#Venezia74: Presentato nella sezione Cinema nel Giardino di questa 74esima Mostra del Cinema di Venezia, Tueurs (Assassini) è l’esordio alla regia di Francois Troukens e Jean-Francois Hensgens che, dopo aver firmato sceneggiature e diretto vari cortometraggi e seconde unità passano qui alla regia di un lungo che, sin dal prologo, si afferma subito come opera di genere, un poliziesco tipicamente “alla francese”, pur essendo in realtà belga.
Tueurs
L’intreccio si presenta come notevole ed intrigante sin dall’inizio: un colpo che ha portato alla morte di molti innocenti trent’anni fa e un caso simile oggi che sembra avere dinamiche che lo ricollegano a quello. Ma forse c’è di più. E forse dietro c’è anche altro e l’agente che tenterà di svelare il mistero (Lucie Tesla, interpretata da Lubna Azaval) si troverà in un vortice di pericoli e scelte da compiere.
Se, come anticipato, la prima parte del film mette molta carne al fuoco spetta alla seconda smentire tutto: la regia diventa canonica e ripetitiva, il commento musicale onnipresente ed ingombrante e la direzione degli attori omologata e asettica, relegando il prodotto a mero film televisivo, con un’improbabilità dell’intreccio narrativo che via via si fa sempre meno credibile e nulla per cui valga davvero la pena ricordarlo o rivederlo.