Cinemio incontra i registi emergenti: intervista ad Oreste Crisostomi

E’ uscito lo scorso 25 giugno solo (purtroppo) in poche sale italiane il film Alice, opera prima del giovanissimo regista Oreste Crisostomi, che, grazie a cinemio.it, ho avuto la possibilità di contattare ed intervistare. Leggi nel mio articolo tutti i dettagli.

Oreste Crisostomi non ha ancora trent’anni ma già una lunga esperienza come attore, regista e sceneggiatore, prevalentemente di teatro: del 2007 è per esempio Norma, opera ispirata alla vita e al mito di Marilyn Monroe. Dal 25 giugno il suo primo lungometraggio, Alice, di cui è anche sceneggiatore, è nelle nostre sale. Purtroppo, come al solito a causa della distribuzione in sole poche copie, non ho ancora avuto la possibilità di vederlo ma, da quanto ho letto in giro, il film ha ricevuto molte critiche positive.

Locandina di Alice

Locandina di Alice

Alice

Alice è una ragazza tranquilla ma piena di insicurezze a causa della sua famiglia: una mamma impicciona, una nonna invadente e prevaricante, due sorelle, una ambiziosa e l’altra opportunista, un papà maniaco dell’igiene. E’ innamorata di Luca, un suo collega, e quando crede di aver ricevuto da lui un invito a cena decide, aiutata da Sandro, un suo amico gay e Simona, sua sorella, di cercare il look giusto per far colpo. La serata si rivelerà però una semplice cena tra colleghi a cui Luca arriverà mano nella mano di Angela, un’altra collega che per di più la tratta con sufficienza.

Ma la storia si evolverà e Alice si troverà a condividere un segreto con Angela, ad essere corteggiata da Carlo e a fronteggiare avvenimenti che le faranno acquisire più consapevolezza di sè ed allontanarsi dalle figure che lei aveva sempre venerato.

Il film vanta un bel cast, nel quale accanto ad attrici affermate come Fioretta Mari e Catherine Spaak, e all’attore e ballerino Massimiliano Varrese, troviamo nella parte della protagonista, la quasi esordiente Camilla Ferrante.

Le domande al regista

Ma passiamo ora ad alcune mie domande cui, molto gentilmente, Oreste Crisostomi ha risposto.

Come è nata l’idea del film?

Alice è un fumetto a colori, un capriccio visionario, e come tale va considerato.

A detta del regista, infatti, tutti i personaggi del film sono sopra le righe, slegati da canoni che possano indirizzare l’azione verso qualcosa di concreto, con l’intento di rendere il contesto favolistico e surreale.

Catherine Spaak

Catherine Spaak

Quali sono state le difficoltà che hai avuto durante la lavorazione?

Ho dovuto girare il film in grande economia, con un solo operatore.  Ho avuto 50 comparse pagate per tutta la durata del film. Molti parenti e amici si sono offerti, come comparse, a titolo gratuito. Inoltre non ho mai avuto a disposizione un dolly, che mi era necessario, durante le riprese. I reparti costumi e scenografia hanno dovuto fare davvero di necessità virtù, avendo a disposizione pochissime risorse. La costumista ha però potuto contare sull’appoggio di alcuni sponsor che hanno permesso di vestire il film.

Camilla Ferranti

Camilla Ferranti

E dopo?

Dopo è avvenuto un miracolo. Sono davvero grato alla Medusa che ha deciso di distribuire il mio film. Molte opere prime sono ancora chiuse nei magazzini.

Anche ad Oreste, come a tutti gli altri registi emergenti amici di cinemio, un in bocca al lupo da parte di tutta la redazione, con l’augurio di vedere presto un suo secondo lungometraggio.

Oreste Crisostomi

Oreste Crisostomi

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