Speciale Sudestival 2016: Solo per il weekend di Gianfranco Gaioni

Nuovo appuntamento con il Sudestival 2016. Oggi parliamo di Solo per il weekend, opera prima di Gianfranco Gaioni. Nell’articolo la recensione del film e l’intervista al regista.

solo per il weekend

Solo per il weekend

Solo per il weekend

Una notte da leoni, proprio come l’omonimo e famoso film americano, è così che potremmo definire questa esilarante, turbinosa avventura in cui i due protagonisti Aldo, interpretato da Alessandro Roja e Ferruccio, Stefano Fresi, si ritrovano coinvolti. Il titolo del film Solo per il weekend già prelude alla folle e frenetica atmosfera in cui tutto ciò avverrà.

La storia si svolge nella tumultuosa Milano, in cui Aldo, un semplice ex pubblicitario con il sogno dello scrittore, un giorno vede la sua vita cambiare radicalmente. Ormai dipendente da psicofarmaci e abbandonato dalla moglie rincontrerà il suo losco amico d’infanzia Ferruccio, con il quale sarà rapito da un vortice di bische clandestine, strozzini senza scrupoli e donne pericolose.

Un film comico e d’azione al contempo, in cui il regista, Gianfranco Gaioni, ha saputo dare vita a questo delirio di stampo americano. Sembra di essere a Las Vegas, eppure siamo a Milano, dove tutto è possibile, tutto è lecito, anche questa incredibile avventura di un solo inesauribile weekend. Il film è coinvolgente e divertente, non si sa mai cosa aspettarsi, la prossima insidia è proprio dietro l’angolo!

ILARIA SCALISE, polo liceale “Galileo Galilei” IV A liceo classico

solo per il weekend Gianfranco Gaioni

Gianfranco Gaioni al Sudestival

Intervista al regista Gianfranco Gaioni

Ciao Gianfranco, benvenuto su cinemio. Innanzitutto parlaci di te: dopo tanta esperienza negli effetti speciali come mai la scelta di fondare la tua casa di produzione e passare dietro la macchina da presa?

Fare il regista è stato il mio sogno fin da bambino e ho iniziato prestissimo a girare i miei primi cortometraggi, soprattutto animati. A 19 anni studiavo Media Design al Politecnico di Milano e lavoravo già come fotografo professionista. Poi sono entrato nel mondo del cinema come digital artist, grazie ai miei cortometraggi ricchi di effetti speciali digitali e animazione.

Finalmente a 26 anni ho pensato di avere l’esperienza necessaria per fondare la mia casa di produzione. Da quel momento mi sono dedicato alla regia e alla produzione a tempo pieno. Ho sempre saputo quali fossero i miei obiettivi, ma volevo prima fare esperienza dal basso e imparare in modo graduale come funziona questa industria. In realtà sto ancora imparando ogni giorno qualcosa di nuovo e questo è uno dei motivi per cui amo sempre di più il mio lavoro.

solo per il weekend

Solo per il weekend al Sudestival

Parliamo del tuo primo film Solo per il weekend: tuo anche il soggetto e la sceneggiatura insieme a Giacomo Berdini. Com’è nata l’idea del film?

Come nascono le idee… Bella domanda. Forse sono frutto delle nostre esperienze o dei nostri sogni? In Solo per il weekend ci sono molti elementi autobiografici, citazioni di film a cui volevamo fare un omaggio e poi alcune idee che ti vengono quando non sei proprio completamente lucido…

In pratica volevamo fare un film per noi stessi, sperando che ci fossero altri nerd, outsider e sciagurati a cui potesse piacere. Solo per il Weekend è stato anche il nostro modo per denunciare il sistema perverso che ci circonda, ma non tutti colgono questa sfumatura…

solo per il weekend

Stefano Fresi e Gianfranco Gaioni al Sudestival

Com’è andata la fase di stesura della sceneggiatura a quattro mani?

E’ stato fantastico lavorare con Jack (Giacomo Berdini) e devo ammettere che la maggior parte della scrittura l’ha fatta lui, che è il vero “sceneggiatore” tra i due e un ottimo autore. Ogni giorno facevamo un brainstorming via Skype per confrontarci su tutti i dettagli, ci scambiavamo mail con appunti e correzioni reciproche. Insomma c’è stata un’ottima sinergia creativa tra noi due.

solo per il weekend

Stefano Fresi al Sudestival

Solo per il weekend vanta la presenza di attori quali Alessandro Roja, Stefano Fresi, Francesca Inaudi, Marina Rocco, Matilde Gioli. Come hai scelto i tuoi protagonisti e come hai lavorato con loro per la costruzione del personaggio?

Alcuni attori li avevo in mente già durante la stesura della sceneggiatura, altri invece sono stati trovati grazie a lunghe settimane di casting. Si è dovuto fare qualche compromesso, ma credo di essere stato molto fortunato.

In preparazione e sul set preferisco lasciare spazio agli attori. Per me sono parte integrante del team creativo e hanno il diritto (e il dovere) di apportare la loro visione ai personaggi e alla storia. Io e Giacomo abbiamo fatto moltissime modifiche alla sceneggiatura, sia durante il casting, sia durante le prove, proprio per integrare elementi che affioravano grazie al lavoro degli attori.

Questo non significa che qualsiasi proposta venisse immediatamente inclusa nel film, ma almeno la si prendeva in considerazione e se ne discuteva. Spesso questo approccio ci ha dato grandi soddisfazioni. In ogni caso la collaborazione tra tutti i professionisti coinvolti è alla base della creazione di un film, sia che si tratti del reparto tecnico, sia del cast.

solo per il weekend

Stefano Fresi al Sudestival

Nelle note di regia hai affermato di esserti ispirato al tuo passato nella pubblicità. Quanto di questo passato ritroviamo nelle caratteristiche tecniche del film (fotografia, musiche, montaggio…)

Alcuni episodi del nostro passato (mio e di Jack) in pubblicità sono diventati la fonte di ispirazione di alcune scene e personaggi del film. Ovviamente per la lavorazione ho voluto portare con me in questa avventura i miei collaboratori storici. Sono prima di tutto dei grandi amici di cui ho una stima e una fiducia infinita.

Per me il regista è come l’allenatore di una squadra e deve sapere coltivare il talento di tutti i suoi giocatori. Deve infondere coraggio e mettere in campo tutta la passione di cui è capace per trascinare ognuno di loro a dare il massimo. Ci sono dei momenti in cui questa magia diventa tangibile e tutti sembrano fare parte di un meccanismo perfetto. Solo con un team affiatato si ottengono risultati eccezionali e si possono superare i limiti dei singoli.

Solo per il weekend, presentato in anteprima al Sudestival, non ha ancora una data di uscita. Quando potremo vederlo nelle nostre sale?

In realtà il film è già stato presentato al Festival di Montreal e alla Festa del Cinema di Roma, dove ha ottenuto molte recensioni positive e strappato grandi risate e complimenti al pubblico. Adesso spero di trovare qualcuno abbastanza folle e coraggioso da distribuirci.

@foto credits Sudestival.org

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *