Mai così Vicini di Rob Reiner. Come rimettersi in gioco dopo i 60 anni.

Questa commedia ha la firma riconoscibile di un autore consolidato come Rob Reiner nella sfera delle commedie, solo per ricordarne una Harry ti presento Sally.

La formula è molto ben collaudata, degli attori eccellenti come Michael  Douglas e Diane Keaton e una sceneggiatura con tempi comici giusti, dialoghi non affatto banali e tematiche che fanno uscire lo spettatore dalla sala con un sorriso e anche con delle riflessioni. Il punto di partenza del regista è la domanda: si può dopo i 60 anni ricostruirsi una nuova vita? La risposta è stata si.

Mai così vicini

mai cosi vicini la locandina

mai cosi vicini la locandina

La filosofia consiste nel capire che finché noi siamo vivi possiamo rimetterci in gioco e realizzare sogni di cui non si è avuto il coraggio di farlo quando si è piu giovani. Questi cambiamenti nella vita dei due personaggi avvengono nel momento in cui arriva una bambina che sconvolge la routine e che cambia umanamente e profondamente i protagonisti. Quando si subisce un forte trauma si possono avere due reazioni, o ci si chiude aspettando solo la fine della vita, oppure si reagisce andando avanti. E questo è il bivio in cui vengono a trovare Oren Little (Micheal Douglas) e Leah (Diane Keaton) . Ma come dice un proverbio l‘unica cosa che non cambia mai nella vita è che tutto cambia, allora gli equilibri si stravolgono e la cosa più importante ed essere pronti ad accettarlo e non adagiarsi mai alle abitudini, sempre pronti a cogliere ciò che potrà venire in futuro. Si può scoprire la maternità, l’emozione di un nuovo amore, l’importanza degli affetti familiari, ed anche ricredersi sui pregiudizi delle persone. Si puo essere sempre in tempo per provare tutto.

Forse per Reiner questa può essere la sua visione della formula della felicità, o almeno cerca di dare dei suggerimenti affrontando tanti aspetti psicologici come la depressione, l’autostima, i rapporti tra le persone. Non ha paura di non dare uno spessore ai vari personaggi, anche quelli minori sono ben delineati. Niente è li per caso. Anche le ambientazioni sono importanti.

Ultimamente ci sono molti più film rivolti ad un pubblico più maturo, forse perché da un indagine è emerso che l’età media dei fruitori di cinema si è alzata e anche perché molti degli attori e attrici  più amati dal pubblico hanno più di 50 anni e Hollywood si sta adeguando a queste esigenze di mercato. I più giovani ormai non hanno più l’esigenza di guardare i film sul grande schermo almeno che non siano realizzati con effetti speciali ed in 3D.

Un suggerimento che posso dare è di non guardare il trailer, perché come a volte succede scopre gran parte delle battute divertenti del film e toglie molto alla visione.

Clip e featurette dal film

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