Dopo aver parlato di Angeli e Demoni prima dell’uscita credo sia il caso di approfondire anche il post visione del film se non altro per dimostrare che l’abbiamo visto e per dire se ci è piaciuto oppure no.
Come sappiamo tutti il libro ha avuto un enorme successo e quindi dopo averlo letto tutti o quasi tutti siamo corsi o correremo a guardare la pellicola che ha tutte le premesse giuste: Ron Howard il regista, Tom Hanks come protagonista…si è tutto vero, ma posso garantire, dopo averlo visto, che secondo me manca veramente qualcosa alla riuscita finale.
E’ sicuramente vero che c’erano e ci sono moltissime aspettative per un film come questo e caricare di aspettative un qualsiasi progetto non è mai una bella cosa in quanto non mette in una prospettiva serena chi deve lavorare secondo me; altra cosa è che se la pellicola precedente “Il Codice da Vinci”, aveva avuto un buon successo, questo non obbligava ad utilizzare lo stesso regista o lo stesso attore come protagonista, anzi a dire la verità a me i soliti nomi hanno un pò stufato.
Con questo non voglio dire che Tom Hanks non sia un attore che stimo, anzi è il contrario, stessa cosa per Ron Howard ma a mio modo di vedere sarebbe stato più congeniale far cimentare qualcun’altro in questi ruoli; di bravi attori ce ne sono tanti e non solo in America e non vedo perchè se uno ottiene successo con un personaggio poi debba riproporlo fino allo sfinimento; non è sicuramente questo il caso ma sarebbe stato bello far ricostruire a qualcun’altro le vicende del Professor Langdon in quanto non stiamo parlando di una serie come Indiana Jones o 007, ma di un libro che ha suscitato tante tantissime polemiche e ricostruire fedelmente quello che c’è scritto non basta per un motivo molto semplice che è umanamente impossibile.
E’ assolutamente impossibile ricostruire le atmosfere descritte da Brown, le emozioni e le sensazioni che provocava la lettura del libro non le ho assolutamente ritrovate nel film anzi a tratti, soprattutto nella fase iniziale mi è sembrato piuttosto lento e difficile nel senso di pesante da seguire.
Purtroppo è mancato quel quid in più, quelle trovate geniali che consentono allo spettatore di sognare, di emozionarsi e provare ad andare un pò più in là di quello che si sta guardando e tutto questo perchè il regista era impegnato a ricostruire fedelmente il contenuto del libro, cosa che peraltro gli è riuscita solo in parte anche perchè era impossibile in due ore rappresentare tutte le situazioni create dal libro e ovviamente si sono fatte delle scelte, scelte appunto discutibili. Si è trascurata, ad esempio tutta la parte relativa al Cern che nel libro è molto più approfondita o la figura di Vittoria, piuttosto marginale nel film mentre nel libro assolutamente no.
Con tutto questo voglio dire che il film merita sicuramente di essere visto ma senza nessuna aspettativa di vedere il capolavoro del secolo; la cosa migliore sarebbe sicuramente quella di non aver letto il libro, in questo modo il film può o non può piacere ma non si può rimanere delusi in alcun modo.
Ciao, io non ho letto il libro ed ho visto il film. In parte, condivido le tue considerazioni. Non mi ha affatto appassionato. Inoltre mi sembrava di vedere una puntata di un serial televisivo con scene relativamente prevedibili.
Ciao ho visto il film ma non ho letto il libro. M’è piaciuto perchè amo questo genere ma condivido il fatto che manca qualcosa per poter dire “Cavolo, che film!”. Considerato l’enorme potenziale di questo genere che adoro ci si aspettava sicuramente qualcosina di più. Voto 7 e 1/2.
@ Armando: condivido con Armando sul fatto che effettivamente alcune scene erano vermanente prevedibili nel senso che non si riusciva a capire la spiegazione del perchè quella particolare scultura indicava una direzione e allora si doveva seguire quella via…ma perlomeno questo film credo abbia valorizzato una città spendida come Roma.
@Daniele: ciao Daniele, innanzitutto ti do il benvenuto su cinemio.it, mi fa molto piacere tu abbia deciso di commentare e ti ringrazio. Anch’io amo questo genere di film ed è per questo che sono andata a vederlo, ma purtroppo sono rimasta un pò delusa forse anche più di te credo credo visto che io al massimo darei un 6 e 1/2 come voto per premiare lo sforzo che c’è stato e in parte si è visto di trasporre tutte quella quasi magica, storica atmosfera del libro nel film. Inizio a pensare che quando un libro ti piace molto difficilmente il film riuscirà ad avere lo stesso effetto. Non è così? Spero di risentirti presto.
Finalmente l’ho visto anche io!
Allora, è una bella americanata, e se proprio devo dirla tutta, certe cose con il libro c’entrano pochino..più di tutto, mi ha fatto impressione vedere Ewan Mc Gregor, dopo Trainspotting, in quella veste..non è scandaloso il passaggio dal sacro al profano??
Bravo Favino, peccato per il doppiaggio italiano che lasciava un po’ a desiderare..
