Come avevamo a suo tempo preannunciato, inizia la nuova rubrica di cinemio sui grandi maestri del cinema, seguita e curata da Davide Cinfrignini, nostro nuovo collaboratore.
Il primo articolo è dedicato a Charlie Chaplin con Tempi Moderni, qualcuno l’ha visto? Se lo ricorda? Ci pensa Davide a darci una “rinfrescatina”.
La trama in breve
Charlot (Charlie Chaplin), operaio meccanico, è costretto a compiere sempre gli stessi gesti a causa dei disumani ritmi che impone la catena di montaggio, per questo impazzisce e finisce in ospedale.
Uscito dalla clinica si pone casualmente alla testa di un gruppo di operai disoccupati che manifestano animatamente il loro scontento,viene così arrestato e rinchiuso in un penitenziario.
Riuscendo a guadagnarsi fortunosamente la grazia si ritrova a cercare lavoro in un paese (gli Stati Uniti) attanagliato dalla crisi economica.
L’analisi del film
Tempi Moderni è un film popolare con un messaggio di fondo altamente rivoluzionario. Negli Stati Uniti durante la permanenze della pellicola, nel 1936, nelle sale cinematografiche Chaplin fu accusato di attuare una propaganda a favore delle forze di estrema sinistra.
L’autore inglese, seppur mitigando la portata della sua critica con un linguaggio rivolto ad un pubblico vastissimo, costruisce una satira molto pungente, che mette in discussione tutti i fondamenti dell’economia americana basati sul taylorismo, con la conseguente condanna a quel sistema di lavoro chiamato catena di montaggio.
Il sistema capitalistico sembra infatti mettere dei veri e propri limiti alla felicità dell’essere umano. Chaplin gira un film comico con un impatto incredibile dal punto di vista sociale, che mantiene la sua forza espressiva e ideologica a più di 70 anni dalla sua creazione. La comicità del regista di “Luci della Città” non lascia spazio a realismo e logicità, le situazioni rappresentate sono per lo più inverosimili, ma non per questo Chaplin non riesce a trasmettere smarrimento e disagio quando l’attenzione viene spostata su elementi della trama più tragici.
Di cosa si parla all’interno del film?
Tempi Moderni è un mix perfetto di generi cinematografici, miscela alla perfezione elementi comici e drammatici, risultando essere così solido e universalmente apprezzato sul piano dei contenuti quanto di bassa qualità dal punto di vista formale, in particolar modo la fotografia viene sacrificata, risultando essere banale e piatta.
Il comico londinese sembra avere una vera e propria ossessione per gli ambienti chiusi (la prigione, la casa, il centro commerciale, il ristorante) dove Charlot vive i suoi momenti più felici, che contrappone ad un mondo esterno fatto di prevaricazioni sui più deboli e ingiustizie sociali.
Charlie Chaplin da mostra di tutta la sua genialità artistica e del suo talento comico in un film che oltre a far riflettere, pone dei veri e propri interrogativi sull’effettive conseguenze che il progresso industriale sta portando in tutto il pianeta, rifiutando categoricamente il modello di vita offerto dal capitalismo, dove i diritti dell’uomo vengono messi in secondo piano rispetto alla crescita economica e industriale.
L’uomo rischia di diventare un mero ingranaggio della società in cui vive, succube della sua stessa brama di ricchezza e al solo servizio della produttività industriale e del ricavo monetario. Chaplin finisce quanto mai per diventare portatore di un messaggio marxista e rivoluzionario, condensato da un forte desiderio di cambiamento.
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aggiungo con piacere una semplice nota : questo film, seppur molto datato ,ma poichè creato da quel genio lungimirante di Chaplin, denuncia a ragione tutti i “sintomi” ed i disagi della nostra vita moderna quotidiana. Ciò che mi premeva dire è che l’ho fatto vedere a mia figlia di nove anni, così come Il grande Dittatore ; pur in così giovane età, lei lo ha apprezzato pienamente , sia divertendosi nelle splendide gags sia comprendendone il profondo valore di anticipazione dello stress della vita ormai a tutti noi ben noto.
Come sempre con Chaplin ,si tratta di un prezioso capolavoro ,da godere e da “pensare” .
@Elisa:
Grazie mille per aver apprezzato il nostro impegno a diffondere anche film datati ma di grande valore.
Questo è l’obiettivo che si siamo posti con la creazione della rubrica settimanale dedicata ai “grandi maestri del cinema”.
Hi fatto benissimo a far vedere i film di Chaplin a tua figlia, nonostante la sua giovane età, fanno riflettere e ridere allo stesso tempo, e mi spaventa quanto siano attuali e mai obsoleti.
Forse è questa la differenza tra un normale film ed un’opera d’arte cinematografica.
Il tuo feedback è stato prezioso, vediamo se altri lettori di cinemio faranno vedere questi grandi classici ai loro figli ;).
Elisa ci risentiamo da queste parti e buon cinema.
Avevo visto anni fa questo capolavoro, con piacere l’’ho guardato oggi con mio figlio di 13 anni, il quale avrebbe dovuto fare un riassunto per scuola. Il fascino della pellicola bianco/nera La genialità di chaplyn e il grande tema della vita moderna che oggi come già allora evidenzia come l’umanità diventa prigioniera di se stessa . Ci si lascia travolgere prima per necessita poi per l’ illimitata fame di notorietà e denaro, quel denaro speso per oltre il 70% su non Necessarie …. e che dire dell AMORE … che non ha prezzo !!!, che non si compra … ! . Grazie di questa iniziativa nel proporci IERI e OGGI!
Grazie a voi per i commenti!
Vorrei sottolineare che da poco Sky sta proponendo Tempi moderni in versione restaurata 🙂