Lezioni di cinema: Paolo Sorrentino racconta ‘Il Divo’ e parla del lavoro da regista

Eccoci arrivati alla seconda parte della lezione di cinema del regista Paolo Sorrentino. Dopo aver parlato dei suoi esordi, del primo lungometraggio e de La grande bellezza, oggi ci racconta de Il Divo e del suo lavoro di cineasta.

Il regista Paolo Sorrentino. Foto di Antonella Molinaro

Paolo Sorrentino: vivere il set

In un’intervista Sorrentino ha raccontato di come si appassioni al set, questo circo itinerante in cui montare e smontare le tende, luogo in cui si trova a suo agio:

Paolo Sorrentino: Quando arrivo la mattina e vedo sul set i camion mi piace tanto perchè mi sembra sempre incredibile che ci siano 7/8 camion per me. Come indole non ho questa capacità di avere a che fare con tante persone tutte insieme per cui all’inizio avevo un pò di difficoltà. Però adesso comincia a piacermi di più il rapporto con la gente anche perché le persone con cui lavoro sono sempre le stesse per cui si è stabilita un clima familiare che mi si confà di più. All’inizio era più faticoso perché erano tutti estranei e quindi relazionarsi con tanta gente e giocoforza essere al centro dell’attenzione non mi piacevo molto. Non che mi dispiaccia essere al centro dell’attenzione ma solo per pochi momenti, invece sul set ci stai per tante ore. Però, come ho già detto, col tempo mi piace sempre di più.

La lezione di cinema di Paolo Sorrentino. Foto di Francesco Guida

Il Divo e Andreotti

Prima de Il Divo Sorrentino ha incontrato Giulio Andreotti per due volte. Alla fine di uno dei due il senatore a vita gli disse: ‘fossi in lei non lo farei, la mia vita non è poi così interessante’. In questo video il regista racconta di questi incontri e del senso del film, da alcuni visto persino come un film sul berlusconismo

L’importanza della storia e del copione

Nel video che segue Paolo Sorrentino racconta cos’è per lui il copione, la sceneggiatura e quanto sia importante. E sfata anche il mito per il quale il copione de La grande bellezza sia stato scritto in pochissimi giorni

Le idee per un film

Paolo Sorrentino: Le idee che non diventano film si riconoscono subito. Quando durano una giornata ed il giorno dopo non ci pensi più capisci che non era un’idea ma una trovata oppure hai delle idee ma non riesci a trovare una chiave d’accesso al linguaggio o al racconto e allora le metti da parte. Di fatto le idee che diventano film sono o quelle che ti fanno sviluppare un’ossessione o quelle piuttosto felici nelle quali trovi una specie di facilità nel farle. Quando le cose diventano facili o ti ossessionano allora diventano film. Questo ha anche a che fare con il fatto di non incaponirsi con l’idea del secolo: essere severi con se stessi aiuta.

Il talent scout

Alla domanda: ti viene il desiderio di essere talent scout di qualcun altro, visti i tanti giovani che vorrebbero provarci? Ecco la risposta del regista

Paolo Sorrentino: In teoria mi piacerebbe farlo e ci provo pure ma quando poi mi sento parlare con quel fare un po’ da maestro mi do fastidio da solo e quindi rinuncio. Mi sento ancora nella fase di apprendimento piuttosto che in quella di avere acquisito delle nozioni o delle conoscenze da poter condividere con gli altri e comunque sono abbastanza egoista dall’annoiarmi nel condividere le cose.

La lezione di cinema di Paolo Sorrentino. Foto di Francesco Guida

L’importanza della squadra e la ‘raccomandazione’

Toni Servillo ha fatto con Sorrentino ben quattro film. In questo video il regista parla di come abbia apprezzato di aver lavorato con le stesse persone come per esempio il produttore Nicola Giuliano e di come sia facile, quando ci sono dei successi, parlare di ‘raccomandazione’

I film da cineforum ed il prossimo film

Nel video che segue Paolo Sorrentino parla delle presentazioni ai Festival e di come questo non gli basti perchè vuole le impressioni di un pubblico più vasto. Ha poi concluso con un accenno al suo prossimo film

A proposito dei suoi film Sorrentino ha inoltre affermato di pensare sempre ad un attore specifico quando scrive un film perchè lo aiuta a mettere a fuoco il personaggio. Per esempio si sa già che Michael Caine sarà il protagonista del suo prossimo film.

La fotografia di Luca Bigazzi

Paolo Sorrentino: La sua fotografia mi ha dato davvero molto. Al di là di tutte le cose sulla bravura che sono scontate il mio rapporto con Luca Bigazzi, il mio direttore della fotografia è ottimale perchè entrambi abbiamo questa abnegazione per il lavoro anzi lui più di me. Delle volte io sono esausto e mi fermo durante le riprese e lui continuerebbe quindi c’è questa intesa basata molto sul fatto che ci va di lavorare, che non ci si risparmia quando si lavora. Al di là del fatto che lui è bravo, veloce e ci troviamo bene. La felicità del rapporto sta proprio nel fatto che entrambi non abbiamo mai voglia di fermarci, ci sono sempre idee da sviluppare, delle ipotesi su come illuminare un film. Questo molto spesso porta a delle piccole ma significative novità nel nostro lavoro.

Il regista Paolo Sorrentino. Foto di Francesco Guida

L’amore

Paolo Sorrentino: Non penso di aver fatto dei film dove l’amore viene visto in maniera disincantata o semplicemente come uno strumento di difesa rispetto a quello che prima o poi inevitabilmente accade. L’amore non è un valore, è un istinto, è dirompente perchè irrinunciabile. E’ uno, se non il primo, fondamentale motore dei film che faccio come penso anche della maggior parte dei film che stanno in giro. E’ una delle poche cose alle quali non si può sfuggire per cui sarebbe inverosibile rimuoverlo dalla narrazione della biografia del personaggio di un film, di un libro o di una canzone. Fare un film d’amore mi piacerebbe molto ma non so se sono in grado di scriverlo.

Termina qui la seconda parte della lezione di cinema di Paolo Sorrentino. Continua a leggere la terza ed ultima parte.

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