@Giovanna: si effettivamente è abbastanza scandaloso vedere Ewan Mc Gregor nei panni del camerlengo, però io credo che l’effetto di creare un personaggio che sia un miscuglio tra il bene e il male sia voluto ed è proprio per questo che si è scelto lui che ha la faccia da bravo ragazzo ma in fondo non lo è affatto.
Si Favino non delude mai anzi più si va avanti e più migliora a me sembra, altra cosa scandalosa è la pubblicità spudorata alla Lancia Delta che sicuramente avrà contribuito economicamente alla realizzazione del film.
@Paola: La pubblicità della Lancia Delta scandalosa?…esagerato!…e poi perchè? Io direi normalissima! Sono ormai diversi anni che una buona percentuale dei finanziamenti dei film proviene dagli sponsor; non vorrei che l’uso di quell’aggettivo fosse alimentato da un pregiudizio negativo su tutto ciò che è italiano…hai visto molti film americani pieni di pubblicità (compreso automobili): sono curioso di sapere quante volte hai usato l’aggettivo “scandoloso”…
@ARMANDO: in effetti hai ragione. E’ chiaro che uno ne approfitta, tanto più se sai che il film avrà successo..A me non ha disturbato più di tanto, ma magari c’è chi può vederla come una cosa anti-etica..
@Armando: scusami armando ma non sono d’accordo con te, si è vero che si vede anche nei film americani questo tipo di pubblicità a marchi, auto e quant’altro possa avere contribuito alla realizzazione del film, è vero anche che io probabilmente non l’ho mai messo in risalto ma questo non significa che mi piaccia.
A me fondalmente da fastidio e non si tratta di pregiudizio verso l’Italia e il marchio italiano, sarebbe stato lo stesso se stavamo parlando di marchi stranieri, non fa alcuna differenza.
A me stona il fatto che si cerchi di dare più risalto ai dettagli di un auto piuttosto che alla storia del film a prescindere dall’auto di cui stiamo parlando.
La cosa che non mi è piaciuta neanche è stato vedere nei giornali la publicità dell’auto con tutte le immagini del film, questo significa sfruttare il successo di una pellicola per scopi commerciali, tutto ciò sarà sicuramente consentito il marchio avrà dato il suo bel contributo economico, ma io non lo accetto come principio…
Il film non deve far riflettere sulle auto ma su altre cose e in questo modo invece si rende tutto troppo commerciale e materiale, tutto l’opposto del film di cui stiamo parlando.
@Paola: Per il pregiudizio sulle cose italiane scrivevo “non vorrei che…”, quindi mi fa piacere che, per te, sia così. Sarà stato un caso che tu l’abbia “messo in risalto” su questo prodotto italiano… 😀
Invece io sono a favore delle sponsirazzazioni nei film quando queste non alterano gli intenti del regista. La visione di alcuni ottimi film ci è stata permessa con l’intervento degli sponsor che hanno compensato produttori poco fiduciosi.
Per me, il film in questione, sponsor o NO, rimane poco piacevole.
Il film è più godibile de “Il Codice Da Vinci”, tuttavia vi si trovano alcune falle dovute a scene non verosimili nella realtà, come quando il camerlengo si getta dall’elicottero col paracadute e urta spesso violentemente, senza riportare gravi danni fisici o morire. Inoltre il libro è diverso per alcuni aspetti dal film: il personaggio di Vittoria Vetra è meno marcato nel film; il finale non mostra la minima compatibilità ed è la differenza maggiore.
@Nora: ciao Nora e benvenuta anche te su cinemio.it!
Si effettivamente la scena del camerlengo con il paracadute per certi versi è addirittura comica, o meglio viene proprio dopo il momento tragico in cui tutti pensano che sia morto…
Si abbastanza per non dire parecchio inverosimile, sarà perchè eravamo tutti contenti del fatto che fosse ancora vivo che non ci eravamo accorti di tutte i colpi che aveva preso quel paracadute.
Anch’io ho notato che il personaggio di Vittoria è poco incisivo nel film e non capisco per quale motivo, perchè nel libro come dici tu è tutta un’altra storia, è lei quasi la protagonista principale!
A dire la verità a me non è neanche piaciuta parecchio l’attrice che ha interpretato Vittoria, veramente poco espressiva, le è stato regalato un ruolo che molte altre avrebbero potuto far meglio.
Non è così?
A presto su cinemio!
Sono d’accordo, il personaggio di Vittoria nel libro è più ben reso, una donna forte, ma affascinante e che sa quello che vuole allo stesso tempo.
Nel film invece ha un ruolo passivo, che si può assimilare a quello di Sophie ne “Il Codice Da vinci”, lì persino la Tautou che di solito è brava, non rendeva.
In effetti non capisco come mai nei film ripresi dai libri di Brown, il ruolo della donna non è mai ben reso.
Ora che ci penso anche in Il Codice da Vinci era la stessa cosa, o meglio anche se l’attrice meritava il risultato però non era secondo me il massimo.
Sarà forse una scelta cinematografica quella di mettere in secondo piano i ruoli femminili rispetto al professor Langdon?
Peccato però che questo va contro lo spirito del libro nel quale è esattamente l’opposto, ossia è la donna in un certo senso quella che ha delle intuizioni geniali che insieme alle conoscenze del Professore riescono ad ottenere dei risultati inaspettati…