Nobili bugie: perché non sempre “noblesse oblige”

Nato da un’idea di Paolo Rossi Pisu e diretto da Antonio Pisu che ha voluto offrire al suo anziano nonché un tempo assai popolare genitore Raffaele ( 91 anni all’epoca delle riprese nel 2016) un ruolo da protagonista e mattatore, Nobili bugie, nelle sale dal 24 maggio è un film atipico ma nello stesso tempo non nuovo nel panorama cinematografico nazionale.

Nobili bugie

Nobili bugie

Nobili bugie

Cast di tutto rispetto che vede accanto a Pisu nel ruolo del nobile duca Martellini, una ironica Claudia Cardinale capace di mantenere lo stesso enigmatico sorriso Gioconda style, nel ruolo della di lui consorte, l’ex Gatto di Vicolo Miracoli Ninì Salerno in quello di un buffo maggiordomo non udente e i cammei illustri di Giancarlo Giannini e Gianni Morandi, il film è ambientato nelle campagne bolognesi durante un periodo assai cupo per l’Italia, quello cioè dell’occupazione nazista e della lotta partigiana.

La vita scorre placida però in casa dei duchi Martellini che insieme a uno sparuto gruppo di malmessi domestici sono alle prese con le difficoltà economiche causate dal comportamento leggero del duca al quale si contrappone l’unico figlio Jean-Jacques (Paolo Rossi Pisu) che a dispetto del nome chiaro omaggio al filosofo ginevrino Rousseau, è tutt’altro che saggio pur avendo superato la soglia dei dieci lustri.

La ghiotta occasione per rimpinguare le vuote casse di famiglia nasce dall’arrivo di una famigliola di ebrei che sono disposti a pagare a suon di lingotti il soggiorno nella dimora nobiliare, ma quando il conflitto finisce i duchi sono costretti ad inventarsi una serie di tranelli per mantenere il  riacquistato benessere alle spese degli ignari rifugiati.

Commedia nera che  castigat ridendo un’epoca buia quella cioè delle persecuzioni razziali, omaggiando anche un celebre allenatore del Bologna calcio, l’ungherese Arpad Weisz, prossimo protagonista di un film prodotto dalla Genoma, la casa che produce appunto la pellicola di Pisu, il film, grazie anche al cospicuo numero di attori provenienti da una solida preparazione teatrale gioca molto sulla recitazione enfatica ed ampollosa che in parte vuole ironizzare sullo stile recitativo degli anni Quaranta (anche nella mimica), ma soprattutto vuole mantenere un’aura nonsense all’intera vicenda.

Volutamente non eccessivamente accurato nei costumi pur trattandosi di un film ambientato in un’epoca passata, Nobili bugie contrappone una colonna sonora decisamente contemporanea a sottolineare maggiormente la stridente satira che  lo caratterizza.

E’ decisamente in stato di grazia Raffaele Pisu, noto negli anni Sessanta per le sue partecipazioni a numerose trasmissioni televisive. Malgrado sia ormai entrato decisamente nella quarta età l’attore mantiene saldo il controllo dei tempi recitativi e comici portando avanti accanto a Paolo Rossi Pisu la pellicola con garbo e leggerezza.

Pellicola non di cassetta ma offerta intelligente e sapida che chi ama un certo tipo di cinema saprà sicuramente apprezzare in pieno.

Nobili Bugie

Nobili Bugie al BIF&ST 2017

Nobili bugie – la presentazione del film al BIF&ST 2017

Guarda ed ascolta le impressioni dei protagonisti che lo scorso anno erano al BIF&ST 2017 per presentare il film

 

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