19° Florence Korea Film Fest _ Il cinema di ieri e di domani tra denunce sociali e omaggi ai grandi del passato

Si è concluso da poco il 19° Florence Korea Film Fest, il “festival” del cinema d’oriente, il primo cui ho potuto partecipare grazie a Cinemio. È stata un’esperienza che porterò sempre nel cuore, non solo perché sono da
sempre un appassionato di cinema orientale ma perché ho avuto modo di apprendere,
grazie ad alcune interviste rilasciate, tutte le idee che stanno alla base di produzione di ogni
film.

È stato un festival in cui si è parlato veramente di tutto, dai conflitti tra Nord e Sud
Corea, dalle discriminazioni tra generi e sull’orientamento sessuale, dal valore dell’amicizia
alle ideologie politiche/militari che governano un paese intero. È stato un festival che ha
spaziato tra il passato e il presente, per indicarci la via verso un possibile futuro migliore.

Molti film infatti mostravano al pubblico una evidente denuncia sociale, soprattutto i film di
Kim Ki Duk (giustamente omaggiato data la sua recente scomparsa che ha sconvolto un po’
tutti) dove il protagonista era sempre l’altro, l’emarginato, che vive ai margini della società
considerato un reietto e costretto a vivere nell’odio e nella violenza.

Persino il primo film
di Bong Joon Ho contiene diverse metafore sulla disparità tra classi sociali, il suo Barking
Dogs Never Bite
è una sorta di precursore del suo Parasite. Mi piace pensare che in qualche
modo, è stato un festival che ha dato voce a chi non ne ha, un doppio omaggio a Ki Duk,
consapevolmente o meno…

Ogni film è stato una sorta di viaggio verso la riscoperta di
sentimenti sopiti nell’animo, emozioni che solo grazie al loro modo di raccontare fuoriescono.
Si è parlato d’amore, l’amore che non si sa mai se sia un sogno oppure realtà oppure
semplice amore “fraterno“. L’amore ha diverse sfaccettature, quando arriva spesso neanche
te ne accorgi.

L’amore può essere anche un modo per sfuggire dagli orrori della vita, come
nel caso di Ji Na, la protagonista del film Fighter che per sfuggire da una realtà misogina e
razzista, trova nell’amore per la boxe una via di fuga. Perché l’amore è anche questo, ti da la
forza per superare le avversità della vita…

Tra amore, odio, autobiografie e documentari, il 19° Florence
Korea Film Fest
ha avuto modo di raccontare un po’ di tutto delle proprie origini, spaziando
tra i generi e il tempo. Sono molti i film che mi hanno colpito (soprattutto gli “inediti” di Kim Ki
Duk
) e se vi va, qui potete leggere le recensioni che ho scritto. Questo 19° Florence Korea Film Fest per
me sarà come il primo amore, non lo dimenticherò mai, quindi grazie e spero di poter
partecipare anche l’anno prossimo.

19° Florence Korea Film Fest
19° Florence Korea Film Fest

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