Il codice del babbuino: tutti i colori della notte

Diretto da Denis Malagnino e Davide Alfonsi, già colonne di Amanda Flor, collettivo noto per La rieducazione (2006) e Ad ogni costo (2010) e rilasciato da Distribuzione Indipendente, il film Il codice del babbuino nelle sale a partire dal 17 maggio sembra quasi rifarsi ai western a stelle e strisce degli anni Cinquanta ma anziché essere ambientato nelle assolate praterie ha come sfondo i tetri casermoni della periferia romana più degradata tra campi Rom e criminalità spiccia.

Il codice del babbuino

Il codice del babbuino

Il codice del babbuino

Girata tra il tramonto e l’alba, la pellicola gioca molto con le varie sfumature della notte , testimone silenziosa di fatti crudi eppure purtroppo sempre più presenti nella realtà urbana contemporanea.

La notte è quindi metafora di un altro buio più cupo e senza possibilità di vedere lo spiraglio della luce rappresentato dall’aurora, il buio dell’anima trascinata nell’abisso di una disperazione senza possibilità salvifiche.

L’azione parte con il rinvenimento del corpo in gravi condizioni di una donna da parte di Denis, ex piccolo proprietario di un bar , travolto dai debiti e in procinto di diventare spacciatore di fumo nell’angoscioso tentativo di salvare la sua famiglia dall’abisso. Il desiderio di vendetta di Tiberio, amico di Denis e compagno della ragazza violata e i tentativi da parte di Denis di far desistere il giovane da propositi bellicosi vengono complicati da un terzo personaggio, un boss di periferia arrogante e dispotico a cui l’ex barista deve ingenti somme di denaro.

Nella storia de Il codice del babbuino non entrano molti personaggi e l’azione vera e propria è tutto sommato piuttosto scarsa poiché la gran parte della vicenda si gioca a bordo dell’auto di Denis, traghettatore verso l’inferno e al tempo stesso guida e mentore di Tiberio, giovane e passionale ma guidato solo da un oscuro codice di vendetta più che da un sincero sentimento verso la sua donna stuprata da ignoti.

Presa diretta, linguaggio tipico delle periferia della capitale, Il codice del babbuino ruota intorno alle tre figure della vicenda: Denis, intrinsecamente buono e di saldi principi, vinto dalla malasorte; Tiberio, turbolento, in bilico tra il fascino del male e un residuo di buoni sentimenti, il boss, cinico e spietato, del tutto privo di moralità.

Pur nella sua linearità, la vicenda tuttavia avvince e coinvolge lo spettatore che attende di conoscere quali potranno essere le chiavi di svolta per il giovane Tiberio e per l’amico più maturo e così provato dalle vicende di vita, viaggio nei colori della notte dell’animo umano.

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