Lezioni di cinema: Alberto Sordi nei ricordi di Ettore Scola

Eccoci giunti all’ultima parte della lezione di cinema di Ettore Scola. Dopo aver introdotto l’attore Alberto Sordi, in questo articolo, il regista parla del suo rapporto con lui e del suo film Riusciranno i nostri eroi a ritrovare l’amico misteriosamente scomparso in Africa?.

Il rapporto con Alberto Sordi

Ettore Scola ha 10 anni meno di Alberto Sordi e all’epoca l’attore, ancora giovanissimo e poco conosciuto, era molto ambizioso. Nel video che segue, il regista racconta com’è riuscito a superare questo gap anagrafico e a convincerlo a lavorare con lui:

Alberto Sordi regista

Nel 1968 Alberto Sordi aveva, già da qualche anno, iniziato a dirigere i propri film: li montava, faceva delle copie lavoro, li proiettava ed ogni volta toglieva qualche minuto. I suoi sono sempre film un pò lunghi, ridondanti, e tutti costruiti intorno a lui come protagonista. In Riusciranno i nostri eroi è coprotagonista insieme a Manfredi e Blier ma il suoi personaggio non ne è penalizzato. Come mai invece nei suoi film Sordi non ha mai messo grandi attori accanto a sè? Questa l’opinione di Ettore Scola:

Riusciranno i nostri eroi a ritrovare l’amico misteriosamente scomparso in Africa?

I bozzetti

Il film, del 1968, diretto da Ettore Scola, vede come protagonisti, oltre ad Alberto Sordi, Nino Manfredi e Bernard Blier. Tutti i personaggi sono fortemente caratterizzati. Com’è noto, Scola ama molto disegnare, ed anche i protagonisti del suo film sono nati su un foglio di carta:

Il disegno è una cosa che ho frequentato da prima della parola. Non andavo ancora a scuola e già disegnavo tutti i bordi dei giornali e anche dei libri. Non ho mai fatto gli storyboard, come si fa nel cinema americano (in Italia meno), ma i personaggi li ho sempre disegnati perchè servivano anche al costumista ed al truccatore. Dato un personaggio, facevo vedere come lo immaginavo, e questo diventava materiale di consultazione con i vari collaboratori. Io ho sempre disegnato e anche per l’Africa ho tutti i bozzetti che ho fatto per i vari personaggi fino al mago della pioggia.

Alberto Sordi ne ‘I vitelloni’

Federico Fellini

Nell’anno in cui Scola ha girato questo film, Federico Fellini girava il Satyricon. I film di Fellini erano sempre un evento molto atteso tanto che anche Scola gli rende omaggio facendo dire ad un frate ‘Che cosa ci sta preparando il nostro Federico?‘ Nel video il regista spiega il significato di questa domanda nel film:

Bernard Blier e la figura dell’editore

Nel video che segue Scola parla di uno dei protagonisti del film, Bernard Blier, e del personaggio interpretato da Alberto Sordi: l’editore.

Il montatore Kim Arcalli

Franco Arcalli, detto Kim è stato sceneggiatore, attore e montatore cinematografico tra i più talentuosi in Italia ed ha montato questo film. Di lui Ettore Scola ne parla con molto affetto:

Le persone nei vari mestieri si distinguono dall’intelligenza con la quale trattano il film a cui stanno lavorando. Kim innanzi tutto si innamorava della pellicola. Allora non esisteva il digitale, il loro era un lavoro artigianale, manuale: la pellicola correva sulla moviola, veniva tagliata in due tronconi da una pressa (Catozzo) e poi riattaccata raschiando i due bordi con la lametta coprendoli di acetone e rimettendoli sotto la pressa. Dopo aver aspettato un minuto, la pellicola diventava resistente. Era un lavoro lento, lentissimo, ma affascinante e se parli con i vecchi montatori puoi vederli commuoversi al pensiero.

L’intelligenza di Kim era questo possesso fisico, manuale, della pellicola che lo portava a trattarla non dico come una persona ma sicuramente come un pensiero. Per il film gli ho detto: ‘Vorrei che alla fine il film fosse confuso perchè il protagonista, un uomo protervo, sicuro di se, ricco, a poco dalla morte, inizia ad avere qualche dubbio’. Gli ho detto che avevo girato delle cose, forse senza significato, ma pezzetti, brani di scene, tutta quest’Africa, quest’africume che aveva sedimentato dentro di noi e forse prodotto questo fiore del dubbio. Era un discorso, una frase.

Kim si mise dei giorni in moviola e la sera mi faceva vedere che questi pezzi che avevo girato, organizzati circolarmente come uno stordimento, potevano creare un finale confuso. E’ bastata una conversazione… e la sua intelligenza.

Ettore Scola con Tatti Sanguineti

Termina qui la lezione di cinema di Ettore Scola. Appuntamento alla prossima settimana per una nuova interessante lezione di cinema.

 

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