Film italiani: Io sono con te

Nuova recensione in anteprima del nostro collaboratore Pasquale Mesiano. Oggi ci parla di Io sono con te, un film di Guido Chiesa molto particolare, con Nadia Khlifi, Rabeb Srairi, Mustapha Benstiti, Ahmed Hafiene e Mohamed Idoudi, da venerdì al cinema.

La locandina del film

La locandina del film

La trama

Maria è una giovane ragazza, figlia di pastori, promessa in sposa a Giuseppe, un vedovo con due figli, abitante nel vicino villaggio di Nazareth, nella Galilea di duemila anni fa. Cresciuta secondo l’amore e il rispetto verso i più piccoli, Maria dopo aver lasciato la propria casa, presto ravvisa le storture del mondo patriarcale che la circonda, a partire dalla famiglia del marito. Qui detta legge il fratello più anziano di Giuseppe, Mardocheo.

L’atteggiamento solare e determinato della ragazza, protettivo nei confronti dei bambini, suscita l’indignazione del capofamiglia e di quanti sono convinti della necessità di impartire loro punizioni, disciplina e sottomissione. Maria dando alla luce suo figlio Gesù, si troverà di fronte a scelte decisive, che la trasformeranno a volte e suo malgrado, in pietra dello scandalo.

La recensione di Pasquale

Un film storico sulla figura di Maria (Nadia Khlifi è Maria da giovane mentre Rabeb Srair da adulta); poche volte è capitato che sia proprio lei, Maria, la protagonista di una sceneggiatura storico-religiosa. La location del film è la Tunisia, evidentemente più adatta dell’odierna Palestina ad ospitare i luoghi originali della natalità di Gesù. La sceneggiatura, molto ben studiata nei dettagli storici delle abitudini e dei costumi di duemila anni fa, permette di entrare, quasi senza accorgersene, nel modo di vivere e nella mentalità del popolo che ha dato origine alla Cristianità.

la giovane

la giovane Nadia Khlifi

Quello che colpisce già solo dopo i primi minuti è la perizia tecnica del regista, che realizza inquadrature davvero eccezionali: primi e primissimi piani affascinanti, campi lunghi in carrellata perfetti. Per non parlare dei paesaggi dorati, delle vesti multicolori, degli ambienti spartani che trasmettono l’accoglienza di un popolo semplice. Sembra quasi si sparga in sala l’odore di quei luoghi.

Nella sceneggiatura spicca la forza con la quale è rappresentato il carattere di Maria. Inizialmente una ragazza, poi una donna, che ha saputo difendere le proprie convinzioni nella società fortemente patriarcale dell’epoca. Una donna che porta avanti le proprie idee con l’aiuto di suo marito, Giuseppe (Mustapha Benstiti), che vede in lei quella forza dei giusti che non va combattuta, ma solo assecondata. I personaggi sono costruiti in modo semplice, tanto da potersi quasi immedesimare in loro, ed è proprio questo che fa trasalire. Finalmente la sacra famiglia non è un’entità aurea, fuori dalla realtà, ma qualcosa di concreto, reale, sul nostro stesso piano.

L'attore

L'attore Ahmed Hafiene

Nel suo genere è un film completo, che va oltre i soliti stereotipi del film religioso, dove è d’obbligo rispettare pedissequamente il copione Biblico. Finalmente una novità nel genere, paragonabile per coraggio solo a Jesus Christ Superstar; ovviamente con metodi completamente diversi, cerca, come il più famoso musical, di portare lo spettatore su nuovi binari interpretativi, scevro da tutti quegli orpelli che l’iconografia della natività classica ci impone da secoli.

Sicuramente una piacevole sorpresa; un film di quelli che ti fanno uscire dalla sala con un bel sorriso e gli occhi un pò lucidi.

Il regista Guido Chiesa durante le riprese

Il regista Guido Chiesa durante le riprese

E per concludere, in attesa dell’uscita del film una clip inedita

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *