Io e Te: il grande ritorno di Bernardo Bertolucci

Bernardo Bertolucci. Il maestro. A nove anni di distanza dal suo ultimo lavoro “The Dreamers” (2003), torna sul grande schermo con un film che non ha il sapore di kolossal ma che ha tutte le carte in regola, dopo la calda accoglienza di Cannes, di stupire anche il pubblico italiano. Dal 25 Ottobre arriva al cinema Io e te.

Trama

Lorenzo (Jacopo Olmo Antinori) è un quattordicenne introverso e con difficoltà di rapportarsi con chiunque, dai compagni alla famiglia. Coglie così l’occasione della gita a lungo raggio per “sparire dal mondo” e nascondersi in cantina fingendo di essere partito coi compagni.

La sorellastra Olivia (Tea Falco; I vicerè, Un angelo per amico), venticinquenne ribelle e fragile, trova in quella cantina l’appoggio di un’outsider come Lorenzo e un’isola “fuori dal mondo” per transitare tra la sua vita cupa e la possibilità di un nuovo inizio.

Bertolucci’s back

Come già detto, a distanza di circa nove anni dall’uscita di The Dreamers, Bernardo Bertolucci torna sul grande schermo. I motivi della sua assenza, legati principalmente alla malattia che lo ha costretto sulla sedia a rotelle, lo avevano portato alla decisione di abbandonare il cinema.

Nella toccante conferenza stampa tenuta dopo la proiezione del film, il maestro racconta sereno come proprio l’arrivo del racconto breve di Niccolò Ammaniti abbia “risvegliato” in lui la voglia di affrontare una produzione cinematografica e lo abbia rimesso in moto, professionalmente e nella vita.

Giovani Leve

In questa pellicola i due personaggi protagonisti, Lorenzo e Olivia, rimangono subito impressi nella mente dello spettatore.

Merito va dato non solo alla sceneggiatura ma anche al volto, al corpo e all’interpretazione dei due giovani interpreti: Jacopo Olmo Antinori debutta qui sul grande schermo e a lui, in stretto contatto col regista, è andata la scelta delle musiche che il suo personaggio ascolta nella storia.

Lei, Tea Falco, aveva già avuto piccoli ruoli in alcuni film ma solo qui ha ottenuto la sua prima parte da protagonista.

Cannes e la cantina

Ed entrambi, con Bertolucci, hanno volato mesi fa sino a Cannes (il film ha partecipato nella categoria “fuori concorso”) per farsi applaudire e confermare questa nuova fase del cinema di Bertolucci che, dopo tanti capolavori (da Ultimo tango a Parigi a Il piccolo Buddha, da L’ultimo imperatore a Novecento), decide qui di creare una pellicola “minimal”.

La storia porta a riscoprire un luogo claustrofobico e prettamente negativo (nella visione cinematografica) come la cantina come, nel caso specifico, un purgatorio per i due protagonisti che s’incontrano, si scontrano e rinascono come fosse una fase di passaggio necessaria per entrambi affinché non sprofondino nel baratro in cui erano inevitabilmente diretti per via delle loro scelte e dei loro comportamenti.

Trailer del film:

Musiche e fotografia

Una menzione particolare va fatta alla fotografia dell’ormai fedele Fabio Cianchetti, che ha colto in pieno lo spirito del regista e il messaggio che i due personaggi portavano avanti, e la colonna sonora di Franco Piersanti. In ultimo, azzeccata la citazione finale a I 400 colpi di Truffaut.

Bertolucci parla alla conferenza stampa

Oltre alla curiosità dopo nove anni di assenza, il nuovo film di Bernardo Bertolucci merita davvero la visione perché dimostra, oltre l’importanza della storia in sé, come un maestro possa non perdere per nulla la sua vena artistica e poetica malgrado gli anni siano passati e i problemi, ahimè, aumentati. E già si parla di un nuovo film.

Bertolucci parla del film:

2 Comments

  1. carlo

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