Prima intervista di uno dei registi che partecipano al contest GURU MUSIC. Lui si chiama Rosario Sparti, siciliano di 28 anni con una buona esperienza come regista e assistente alla regia già alle spalle. Il corto che ha presentato al contest è Oggi come Ieri.
Oggi come ieri
Il tema dell’Alzheimer raccontato attraverso la storia di una coppia che incontriamo prima giovane e spensierata e poi a distanza di anni di fronte alla malattia. Molto belle le riprese e le musiche, capaci di scandire i momenti di gioia e successivamente di ansia e svelarne il senso solo alla fine.
Ora le domande al regista:
Rosario, com’è nata l’idea del corto?
A differenza dei miei precedenti lavori, il cortometraggio non è lo sviluppo di un mio soggetto. L’idea nasce infatti da una immagine ( una donna che si trova in una stanza senza ricordarsi il perché, non riconoscendo chi gli sta accanto) che era nella mente di Leonardo Rodolico, il co-autore della sceneggiatura e regia dell’opera. Da questa immagine abbiamo cercato di elaborare una storia che avesse al suo centro il tema dei ricordi e di come questi con il passare del tempo possano mutare forma, soffermandoci su come questo possa influenzare un rapporto amoroso.
A questo scopo abbiamo deciso di addentrarci nel caos mentale della protagonista, specchio d’una malattia che il cortometraggio evita di chiarire in maniera didascalica e di affrontare nella drammaticità sociale del problema. L’intento voleva essere quello di affrontare il delicato tema dell’Alzheimer in chiave poetica, contaminandolo con atmosfere da thriller psicologico in maniera da raccontare con originalità la spensierata giovinezza e la commovente senilità di un indissolubile amore coniugale.
Quali difficoltà hai avuto durante la lavorazione?
Il cortometraggio è una produzione dell’associazione culturale Scenarillogici, con sede a Catania, e vede la co-partecipazione della casa di produzione Zen Arcade. Si tratta di un progetto low budget che, grazie all’alta professionalità delle figure coinvolte e l’interesse suscitato dalla sceneggiatura, ha trovato il sostegno logistico della Catania Film Commission. Nell’arco produttivo la Catania Film Commission ha svolto un ruolo di supporto importante nella ricerca di alcune figure tecniche della troupe, nella ricerca delle location e nell’ottenimento dei permessi.
Detto questo i problemi sono quelli soliti di una produzione che rasenta lo zero budget, inconvenienti che possono essere risolti solo grazie allo spirito di sacrificio e collaborazione, spesso a titolo gratuito, da parte del cast tecnico e artistico. Il cortometraggio è stato girato nei dintorni del paesino di Calatabiano, un borgo antico vicino Taormina, in tempi record, subendo tra l’altro ritardi e improvvisi tagli di sceneggiatura dovuti al maltempo che abbiamo dovuto affrontare (pochi giorni dopo, molti paesini vicini, sono stati colpiti dal nubifragio che l’anno scorso ha messo in ginocchio la provincia di Messina).
Quali sono i riconoscimenti più importanti ottenuti dal corto?
Il cortometraggio sta ottenendo successo in giro, selezionato in molti festival dall’Est Film Festival al Taormina Film Festival passando per la partecipazione fuori concorso ad Arcipelago, è stato mandato in onda da Coming Soon e a Ottobre andrà su LA7, inoltre a breve verrà proiettato durante il Trailers Film Fest come vincitore del concorso Memorie di Sicilia.
Se il corto ha un qualche pregio lo si deve anche alla preziosa collaborazione tecnica d’un gruppo di professionisti come Francesco Ciccone per la fotografia, Lorenzo Morganti per il montaggio, Giovanni Paris per le musiche, Andrea Salomon per la scenografia e molti altri tra cui due attori di razza come Elaine Bonsangue (che ha ottenuto un premio per l’interpretazione al festival La città in corto) e Alessio Vassallo che, con la loro umanità e passione, hanno dato vita a due personaggi a cui il pubblico crede e si appassiona.
Questa per me era anche una sfida, infatti è stata la prima volta in cui mi sono cimentato con un corto che non presenta toni da commedia, il cui soggetto non è scritto da me e con una regia a quattro mani, seppur Leonardo ha curato maggiormente l’organizzazione e la scrittura mentre io la messa in scena.
Gli altri miei vecchi corti dal tono surreale e grottesco, pur sconfinando spesso nella commedia, hanno sempre un retrogusto malinconico, spesso legato alla caducità del tempo e la distanza tra i nostri desideri e le aspettative altrui, che mi ha aiutato a raccontare questa storia dai toni più cupi. Spero che l’esperienza in generi diversi possa essermi d’aiuto nella regia delle mie nuove sceneggiature, in attesa di trovare finanziamenti e produttori che mi diano una mano a trasformarle in pellicole.
A nome di cinemio.it ringrazio Rosario facendogli un forte in bocca al lupo per il contest e per i suoi progetti futuri.
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