Con The Dressmaker la regista australiana Jocelyn Moorhouse si conferma una delle autrici più interessanti della scena cinematografica. Già conosciuta in Italia per “Gli anni dei ricordi” (1995) e “Segreti” (1997), ritorna sul grande schermo, dopo 19 anni, in cui si è occupata di produzione, per raccontarci una storia tratta dal romanzo omonimo scritto nel 2000 dall’autrice Rosalie Ham (edito da Mondadori), compagna di scuola alle elementari della produttrice Sue Maslin, che si è subito innamorata delle atmosfere descritte all’interno del libro. Ha partecipato alla 33esima edizione del Torino Film Festival.
The dressmaker – il diavolo è tornato
Il racconto è ambientato negli anni 50 nella città di Dungatar, un piccolo paese di pochi abitanti nel mezzo del deserto australiano. La protagonista Tilly Dunnage (Kate Winslet) ritorna nel suo borgo natio dopo essere stata allontanata in seguito ad un tragico evento, per dare una mano all’anziana madre, Molly, divinamente interpretata da Judie Davis, che le da al suo personaggio una dignità, nonostante sia caduta in depressione e si sia data all’alcol.
La struttura narrativa è molto particolare, non è un racconto lineare, ma fa capire la personalità della regista, che riesce a dare un particolare taglio ai dialoghi e alle scene, curando nel minimo dettaglio tutte le inquadrature, le ambientazioni e i costumi, e si percepisce che ci sia stata una preparazione molto lunga per realizzarlo. Ha saputo con grazia ricreare le relazioni umane degli abitanti di una piccola cittadina, sapendo dare un colore ad ognuno di loro, senza farli diventare delle macchiette, cosa non sempre semplice, soprattutto quando i costumi sono molto ricercati, poiché ispirati ai modelli dei grandi atelier francesi, in cui ha lavorato la protagonista.
La produttrice ha pensato subito a Jocelyn Moorhouse, che è sempre stata attenta a raccontare storie femminili, e che avrebbe avuto subito quella empatia con i personaggi, che ha dato il suo contributo lavorando anche alla sceneggiatura, che per Tilly ha subito immaginato l’attrice Kate Winslet mentre scriveva.
The dressmaker – il diavolo è tornato viaggia su più livelli: il rapporto madre figlia, le relazioni tra i vari cittadini e la parte più sentimentale, tra Tilly e Teddy (Liam Hemsworth, conosciuto per la saga The Hunger Games).
La location di Dungatar è stata ricreata nella località di Mt. Rothwell Biodiversity Center, un luogo perfetto per la ricostruzione, con la collina, la vallata e tutto il deserto intorno perfetto per dare origine a tutta la decadenza che si percepiva nel libro.
Gli abiti creati per mano dalla geniale costumista Marion Boyce, sono quasi dei capolavori d’arte, tanto che molte scene sembrano dei quadri ritratto. Si è ispirata alla moda di quegli anni utilizzando dei colori precisi che rispecchiavano anche il carattere di ogni personaggio. Molti sono principeschi, sembrano usciti fuori dalle favole, che sono in netto contrasto con il luoghi.
The dressmaker – il diavolo è tornato uscirà nelle sale il 28 aprile 2016 con distribuzione Eagle Pictures.