E siamo giunti alla terza parte della lezione di cinema di John Madden. Dopo aver parlato dei suoi esordi e del suo maggior successo, Shakespeare in love, oggi ci racconta dei dettagli più tecnici, su come lui intenda la regia ed il suo rapporto con gli attori.
Gli elementi di un film
Lo stile di John Madden è fatto di una cura notevolissima per tutti gli elementi del cinema, dalla recitazione alle scenografie ma il regista ha un gusto molto sottile nel montaggio e nella fotografia. Ed in effetti lui stesso ha affermato che Shakespeare in love non montato non era comprensibile. Come lavora quindi Madden quando pensa ad un film? Come lavora sulla parte tecnica della fotografia del montaggio, della colonna sonora, che sono sempre centrali nei suoi film?
La regia
John Madden ha girato commedie (come il suo ultimo film Marigold Hotel) ma anche film più drammatici o thriller (come Il debito). Come ci si rapporta ad un film? Il genere influisce oppure un film è un film, non importa il tema o il genere?
A mio avviso il lavoro è sempre lo stesso. Certo ci si aspetta che l’esperienza non sia la stessa che si giri un thriller o una commedia. A me personalmente non piace lasciare fuori dalla porta l’umorismo, mi piace che ci sia sempre un certo sense of humour nei miei film perchè io stesso sono abbastanza irriverente rispetto a quello che faccio e quindi mi capita di scherzare perfino su set di film di suspence o di thriller. D’altra parte come dice un famoso testo inglese, comedy is a serious business, la commedia è un affare serio.
Ovviamente devo attenermi a dei dettami precisi nella realizzazione delle riprese, ad un timing preciso. Tra l’altro nel tempo intercorso tra la realizzazione di Shakespeare in love e Marigold Hotel non mi era capitato di girare altre commedia e d’altra parte mi fa estremamente piacere quando la gente ride e sorride guardando il mio film.
Per esempio la prima volta che ho visto Il debito a New York mi sono chiesto come la gente possa essersi divertita guardando questo film mentre io ero estremamente in tensione mentre lo guardavo. In ogni caso non c’è differenza per me nel girare un film divertente o un film di suspence o cupo, non c’è correlazione tra quanto ti diverti a fare un film e la qualità del film stesso. Può capitare per esempio che mi sia divertito a girare un film e poi questo non è stato ben accolto nelle sale.
La caratterizzazione dei personaggi
Arrivato il momento delle domande del pubblico mi sono proposta con questa domanda: in tutti i suoi i suoi film, Marigold Hotel per ultimo, c’è sempre molta cura nella caratterizzazione dei personaggi. Come costruisce i personaggi con gli attori? Ne parla insieme o ha già un’idea in mente e la trasferisce?
Beh uso la combinazione dei due aspetti che lei ha citato. Gli attori fanno parte del mio lavoro: un loro primo piano consente di leggere sul loro volto i pensieri, i comportamenti del personaggio stesso. Per questo motivo io do una particolare attenzione alla verità del personaggio, ritengo che il personaggio non debba cooperare o essere compiacente con la storia che si sta raccontando ma deve muoversi seguendo la propria strada che non necessariamente coincide con quello della storia che si sta raccontando.
Termina qui la terza parte della lezione di cinema di John Madden. Continua a leggere la quarta ed ultima parte.