Hungry Hearts è il quarto lungometraggio dell’autore Saverio Costanzo. Ha partecipato all’ultima edizione del Festival del Cinema di Venezia, vincendo il premio Colpa Volpi come migliore attore ad Adam Driver e migliore attrice protagonista ad Alba Rohrwacher.
Hungry Hearts
Hungry Hearts
Il film è liberamente tratto dal romanzo Il Bambino Indaco di Marco Franzoso, che è tutto ambientato in una città di provincia italiana, dove si incontrano due anime, di cui lei straniera.
Costanzo preferisce trasporlo nella caotica New York, dove i ritmi della città, in cui lui ha vissuto, li trova più congeniali. I due protagonisti sono Mina (Alba Rohrwacher) e Jude (Adam Driver, che prossimamente vedremo sugli schermi nell’ultimo episodio della saga di Star Wars) che in Hungry Hearts si incontrano per caso in una situazione molto imbarazzante e un po’ comica, ed in poco tempo si fidanzano e si sposano.
Hungry Hearts: il trailer
Proprio la scena del matrimonio è stata la prima ad essere girata, e curiosamente prima i due attori protagonisti si erano incontrati in tutto 4 ore per leggere il testo della sceneggiatura. Il film è stato girato in base alle esigenze di tempo dell’attore Driver che aveva a disposizione solo quattro settimane disponibili.
Per fortuna c’è stata subito molta sintonia e professionalità sul set. Per il bambino sono stati utilizzati due gemelli monozigoti, e ogni tanto li alternavano sul set.
Problemi di cibo
L’opera si trasforma da un incontro felice ad una sorta di incubo, dove la protagonista è ossessionata dal cibo e dai microbi, tanto da iniziare a denutrire prima se stessa durante la gestazione, e successivamente a far male al bambino. E’ molto importante nutrirsi bene quando si è incinta, bisogna alimentarlo con proteine vegetali e animali, altrimenti possono nascere delle complicazioni sia al momento del parto e anche durante la crescita del bambino.
Questo risvolto psicologico è ben interpretato da entrambi, e Costanzo non ha paura di andare a scavare nella malattia di lei, riuscendo a creare un senso profondo di angoscia, soprattutto perché il compagno tenta prima di giustificarla, e solo successivamente avrà il coraggio di ammettere la malattia.
I protagonisti del film Adam Driver e Alba Rohrwacher
Hungry Hearts è stato girato in super 16 mm, con uso in molte scene del grandangolo, per accentuare il senso della claustrofobia di un ambiente molto piccolo, un appartamento con tutte stanze piccole, scelto appositamente per creare quell’intimità di una coppia.
Parlare di questi argomenti non è mai facile, perché si può cadere in cliché, e soprattutto non è il primo film sulla follia. Purtroppo la narrazione filmica non è ben riuscita, il finale è prevedibile e non ci parla di nulla di nuovo. Lodevole il tentativo comunque del regista ad uscire fuori dai canoni del film italiani.
Alba Rohrwacher: vi racconto di me
Continua a leggere il focus su Alba Rohrwacher, ospite del BIF&ST 2015.
Clip dal film
