By the Sea (2015) – Amore e Depressione

Il 12 novembre è arrivato nei nostri cinema By the Sea, film diretto da Angelina Jolie (Nella terra del sangue e del miele, Unbroken) e interpretato da sé stessa e… da suo marito Brad Pitt.

By the Sea

By the Sea

By the Sea

Siamo negli anni ’70, Roland (Brad Pitt) e Vanessa (Angelina Jolie) – lui scrittore lei ex ballerina – decidono di recarsi per un po’ in una località balneare nel sud della Francia. Questo farebbe pensare a una piacevole luna di miele, ma in realtà i nostri protagonisti sono in piena crisi. Col tempo conosceranno due giovani da poco sposati (Mélanie Laurent e Melvil Poupaud) e proveranno a “relazionarsi” con loro.

Un matrimonio in crisi

Angelina Jolie (che per la prima volta viene accreditata col doppio cognome, Jolie Pitt) realizza un film il cui tema principale è la depressione. Depressione che colpisce potentemente Roland e Vanessa, portandoli ad agire in maniera sbagliata verso la loro vita e verso quella degli altri. Questo stato d’animo viene rappresentato molto bene dalla Jolie, che utilizza sempre il realismo, a volte più crudo, a volte meno, per mostrarci una situazione di cui soffriamo in moltissimi, senza mai risultare (se si esclude la parte finale) sopra le righe, sia nella regia che nella sceneggiatura. Il realismo di By the sea, oltre che nella depressione, si nota anche nei litigi tra i due coniugi.

E parlando proprio dei coniugi, arriviamo ai due personaggi principali, che risultano essere scritti molto bene, con grande profondità. I due protagonisti sono, per farla breve, delle vittime dei loro errori, e tra questi errori, a un certo punto, ci sarà anche l’invidia. In By the sea, col passare dei minuti, i due personaggi, soprattutto Vanessa, impazziscono sempre di più ogni giorno che passa, in un lento e quasi invisibile cammino verso la follia che, forse li farà riavvicinare. A supportare la scrittura dei propri personaggi ci pensano i bravi Brad Pitt e Angelina Jolie, davvero molto intensi in questa prova, così come tutto il resto del cast.

Anche la colonna sonora, molto delicata e a tratti deliziosa, riesce bene nel difficile compito di accompagnare in sottofondo le vicende narrate.

By the sea

Una scena di By the sea

Ma arriviamo ora alle dolenti note. By the Sea infatti, presenta un problema veramente grande, che sarebbe stato molto meglio evitare: il ritmo. Il film infatti è uno dei più lenti dell’ultimo periodo. Questo di per sé non sarebbe un male, infatti nella prima parte, la lentezza è estremamente efficace per rappresentare la depressione, con i suoi momenti morti, un tocco davvero intelligente; il punto è che dopo un po’ un ritmo così lento appesantisce enormemente il film, e per poco non ci si addormenta. E’ un peccato, poteva venir fuori qualcosa di veramente speciale, ma che invece, a causa di un errore grave, risulta semplicemente un buon film.

In conclusione, questo dramma sentimentale sulla depressione ci è piaciuto, pur con un’enorme riserva. Si addice a chi cerca in un melodramma un realismo molto marcato, ma occhio a non appisolarsi, anche se sarà molto difficile non farlo.

VOTO: 7/10

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