Questa settimana su cinemio abbiamo una nuova collaboratrice che si è volontariamente candidata per scrivere delle recensioni, essendo anche lei un’appassionata del cinema e di tutto il suo mondo.
Il primo film che ha deciso di recensire è The town, l’ultimo film con il famoso Ben Affleck anche alla regia, ma dove ritroviamo tra gli altri Rebecca Hall e Jon Hamm, ma cosa vediamo in questo film?
Prima di parlarne però presento questa nuova autrice, si chiama Elena Mazzoni e ha deciso di presentarsi così:
Ciao a tutti, mi chiamo Elena, da oggi ho il piacere di poter scrivere per voi amanti del cinema!
Cercherò di trattare film meno conosciuti, ma che vale senz’altro la pena vedere.
Spero di farvi apprezzare qualcosa di nuovo e soprattutto di divertirvi….Buona Visione!!!
La storia in breve.
Boston, quartiere di Charlestown, capitale Americana dei rapinatori di banche. Proprio di questo si occupano i due amici di origini irlandesi Doug e Jem. L’FBI inizia ad indagare su di loro e le cose si complicano quando Doug s’innamora di una ragazza, vittima dell’ultima rapina messa a segno.
Dopo lo splendido Gone Baby Gone, Ben Affleck torna alla regia.
I precedenti.
Ma c’è qualcosa che ancora non è stato detto sui rapinatori di banche? Ricordo almeno una dozzina di film, alcuni dei quali capolavori. Penso ad Heat – La sfida (1995), perché The Town lo ricorda in più occasioni, sia visivamente che per alcune soluzioni narrative.
Il regista propone un tema a lui caro, racconta di persone, che potevano diventare qualcuno, se non fosse stato per la spietata lotteria naturale che le ha condannate ad un futuro nella periferia malfamata, dove i figli non possono far altro che seguire le orme dei padri verso il crimine.
La critica.
Affleck prima di essere regista è un grande sceneggiatore, oscar nel 1997 per Will Hunting – genio ribelle insieme a Matt Damon, ha scritto anche la commovente storia di Gone Baby Gone e stavolta firma The town insieme a Aaron Stockard . In questo caso però, non riesce a creare quella tensione alla quale ci aveva abituato. Vengono sollevate questioni morali ma come un pretesto per delineare i caratteri dei personaggi, i protagonisti sono quello che appaiono, il bullo che prima spara e poi parla, l’avido aguzzino, il ragazzo che vorrebbe cambiare vita spinto (anche) dall’amore.
Sia Will Hunting che Gone Baby Gone erano sceneggiature originali, e forse la loro forza stava proprio in questo, il genio creativo dello scrittore veniva messo a servizio di qualcosa che conosceva bene, come i sobborghi e le dinamiche di vita tra le persone che li abitano. La storia di The Town invece è tratta dal romanzo di Chuck Hogan dal titolo Il Principe dei Ladri (2006) e questo inevitabilmente ha messo dei paletti all’evoluzione della trama.
Il film è comunque gradevole, le scene d’azione sono ben girate a differenza di altri film dove gli attori si muovono e la telecamera li segue a stento; gli interpreti sono bravi, primo fra tutti Jeremy Renner (lo sminatore di The hurt locker), ma per me non basta, da Affleck bisogna aspettarsi di più, spero che questa sia solo “la città” di passaggio.