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Ksenia Rappoport: gli esordi in Italia, l’italiano e la Russia

Nuova ospite del focus del BIF&ST 2015 dedicato agli attori emergenti è l’attrice russa Ksenia Rappoport che nell’articolo racconta del suo esordio in Italia con La sconosciuta di Giuseppe Tornatore e del suo lavoro tra Russia e Italia.

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L’attrice Ksenia Rappoport

Ksenia Rappoport: l’esordio con Tornatore e l’italiano

Ksenia Rappoport ha esordito in Italia con Giuseppe Tornatore e con una lingua che non conosceva affatto e con la quale ha imparato a convivere e a recitare. In questo video l’attrice parla della sua prima esperienza in La sconosciuta e della leggenda metropolitana per cui si dice che avesse mentito a Tornatore dicendo di sapere l’italiano.

Italia e Russia

Abbiamo conosciuto Ksenia Rappoport quando ha cominciato a lavorare in Italia. Lei però lavorava già da tempo in Russia, soprattutto in teatro dove ha frequentato una scuola di grande prestigio di San Pietroburgo. Quali sono state le sue prime esperienze in questo mestiere?

In questo video l’attrice parla anche delle differenze che ha trovato nel suo lavoro di attrice in Russia ed in Italia e della difficoltà di conciliare la sua attività tra due paesi. Lei infatti continua a lavorare nel suo paese ma fa molti film in Italia e concilia il recitare in due lingue e due paesi diversi e con modalità diverse.

L’attrice non si aspettava, dopo il film di Tornatore, di iniziare una carriera così intensa e forte:

Ksenia Rappoport: Non ho mai pensato di farlo nella mia vita, non avevo immaginato che dopo quel primo film mi avrebbero chiamato di nuovo. Anzi mi spavento ogni volta che mi chiamano e mi dicono ‘questa è la sceneggiatura italiana‘.

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Il focus dedicato a Ksenia Rappoport

La commedia e le parti tagliate

Dopo il film di Tornatore l’attrice ha lavorato in Italia con Maria Sole Tognazzi in L’uomo che ama e subito dopo un film di tutt’altro tipo, una commedia, l’episodio con Carlo Verdone in Italians in cui faceva una donna russa che Verdone scambia per una prostituta, un meccanismo comico molto divertente. Sembra che la commedia sia più difficile da esportare come conferma l’attrice:

Ksenia Rappoport: E’ stato molto difficile e penso di non essere riuscita a farlo bene perché Veronesi mi ha tolto quasi tutta! Quello che è rimasto è veramente meno della metà di quello che ho fatto. Il resto non l’ho mai visto per cui (ride). Sicuramente la commedia è molto più difficile come genere soprattutto in un’altra lingua perché nelle commedie ci sono i tempi giusti. Ci vuole la spontaneità che permette di reagire in un modo inaspettato anche per il tuo partner ed io purtroppo non posso farlo quindi è stato molto difficile però avuto un grande esempio e maestro: Carlo Verdone. L’ho seguito, ammirato e cercato di imparare tutto quello che potevo da lui.

Che effetto fa quando ti tagliano la parte?

Ksenia Rappoport: Micidiale. Non auguro questo a nessuno soprattutto se non te lo dicono prima. Vai a vedere il film e non ti trovi. Quello fa davvero un bell’effetto. Però, come si dice, ti riporta a terra.

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Una simpatica posa di Ksenia Rappoport

La mostra di Venezia

Probabilmente per questo motivo Ksenia Rappoport subito dopo ha fatto due film impegnativi come La doppia ora e Il padre e lo straniero di Ricky Tognazzi. Nel video l’attrice racconta l’emozione della Coppa Volpi alla Mostra di Venezia, l’esperienza di fare la madrina del festival e quella di essere in giuria:

Termina qui la prima parte del focus dedicato all’attrice Ksenia Rappoport. Continua a leggere la seconda parte.

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