Lo scorso 31 maggio si è tenuta a Giuliano di Lecce (LE) la conferenza stampa di chiusura set del nuovo film di Edoardo Winspeare, In grazia di Dio. Nell’articolo tutti i dettagli.
‘In grazia di Dio’: un piccolo film sulla felicità
Il film narra le vicende di quattro donne della stessa famiglia in un paese del basso Salento, colpite dalla triste e contemporanea crisi che attanaglia il paese. Condizione che non lascia scampo e speranze, costringendo le protagoniste a trasferirsi in campagna. Questa vita amena priva di confort, minerà la loro esistenza che ben presto, però, verrà irradiata da una nuova e inaspettata luce, che squarcerà il buio della loro esistenza. Questa luminosità è la rivelazione delle cose fondamentali nella vita dell’uomo, prima d’allora sottovalutate, come la soddisfazione per il proprio lavoro e la propria terra e soprattutto l’amore che ci lega ai nostri cari. La salvezza potrebbe giungere da un radicale cambiamento delle nostre abitudini, della nostra quotidianità, attraverso la consapevolezza della nostra esistenza sulla terra; ecco che la crisi, dunque, viene vista non più come uno spauracchio, ma come un’opportunità per cambiare le carte in tavola e migliorarsi. Per sentirti, appunto, in grazia di Dio.
In grazia di Dio è una produzione di Gustavo Caputo, Alessandro Contessa ed Edoardo Winspeare, per Saietta Film con la collaborazione di Banca Popolare Pugliese, di Luigi De Vecchi, con il contributo di Apulia Film Commission, Assessorato alle politiche agricole Regione Puglia-Prodotti di Qualità Puglia, comunità di Giuliano di Lecce, Comune Castrignano del Capo-Leuca, Comune di Tricase, Comune di Casarano.
Note di produzione
Quest’opera risulta “necessaria” soprattutto considerando il periodo storio-politico in cui stiamo vivendo, assuefatto dalla disperazione e dall’impotenza dei molteplici problemi legati alla crisi economica. La scelta delle protagoniste del film si pone come manifesto per ribellarsi pacificamente ad uno stile di vita che ha per molto tempo violentato i valori e i diritti umani e sociali, i quali non andrebbero mai dimenticati. Forse questa storia non poteva non vedere come protagonista il Salento, un luogo che per molti rappresenta la speranza e un punto per ripartire; forse uno dei pochi luoghi dove può crearsi un benessere fondato sulla semplicità. Il Salento vero protagonista e vera anima del film. In Grazia di Dio è un incoraggiamento alla ripresa e alla voglia di non arrendersi.
La conferenza stampa
La conferenza stampa si è tenuta nelle sale dell’oratorio di Giuliano di Lecce, subito dopo alcune riprese delle scene finali del film. Già dalle prime battute si comprende il clima sereno e disteso che vi regna, come essere a casa propria, in un’atmosfera rilassata e spiritosa, dove la solennità e l’ufficialità sono rotte da brevi battute in salentino. Edoardo Winspeare esordisce dicendo che è un film fatto grazie alla gente, seguono i ringraziamenti alla comunità del paesino di Giuliano di Lecce, alla Banca Popolare Pugliese, a Apulia Film Commission, al senatore Stefàno… Un impercettibile imbarazzo iniziale, provocato dai fotografi, coglie di sorpresa il regista che rompe il ghiaccio con un’espressone salentina: “Beh! Basta, spicciatila, mo!”
La location del film non viene esplicitata, dichiara Winspeare, quindi potrebbe essere un qualsiasi paese del Salento o della Puglia. Il film è fatto con un budget low cost, prosegue, garantito dal produttore principale la Banca Popolare Pugliese, ma molto importanti allo scopo sono risultati gli sponsors e il “baratto”, a tal proposito è fondamentale lavorare con le comunità locali, perché forniscono di tutto un po’, dalle location, ai generi di prima necessità e alimentari a costo zero. Poi, menziona e ringrazia la troupe, assistente e direttore di fotografia, gli attori, citandone diversi, scherzosamente indica con dei nomignoli stravaganti i collaboratori che non sono Pugliesi o Salentini, indicandoli come stranieri, alcuni li definisce provenienti dall’Impero Austro-Ungarico.
Dalle sue parole traspira la passione e l’amore per la sua Terra, infatti, è egli stesso che dice di:”fare un po’ di Populismo Salentino”. Winspeare continua la conferenza dichiarando che la maggior parte degli attori sono di qua, della zona, sostenendo che questo è un altro punto di forza per il film e per Apulia Film Commission. La motivazione che egli stesso cerca di dare a questo stato delle cose, è che non esiste, “è cappatu cusi”! (è successo). Questo è veramente un film pugliese, con gente, attori e sponsors della provincia di Lecce, anche se non siamo messi bene economicamente.
“Comunque“, continua, “si tratta di persone altamente qualificate, come Valentino Giannì, che ha lavorato già in 20 film, candidato al David-Nastro d’argento. Questo film è stata una scommessa, sono sicuro che i critici italiani mi massacreranno, se questo film non sarà credibile. Perché l’ho fatto a casa mia, con la mia famiglia… dimenticavo, nel film c’è Barbara De Matteis, nel ruolo di Maria Concetta, che presto farà un film con Ozpetek” Conclude: “questo è il più bel film che abbia fatto, e non è che abbia fatto tutti sti capolavori, però l’ho fatto in grazia di Dio!”
La conferenza prosegue con l’intervento di Mauro Buscicchio, vice direttore della Banca Popolare Pugliese, orgoglioso e propenso a sostenere progetti che mettano in risalto il nostro territorio. Sostiene di aver creduto in particolar modo al contenuto etico del film, ovvero al recupero e alla riscoperta dei valori antichi che nel quotidiano si trascurano, ma che vengono risvegliati da alcuni fattori dannosi, come la crisi.
È la volta del Senatore Dario Stefàno, il quale spiega l’idea e il progetto Prodotti di Qualità-Puglia che nasce dalla necessità di certificare la tracciabilità dei prodotti agricoli e visto che il film narra di un ritorno alla vita agricola, è stato visto come un’opportunità per rivalorizzare quel tipo di vita e i nostri prodotti agricoli, quindi non bisogna vergognarsi di queste attitudini, ma trovare da queste una marcia in più per ripartire e per fare ciò è necessario trovare un mix di elementi. Con questo film, sostiene ancora, ho rivissuto alcuni momenti felici della mia gioventù.
È il turno di Silvio Maselli direttore di Apulia film Commission: “é il primo film del 2013 che finanziamo con una nuova modalità di sostegno economico, cioè il rimborso del 20% di ciò che spende la produzione in Puglia. È un sostegno certo, trasparente ed efficiente per aiutare le produzioni. Se non ci fossero stati fondi automatici, l’Apulia Film Commission avrebbe sostenuto ugualmente il lavoro di Winspeare. Perché è un film concreto vero, che parla delle tradizioni, e le parole portanti sono cultura e coltura che hanno le stesse radici.”
La conferenza termina con i saluti finali di Edoardo Winspeare ricordando a tutti i presenti della festa per la fine delle riprese Il Cinema tra la Gente ore 20,00 incontro con il regista, e proiezione del suo ultimo mediometraggio L’Anima Attesa; ore 21,00 fine riprese del nuovo film e festa in piazza.
Winspeare conclude con delle buone speranze: “io spero di portare il film al festival di Berlino e a Cannes”.
No Responses