ACAB: parlano i protagonisti

Lo scorso 26 gennaio, in occasione dell’uscita del film ACAB, il regista Stefano Sollima, insieme ai protagonisti Marco Giallini e Pierfrancesco Favino e da Carlo Bonini, autore dell’omonimo libro da cui è stata tratta la sceneggiatura, sono venuti a Bari a tenere una conferenza stampa di presentazione. Nell’articolo le risposte alle nostre domande.

E’ ormai da qualche giorno nelle sale ACAB, l’esordio sul grande schermo del regista Stefano Sollima che noi di cinemio abbiamo molto apprezzato e di cui abbiamo anche parlato nei nostri podcast. Ma quali sono state le impressioni dei protagonisti prima dell’uscita del film?

Gli autori

Carlo Bonini, autore del libro a cui è ispirato il film ha così risposto alla domanda su come è nata l’idea del libro e su quali siano state le impressioni sul film:

Io ho un passato da vigile del fuoco, un orientamento politico esattamente opposto alla destra e pochissima conoscenza della tifoseria. Sono stati probabilmente proprio questi tre motivi che mi hanno portato a tuffarmi in questa avventura, oltre che ai frequenti incroci con questi mondi a causa del mio lavoro.

La molla che mi ha convinto a provare a raccontare con un lavoro di ricerca accurato è stato ciò che è accaduto nel 2001 a Genova e poi quello che è successo dopo, avendo avuto la sensazione che non sia mai stata data una risposta definitiva al perchè quelle cose sono accadute e non come siano accadute (cosa che ormai sappiamo tutti).

Così è cominciata questa avventura. Sono convinto che il mio libro non abbia dato risposte definitive, credo però che un primo risultato sia stato acquisito, cioè provare per una volta, liberi dal pregiudizio, ad entrare in questi mondi, che sono mondi chiusi, che si intersecano e restituiscono facce diverse di una stessa realtà che peraltro ci appartiene anche se non siamo celerini od ultrà.

A Stefano Sollima è stato chiesto invece quali sono le differenza di ACAB con il suo precedente progetto, la serie TV Romanzo Criminale

Sono due progetti completamente diversi: Romanzo Criminale consentiva di fare un’operazione sul genere in quanto il racconto era storicamente lontano da noi. Acab è invece un film molto più complesso perchè le tematiche ed il periodo storico che siamo andati ad affrontare ci toccano personalmente.

Richiedeva anche una maggiore sobrietà della messa in scena: qui era difficile riportare un approccio di romanzo criminale delle volte anche sopra le righe. All’inizio il libro di Carlo è stato uno spunto per fare a mia volta un viaggio in un mondo che non conoscevo per niente.

Ho fatto un lavoro di studio partendo dalla base di Carlo, continuando a fare interviste, frequentando gli operatori del reparto mobile e da lì provando a ricoostruire il quadro. Da un certo punto di vista strettamente drammaturgico abbiamo tradito la forma letteraria del libro di Carlo per restituirne una cinematograficamente valida anche perchè c’erano dei passaggi difficili da rendere sullo schermo.

Quello che però abbiamo sicuramente mantenuto è l’anima.

I protagonisti del film

La fase di preparazione fisica del film ha visto impegnati i protagonisti del film per ben 5 settimane. Ecco come Marco Giallini e Pierfrancesco Favino hanno risposto alla domanda di come hanno fatto ad entrare nel loro personaggio, sia dal punto di vista fisico che psicologico

Il G8 e la situazione attuale

Ci saranno polemiche riguardanti il G8? Ecco la risposta del regista Stefano Sollima:

In un clima sociale così teso, queste tematiche e questa rabbia che si legge nel  film non potrebbe toccare delle corde in persone che hanno già una fragilità emotiva? E come mai c’è questo stretto legame tra vita privata e lavoro e non c’è un personaggio che ha una vita privata normale? Rispondono i protagonisti:

La fotogallery della conferenza stampa

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