale viene
raccontata la storia di Friend è disarmante. I quattro amici, protagonisti del film,
sono ragazzi come tutti e come ragazzi inizialmente affrontano la vita di petto, ognuno coi
suoi problemi.
C’è Dong Su che si vergogna del mestiere del padre (il becchino), c’è Jeong
Suk il cui padre è un noto malavitoso locale, c’è Jung Ho, il più spensierato del gruppo e
infine c’è Sang Taek, il più riflessivo ed è l’amico che racconta la storia fuori campo, dà il suo
punto di vista della storia.
Mi sono rivisto in ognuno di loro perché mi immaginavo qualche
anno addietro a parlare coi miei amici del più e del meno, a fare progetti e anche a fare
cazzate. Quando si è giovani si fa più di qualche cavolata, è normale. Può capitare anche di
litigare con un amico ma poi tutto passa.
L’amicizia va oltre, un amico non deve mai
chiedere scusa, come ripete spesso Jeong Suk a Sang Taek. Crescendo ti rendi conto che
vuoi di più dalla vita, speri in un futuro migliore e spesso alcune decisioni ti portano lontano
dai tuoi affetti. Anche loro sono consapevoli del fatto che non potranno restare insieme per
sempre, la vita ci riserva parecchie sorprese.
Al tempo stesso la tua vita è già condizionata
dalle persone attorno a te (famiglia in primis) e dalla società in cui vivi. Ad esempio, Jeong
Suk, vivendo col padre gangster è abituato ad uno stile di vita duro, da grande non potrà che
seguire le orme del padre perché nessuno gli ha mai detto quando e se sbagliava.
Ed è
proprio lì che il regista si sofferma, nel dividere i 4 amici e nel mostrare col passare degli anni
come tutto sia cambiato, mentalità, pensiero, stile di vita e obiettivi. C’è chi ha proseguito gli
studi, c’è chi invece, come Jeong Suk e Dong Su, è rimasto in città ed è il “futuro“
delle generazioni gangsteriane.
Non ci sono più i discorsi leggeri e scanzonati, adesso tutta
l’aria del film diventa soffocante. Nonostante abbiano cercato col tempo di rimanere se
stessi, la violenza che aleggia nei dintorni di Busan li ha condizionati.
Un amico però non ti farà mai mancare il suo supporto, che tu sia un dottore o un
membro della Yakuza. Sang Taek non si schiera mai, cerca di restare vicino ai suoi amici,
ma capisce che restando lì probabilmente anche la sua vita sarebbe cambiata in peggio.
Friend è un film che mette paura perché alla fine, alcuni dialoghi rispecchiano la nostra
quotidianità.
Abbiamo tutti paura di perdere di vista persone a noi care mentre cresciamo.
Per scelte diverse, per strade opposte, già dalle superiori in poi ci rendiamo conto che non
possiamo stare a vita, in una casa con dentro i nostri amici. Ho amici che non rivedo da una
vita, il sentimento non è cambiato, ma mi manca quel senso di libertà che provavamo
quando stavamo fuori.
La nostra vita è come una fotografia che sbiadisce col tempo, la
stessa fotografia del film che via via si affievolisce fino a diventare quasi irriconoscibile. È
una fotografia che mostra i segni del tempo di una società che ti mostra il bello e il brutto della vita, quella che prima ti dà e poi ti toglie.
Friend è davvero un film “amico”, ti
accompagna per tutta la visione, non giudica ed alla fine di tutto è ancora lì a tenderti la
mano. Un film meraviglioso, un’esperienza unica che ti riporta alla mente tanti ricordi più o
meno belli della tua vita fino ad ora…
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