“7 Minuti” (2016) di Michele Placido. Cosa saresti disposto a fare pur di lavorare?

Che sono 7 minuti in meno di pausa rispetto alla perdita di un lavoro? Questa è la questione centrale dell’ultimo film di Michele Placido, presentato nella Selezione Ufficiale della Festa del Cinema di Roma 2016. La storia è ispirata ad un fatto di cronaca veramente accaduto in Francia, a Yssingeaux, in Alta Loira, dove undici donne di una fabbrica tessile, rappresentanti di categoria di 300 operaie, durante una lunga riunione di un consiglio di fabbrica, sono state chiamate a votare si o no su una eventuale diminuzione sull’orario di pausa da ’15 a ‘8, rinunciando a 7 minuti.

7 minuti

7 Minuti di Michele Placido

7 minuti

Il film 7 minuti è stato tratta dallo spettacolo omonimo, per la regia di Alessandro Gassman, che l’ha portata sui palcoscenici di tutta Italia insieme ad Ottavia Piccolo, attrice di grande spessore e con un grande senso civile, che ha subito aderito sia al progetto teatrale che a quello cinematografico.

La sceneggiatura è stata elaborate da Stefano Massini, uno dei drammaturghi contemporanei più interessanti della scena, vincitore del “Premio Ubu nel 2013 per il complesso delle sue opere” che si occupano di teatro sociale, che ha deciso di  scrivere un testo che parlasse di questa vicenda, trasferendola in Italia, perché come ha detto anche Michele Placido, è una storia universale che potrebbe essere accaduta in ogni luogo nel mondo.

7 minuti

Stefano Massini lo sceneggiatore di 7 minuti

Il testo ci narra non solo il fatto di cronaca, ma dà spessore ad una molteplicità di donne, che non sono solo delle lavoratrici, ma ognuna di loro ha una storia da raccontare. E questo confronto è anche un pretesto per far capire la complessità delle dinamiche tra persone di diverse culture e come il loro vissuto possa condizionare una votazione. La messa in scena rispecchia molto l’impianto teatrale, tutto girato all’interno di una stanza, presso una fabbrica tessile di Latina. Riguardo la regia, non è molto riuscita, con una fotografia molto scarna e anche con un ritmo di montaggio spesso un po’ lento.

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Il cast di 7 minuti

A portare in scena questi personaggi, un cast di attrici davvero molto brave: Ottavia Piccolo è Bianca, la rappresentante del sindacato; Fiorella Mannoia e Maria Nazionale sono Ornella e Angela,  che lasciano i panni delle cantanti per regalarci due bei personaggi; Violante Placido, nel ruolo di Marianna, l’unica impiegata, che si occupa di contabilità;  Ambra Angiolini nei panni di Greta, una donna molto combattiva;  Cristiana Capotondi è Isabella, figlia di Ornella, che è in stato interessante;  Balkissa Maiga è Kidal, una donna scappata dalla guerra in Africa,  Clemence Poesy, che subisce le avance del capo. Completano il cast Sabine Timoteo,   Luisa Cattaneo, che ha gia lavorato a teatro con Stefano Massini, ed Erika D’Ambrosio, la più giovane della fabbrica, attrice che aveva gàa lavorato con Michele Placido ne “Il grande Sogno” (2008).

7 minuti Michele Placido

Michele Placido il regista di 7 minuti

Anne Consigny ci regala una perla, nei panni di Miss Rochette, la nuova proprietaria della fabbrica. Durante la conferenza stampa, le attrici hanno rivelato che il tema del film è stato motivo di discussione tra di loro anche dopo le riprese. Il problema e che quei sette minuti valgono molto di più, poiché facendo un calcolo, diventano circa 900 ore in più di lavoro in un anno, che l’azienda risparmierebbe di soldi, non assumendo altri impiegati. Inoltre è anche una questione di tutela della dignità del lavoratore non piegarsi a qualsiasi volere di chi sta al potere, altrimenti cedendo, si perde la forza di fare qualsiasi contrattazione futura.

Il film è uscito nelle sale il giovedì 3 novembre distribuito da Koch Media.

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