Josée _ L’amore che spazia tra sogno e realtà – 19 Florence Korea Film Fest

Josée è un film drammatico sudcoreano del 2020 diretto da Kim Jong Kwan e con
protagonisti Han Ji Min e Nam Joo Hyuk. Il film è il remake dell’omonimo film giapponese del
2003 che a sua volta si basa su un racconto dell’autrice giapponese Seiko Tanabe. Inoltre
Josée è stato proiettato in anteprima al Korea Film Fest di quest’anno.

Josée
Locandina del fil Josée

Josée

Young Seok è un giovane universitario che un giorno si imbatte per caso in Josée, una
donna disabile costretta a vivere su una serie a rotelle. I due lentamente si conoscono e
finiscono con l’avvicinarsi, ma l’amore ha in serbo diverse sorprese per loro…

https://www.youtube.com/watch?v=nqlx49KaWOA&ab_channel=EonTalkEonTalk

Le stagioni dell’amore

La visione di Josée è stata molto particolare, non tanto per la storia che non ho trovato
originale, almeno non del tutto, ma bensì per la lentezza con cui è stata costruita tutta la
storia che ruota attorno ai due protagonisti.

È come se lo scopo del regista fosse stato quello
di renderci partecipi alla loro vita quotidiana, di farci assaporare ogni attimo come se fossero
due nostri amici e non due estranei. La fotografia, punto forte del film, si focalizza sui piccoli
dettagli che possono essere la crepa su di un muro oppure una pila di libri, dettagli che
pongono il film sotto una luce realistica.

Una cosa che mi è piaciuta tantissimo è stato
l’alternarsi delle stagioni, si sente quando siamo in autunno, con le foglie che lentamente
cadono dall’albero e si sente quando è inverno, con la neve che cade piano, come se
aspettasse il momento propizio, il bacio tra i due protagonisti. I sentimenti cambiano col
passare delle stagioni, all’inizio c’è diffidenza, paura, poi la paura si trasforma in curiosità e
voglia di amare.

Josée è una donna disabile ed essendo “diversa” si chiede se abbia anche
lei il diritto di provare certi sentimenti. Forse perché ha avuto un passato burrascoso o forse
perché gli altri non la vedono come Josée ma come la tizia sulla sedie a rotelle, il suo rifugio
dal mondo sta nei libri che legge che gli permettono di viaggiare stando ferma.

Grazie a
Young Seok però capisce che se vuol vedere un cambiamento nel mondo, dovrà essere lei a
cambiare per prima. Amare non vuol dire essere deboli…

Josée
Una scena del film

Josée è un sogno o realtà?

L’amore non è già di per sé un sogno a occhi aperti? Josée ad un certo punto sembra voglia
dimostrarci proprio questo, perché non riusciamo a capire se la vita di Josée sia un sogno
oppure no. Essendo Lei una lettrice, forse nella sua testa si è creata tutta questa storia?

Ed
in effetti Josée oltre ad essere una bellissima storia d’amore, è anche la storia dal suo punto
di vista e di come la sua vita sarebbe cambiata se avesse deciso di non restare chiusa in
casa ma di respirare fuori. La conoscenza del mondo esterno avveniva solo attraverso i libri
che le permettevano di sognare o attraverso le bottiglie di whisky vuote che con la mente la
proiettavano verso le terre della Scozia, un luogo che ha sempre voluto visitare.

Anche la
vita di Young Seok, misteriosa, sembra essere un’altra prova tangibile che si tratti tutto di un
sogno e nulla più. Di Young Seok infatti sappiamo poco, non conosciamo la sua casa, la sua
vita prima di Josée. Che anche lui sia frutto dell’immaginazione?

Una storia d’amore, ma
anche un sogno d’amore, come se il “diverso” l’amore possa solo sognarlo e non viverlo.
Una visione pessimistica dell’amore forse, ma coerente con il personaggio di Josée, un po’
cinico e un po’ introverso, fragile e bisognoso.

Uscire da quel sogno forse è più doloroso che
accettare la realtà… Tutto ha un inizio e una fine, Josée non si nasconde e porta sullo
schermo una storia d’amore “reale”, vissuta come un sogno…

Josée
Una scena del film
19 Florence Korea Film Fest

Continua a leggere le mie recensioni della 19ma edizione del Korea Film Fest.

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