Commedia leggera che si avvia facendoci assaporare il gusto del cacao amaro e termina con il dolciastro sapore di cioccolato al latte. Mattia(Luca Argentero) è un cinico imprenditore che sfrutta i suoi operai allo stremo e senza misure di sicurezza. Il suo motto è: massimo risparmio massimo guadagno.
Lo sfruttamento si conclude con un incidente sul lavoro, causato dall’assenza dei ponteggi di sicurezza nel cantiere. La vittima dell’incidente è un egiziano (Hassani Shapi) costretto ad un’ingessatura dalla vita in su. Mattia,terribilmente preoccupato per la sua condizione, si reca quotidianamente in ospedale per sincerarsi che nulla venga riferito alla polizia.
Questo avvenimento gioca a suo favore. L’egiziano minaccia di denunciare tutto alla polizia e Mattia cede alle provocazioni: deve partecipare ad un concorso da cioccolataio fingendo di essere lui. Concorso ripieno di personaggi insoliti, dalla signorotta zitella vestita di tutto punto, al barbuto signore provolone, ad un magico Neri Marcorè alla complessata perbenista Cecilia(Violante Placido).
Critica
Ho letto da qualche parte di un accostamento a Chocolat, ma il confronto mi sembra scorretto. In Chocolat si parla di un villaggio bigotto contrario alla peccaminosa apertura di una cioccolateria e del suo successivo ripensamento. In lezioni di cioccolato si affronta il tema sociale dello sfruttamento dei lavoratori. Probabilmente il paragone riguardava i due comuni denominatori nei film: l’amore e la cioccolata.
La storia d’amore tra Mattia e Cecilia è risultato di un avvicinamento progressivo, dettato dalla necessità di fuga per Mattia, e dall’ esigenza di trovare qualcuno di cui potersi fidare di nuovo per Cecilia. La sua problematicità è l’unica parte noiosa del film. La superficialità delle prime conversazioni si tramuta in accettazione del sentimento.
La prevedibilità si palesa fin dai primi frame, nonostante il film fluisca tranquillamente senza annoiarci. Il cioccolato si lega al sociale e alla passione ed è la metafora del cambiamento. Film ben confezionato, commedia ben riuscita, dialoghi mirati e temi sociali. La commedia italiana non è più soltanto donne nude e tradimenti ma un made in Italy invidiabile. Una commedia cioccolatosamente carina.E dopo due settimane di astinenza dal cioccolato, anch’io ho ceduto alla tentazione.
“Il miglior modo per resistere alle tentazioni è cedere”.
Si anch’io credo che questo film non regga il confronto con Chocolat, tra la’ltro io ho un ricordo romantico di questo film, l’ho visto quando facevo l’iniversità a macerata dentro una chiesa sconsacrata in pieno inverno…bellissimo!
In Lezioni di cioccolato ho molto apprezzato Argentero, a me piace molto, un pò meno Violante Placido, ha qualcosa che non mi convince anche se in realtà è brava, ma nn so cosa sia, la storia la trovo però non molto credibile diciamo e poi c’è il solito equivoco dello scambio di persona che a me sinceramente non convince (son stata un pò Kritiko kattivo, ma in definitiva il film un 6 se lo merita secondo me).