Altrimenti ci arrabbiamo – Era necessario?

Altrimenti ci arrabbiamo è un film del 2022 per la regia di YouNuts, reboot dell’omonimo film con Bud Spencer e Terence Hill del 1974. Al posto dell’iconico duo troviamo Edoardo Pesce e Alessadro Roia come protagonisti. La pellicola uscirà solo in sala a partire dal 23 marzo 2022 prodotta e distribuita da Lucy Red.

Nel cast inoltre troviamo anche Alessandra Mastronardi e Christian De Sica.

Altrimenti ci arrabbiamo
Altrimenti ci arrabbiamo

Altrimenti ci arrabbiamo

La trama riprende di base quella del film originale apportandone delle modifiche. Questo film racconta la storia di due fratelli Solletico (Edoardo Pesce) e Sorriso (Alessandro Roia) che non vanno molto d’accordo ma dovranno unire le forza per una causa comune, recuperare la macchina del padre che gli è stata rubata dal boss criminale della zona Torsillo (Christian De Sica).

Il trailer del film

Un film di cui non si sentiva il bisogno

L’impresa non era facile, eguagliare un cult come il film del 1974, uno degli incassi tutt’ora migliori del cinema italiano nonchè una pellicola che è entrata di diritto nell’immaginario collettivo. Saranno riusciti i due registi Antonio Usbergo e Niccolò Celaia (in arte YouNuts) a compiere questa impresa?

La risposta è in parte. A partire dai due protagonisti che avevano il fardello di sostituire due icone come Bud Spencer e Terence Hill e in questo la coppia Pesce\Roia riesce alla grande. I due su schermo funzionano bene hanno un ottima intesa e sono stati bravi a riprodurre certi stilemi del filone originale.

Il film è un grosso omaggio al genere e a quegli anni a partire dalla Dune Baggy proprio del 1974 (anno di uscita del primo lungometraggio) fino ad arrivare alla celebri gag slapstick di cui erano intrisi quel tipo di pellicole.

Altrimenti ci arrabbiamo
Alessandro Roia e Edoardo Pesce in una scena del film

Purtroppo però la bellezza si ferma al citazionismo, appena si vuole rivolgere una critica sociale tramite il piano del cattivo Torsello fallisce su tutta la linea risultando sterile e poco approfondita.

Come il punto di vista tecnico, a parte un paio di momenti in cui le scene vengono traslate in tavole fumettistiche in maniera molto interessante, il resto è quanto di più piatto e anonimo si può trovare. La regia si adagia sulla bravura fisica dei due attori non dando nulla in più, la fotografia ha questa costante patina rossa che alla lunga diventa quasi fastidiosa.

Buono invece il comparto sonoro, anche questo omaggia l’originale riadattando iconici temi.

Insomma una pellicola di cui l’industria italiana non aveva bisogno e che mi mette personalmente paura, paura possa iniziare anche nel nostro paese la moda Hollywoodiana di fare per la maggior parte di prodotti remake\reboot per via di carenza di idee.

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  1. Matteo Simone Fazioli

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