Continuiamo la carrellata dei partecipanti al contest GURU MUSIC. Oggi parliamo di due registi, Camilla Alibrandi e Filippo Barbieri. Entrambi accomunati dalla passione per l’arte nelle sue forme più varie, concorrono con un cortometraggio dal tema molto particolare: gli zombie.
Camilla e Filippo potremmo definirli due artisti completi. La prima è appassionata di cinema, pittura, fotografia e costume, percorre tutte queste strade lavorando contemporaneamente in tutti i settori ed è al suo primo cortometraggio da regista. Il secondo ha iniziato la sua carriera come musicista (ha anche inciso un disco) e poi ha intrapreso il suo percorso da regista fondando ilOYOli LAb, un laborartorio di PostProduzione Audio /Video, dalle sue parole “uno spazio dove poter unire l’amore per la musica e il video, luogo di scambio e germinazione artistica aperto alla discussione, al confronto e alla creazione di shortmovies, documentari e soundtrack“.
E’ Camilla stessa a descriverci il suo cortometraggio:
Bloody Needle è un horror muto, in bianco e nero completamente musicato (da Alessandro Angiolillo e Filippo Barbieri) a fare un po il verso ai film muti degli anni ’20 ma con un tocco estetico decisamente contemporaneo. Il desiderio era quello di tirar fuori un lato elegante, che solo un bianco e nero un po retrò puo dare, mischiandolo con una componente opposta che è quella truculenta tipica degli zombie, goffi e senza ragione. La storia è semplice: due ragazze vanno in un locale e a causa di un sortilegio alcuni degli ospiti diventano zombie.
da sinistra Michele Orlando, Camilla Alibrandi e Filippo Barbieri
Ma passiamo subito alle domande:
Camilla, come è nata l’idea del corto?
Sono sempre stata una appassionata di horror movie fin da piccina in particolare vampiri e zombie. Un giorno guardavo un videoclip musicale con degli zombie, aveva appena aperto il Magick Bar (un club a roma, all’aperto sul Tevere) e non so come mi è all’improvviso venuto in mente di girare una storia di zombie ambientata in quel posto. Ho chiesto al proprietario del club se potevo giararlo li e lui ha accettato!
Ho cominciato a scrivere, disegnare gli storyboard, studiare le inquadrature. Una volta conclusa la stesura e i disegni ho sentito la necessità di confrontarmi e collaborare con una persona che fosse esterna a questa mia idea e la prima persona che mi è venuta in mente è stata Filippo. E’ una persona meravigliosa, avevo visto i suoi lavori e mi aveva colpito molto la sua sensibilità che trasferisce in quello che fa. Gli ho parlato della mia idea, chiedendogli se voleva partecipare alla regia e alla post produzione (lui è un mago della color correction e del montaggio) e ha accettato. E’ nata così la collaborazione ed il corto.
L'attrice Emilia Verginelli e Camilla Alibrandi
Quali sono state le difficoltà che avete avuto durante la lavorazione?
La verità è che è stato un momento magico, forse avevamo una speciale energia capace di trascinare gli altri. Qualsiasi persona cui chiedevamo di partecipare al progetto ci diceva di si. La squadra si è formata piuttosto in fretta, compatta ed entusiasta. Ad esempio il direttore della fotografia , Michele Orlando, che è un ragazzo italiano che vive e lavora ad Hong Kong, lo abbiamo catturato mandandogli via Skype il trattamento e gli storyboar: ha accettato nonstante un faticosissimo jat lag e devo dire che è stato insostituibile!
Avevamo pochi soldi ma era tanta la voglia di dare da parte di tutti, professionisti del settore, tecnici e non, persone che si son ritrovate a fare cose che non pensavano di saper fare cosi bene. Sono stati due giorni bellissimi, intensi, in un set rosso sangue. Ci siamo divertiti dandoci fiducia recipocamente, è stato davvero appagante. A livello pratico la difficoltà maggiore è stata che il locale era aperto tutte sere dalle 18 alle 2 e noi potevamo girare solo di notte, quindi abbiamo deciso di girare in due notti dal tramonto all’alba: uno senza zombie e uno con. La scelta era legata al sangue: gli zombi sporcano e noi non avemo cambi, quindi una volta sporcati i vestiti, sarebbero rimasti zombie per sempre!
In meno di due settimane abbiamo messo a punto la logistica delle inquadrature, trovati attori e comparse, chiuso la squadra tecnica e imediato le attrezzature, il resto è stato cuore, voglia e capacità di tutti. Due giorni di girato, un mese di lavoro di post produzione tra di montaggio e color correction (legato al fatto che girando a luglio c’erano le vacanze in mezzo) e il mio primo corto da regista era pronto.
Una scena del backstage
Prima di concludere hai qualche aneddoto da raccontarci?
Mentre andavamo in macchina io, Filippo e il direttore della produzione Alessandro Righetti, ci femammo ad un semaforo. Io sedevo davanti al posto del passeggero e mi girai per guardare fuori: accanto a noi era ferma una lussuosa e grossa macchina con i vetri neri abbassati da cui vidi affacciato un bel signore che mi sorrise. Io lo guardai e sorridendo esclamai : – Hello George!–
Il segretario di produzione mi guardò incuriosito e disse : – ma George chi?!- e io : –Clooney!! – Noi tutti affacciati a guardarlo e lui che ci salutò con la mano sorridendoci e andò via! lo prendemmo come un buon augurio!
Camilla Alibrandi e l'attore Marco Sincini
Anche a Camilla e Filippo facciamo il nostro in bocca al lupo per il contest e per il loro futuro da registi.