Registi emergenti: Oltre il mare di Cesare Fragnelli

L’articolo di oggi è alquanto insolito per il format usato nella rubrica dei registi emergenti. Con il regista Cesare Fragnelli, in compagnia degli attori e dela sceneggiatrice Alessandra Recchia, incontrati in occasione della conferenza stampa di presentazione, parliamo del film Oltre il mare.

Di Oltre il mare ho già parlato, facendone una recensione, in occasione dell’uscita del film al cinema lo scorso 30 settembre. In questo articolo invece parliamo del film in particolare con il regista e la sceneggiatrice incontrati durante la conferenza stampa.

Presenti in sala, oltre al regista Cesare Fragnelli e la sceneggiatrice Alessandra Recchia, il musicista Nicola Maciullio, che ha curato le musiche del film, Alberto Galetti (Francesco), Rossana Lorusso (Filomena), Davide Donatiello (Giuseppe), Alessandro Intini (Sergio), Mario Claudio Recchia (Guglielmo).

Cesare Fragnelli è pugliese e ha 34 anni. Inizia la sua carriera da regista nel 1999. Con il cortometraggio L’oro rosso ottiene 80 riconoscimenti nazionali ed internazionali tra cui il premio come miglior corto al RIFF (Rome Indipendent Film festival). E’ anche autore di numerosi spot pubblicitari e Oltre il mare è il suo primo lungometraggio.

Girato in pellicola, Oltre il mare è stato fortemente voluto da Fragnelli e rappresenta una novità anche dal punto di vista distributivo essendo distribuito da Microcinema.

La genesi del film

Nel video che segue Cesare Fragnelli racconta la genesi del film e le peripezie affrontate per ottenere i fondi necessari per le riprese.

Cesare Fragnelli:

Ognuno di noi ha delle formazioni diverse: Nicola è un polistrumentista che ha avuto un contratto warner, Alberto è un attore che nasce nella strada, Rossana è brava pur non avendo una formazione, così come Mario, Davide ha fatto il centro sperimentale, Alessandro ha frequentato l’Accademia Silvio D’Amico.

La storia del film

Nel video la sceneggiatrice Alessandra Recchia racconta com’è arrivata alla stesura finale della storia

L’aria sul set

Alessandro Intini:

E’ stato un set anomalo rispetto al solito. Solitamente l’attore è chiamato a fare le sue pose e poi torna a casa. Per il film di Cesare abbiamo fatto invece una full immersion, siamo stati tutti nello stesso campeggio anche nei giorni in cui non giravamo e quindi inevitabilmente si sono create dinamiche che hanno aiutato il gruppo.

Secondo me una delle forze del film è proprio l’amicizia che ne emerge. Cesare è stato molto bravo perchè non siamo arrivati nudi sul set ma abbiamo fatto tre settimane di lavorazione prima di girare. Ho avuto quasi la sensazione di essere tornato a teatro, sono arrivato su un set dove tutto era precisamente stabilito e qando la si tuazione è così ci può essere lo sfogo per l’improvvisazione e viene anche meglio.

Il protagonista Alessandro Intini e la sceneggiatrice Alessandra Recchia

Cesare Fragnelli:

Ci siamo veramente divertiti a fare questo film

Il titolo del film

Cesare Fragnelli:

Oltre il mare è il terzo titolo. All’inizio abbiamo scritto il soggetto e la sceneggiatura con il titolo Ragazzi. Ci hanno tolto questo nome in un primo incontro con un produttore romano perchè per lui limitava il mercato. Così avevano avuto il coraggio di trasformare il titolo in Vacanze a sud (era quello il periodo di Benvenuti al sud).

Dopo un mese di analisi seria, pensando che è un film che va oltre la vacanza (e spero che sia arrivato questo grande sentimento dell’amicizia che affronta anche la morte), co è sembrato che Oltre il  mare fosse il titolo più maturo, molto poetico, forse fin troppo per il film che ho fatto, però è il titolo perfetto.

Uomini e donne

Durante la conferenza stampa ho fatto questa domanda ai protagonisti: nel film c’è una netta distinzione tra uomini e donne e mentre tra gli uomini si sviluppa una certa complicità, le donne rimangono sempre un po’ in disparte, senza obiettare nemmeno quando vedono i loro amici fare qualcosa di poco corretto.

Cesare Fragnelli:

Quando sarò capace in 90 minuti di riuscire a mettere insieme 13 personaggi sviluppandoli e facendo arrivare al pubblico anche questo collante tra il punto di vista maschile e quello femminile, credo che sarò veramente diventato un bravo regista. La scelta alla base per un controllo di scrittura e di messa in scena era quella di lavorare sul punto di vista maschile, sulla storia di questi cinque ragazzi.

Il regista Cesare Fragnelli

Alessandra Recchia:

Il punto di vista è maschile perchè i nostri protagonisti sono i cinque ragazzi. Le ragazze che vanno in campeggio con loro sono amiche dei ragazzi, sono complici del gruppo, ecco perchè non vanno a raccontare alle ragazze rimaste a casa quello che è successo.

Nel finale però una di loro dice che si ha troppa paura di sconvolgere il mondo che si ha intorno per cui tenta di aprire una riflessione che riguarda anche loro, visto che neanche tra loro c’è comunicazione. Però abbiamo preso i ragazzi come fulcro mentre le donne sono di contorno, non volutamente sviluppati perchè è una storia corale. Però di questo ne abbiamo parlato a lungo e tanto.

La produzione

Cesare Fragnelli è anche produttore del film. Nel video che segue parla del costo del film e della composizione del budget che ha sfiorato gli 800.000 euro.

http://www.youtube.com/watch?v=SMktRMVYo78

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