Come tutti sanno l’estate cinematografica non è il massimo a livello di qualità, e neanche l’offerta televisiva per chi non ha canali a pagamento da molta soddisfazione.
Stamattina però mi sono imbattuta casualmente in un film italiano a dir poco spettacolare che ha risvegliato in me tutte le curiosità più assopite… non sto parlando di un grandissimo successo cinematografico ma di un film di altissima qualità visti gli interpreti e il regista: “La nonna Sabella“.
Eh si forse qualcuno lo conosce già ma io no e ne sono rimasta molto molto colpita; si tratta di un capolavoro del 1957 tratto dall’omonimo libro di Pasquale Festa Campanile e diretto dal grandissimo Dino Risi.
Racconta la storia di Raffaele, un ragazzo che studia Ingegneria a Napoli il quale decide di ritornare nel suo paese natale, Pollena, in quanto la nonna Sabella è morente. In realtà si tratta di un piano messo in essere da quest’ultima per far sposare il nipote con la compaesana Evelina figlia di un detentore terriero.
Nel frattempo c’è anche la sorella di Sabella, Carmelina innamorata da vent’anni dell’ufficiale postale Emilio che però non è ancora riuscita a sposare in quanto la sorella non è d’accordo…le loro vicende si intrecceranno tanto che Raffaele ed Emilio riusciranno ad ingannare la nonnina.
Emilio riuscirà finalmente a sposarsi con la sua amata Carmelina e Raffaele convolerà a nozze con la storica compagna di giochi di Lucia, nipote di Emilio…
I punti di forza di questo film sono tantissimi: la storia, gli attori, i dialoghi, etc…infatti ritroviamo Tina Pica che interpreta Nonna Sabella, Peppino De Filippo che interpreta Emilio, Sylva Koscina è Lucia, ma anche Dolores Palumbo che fa la parte di Carmelina e Renato Salvatori interpreta Raffaele.
Oltre a divertirmi e a rimanere attaccata al televisore fino alla fine della proiezione, mi ha molto colpito l’attore che interpreta Raffaele e cioè Renato Salvatori; sono rimasta affascinata oltre che dalla sua bravura anche dalla tipica bellezza italiana di quegli anni inconfondibile.
Sono andata ad informarmi ed ho scoperto che Renato Salvatori raggiunse il successo grazie all’interpretazione del ruolo di Salvatore nella trilogia di Dino Risi Poveri ma belli (1956), Belle ma povere (1957) e Poveri milionari (1958), ma ancor prima aveva esordito in Le ragazze di Piazza di Spagna di Luciano Emmer del 1952.
Renato Salvatori sposò nel 1962 l’attrice francese conosciuta sul set di Rocco e i suoi fratelli Annie Girardot e da lei ebbe una figlia Giulia, ma poi si separò e convolò a nozze con la fotomodella tedesca Danka Shroeder, dalla quale avrà Nils.
A questo punto arriviamo alla parte triste della storia, purtroppo Salvatori, forse anche a causa delle delusioni dovute al declino professionale, soffriva di alcolismo e dopo una breve esperienza politica, morì a soli 55 anni proprio per cirrosi epatica.
Ma ritroviamo la sua partecipazione in moltisimo film quali ad esempio: Jolanda la figlia del corsaro Nero (1952) I tre corsari (1953) Opinione pubblica (1953) La domenica della buona gente (1953) Era di venerdì 17 (Sous le ciel de Provence) (1956), soltanto per citarne alcuni.
Io credo che lui faccia parte di quegli attori italiani dimenticati ma che in realtà hanno dato tantissimo al cinema italiano e lo danno ancora visto le continue proiezione di film che hanno più di cinquant’anni, ma che continuano ancora a divertire anche perchè in queste pellicole si possono rivedere dei tipici comportamenti dell’Italia degli anni 50, quella post-bellica e pre boom economico, che in parte ritroviamo ancora oggi specialmente al sud ma non solo.
è davvero un gran peccato che sia stato dimenticato da tutti
@Kikka:
benvenuta su cinemio.it ;).
Hai proprio ragione in merito alla dimenticanza che i grandi classici del cinema italiano degli anni 50/70.
Questo blog vuole essere anche un punto dove far ricordare questi film, dopo che noi stessi li abbiamo visti.
Quali altri film dei classici italiani di quegli anni hai visto e hai apprezzato maggiormente?
Grazie per aver offerto il tuo contributo all’articolo.
Buon cinema 😉