Speciale BIF&ST: ‘Preti’ di Astutillo Smeriglia

Ritroviamo con molto piacere in questa rubrica il regista Astutillo Smeriglia, in concorso al BIF&ST 2013 nella sezione cortometraggi con il suo ultimo corto d’animazione Preti.

Con Astutillo Smeriglia (pseudonimo con il quale il regista preferisce presentarsi) abbiamo già chiacchierato del suo corto d’animazione Il pianeta perfetto, dopo il quale ne ha girati altri visibili sul suo sitoPreti, ancora inedito sul web,  è il titolo del suo ultimo lavoro, in concorso in numerosi festival nazionali ed internazionali (tra i quali il BIF&ST), candidato al David di Donatello 2013 come miglior corto e vincitore della Menzione speciale a Euroshorts (Varsavia, 2012).

Preti

Fresco di seminario, un giovane prete va a stare con uno più maturo tartassandolo, giorno e notte, di domande esistenziali più o meno lecite. Attraverso un’originale inversione di ruoli, e con il sarcasmo e l’irriverenza che gli sono più congeniali, Astutillo Smeriglia pone sulla bocca di un prete le domande che in fondo tutti noi ci facciamo sulla religione cattolica. Il risultato è un cortometraggio divertente e geniale, che dimostra che anche su temi più seri come la religione si può far ridere senza scadere nel banale o nell’eretico. Assolutamente da non perdere.

Le domande al regista

Ciao Astutillo, bentornato su cinemio. Parliamo innanzitutto del tema di ‘Preti’. Possiamo dire che nella sceneggiatura non hai avuto peli sulla lingua. Com’è nata l’idea di questo corto?

Più che un’idea è un chiodo fisso. Per me la religione è uno dei fenomeni più incredibili dell’universo. Il fatto che l’unico essere razionale sia anche l’unico che si sforza di obbedire a una persona invisibile, anche a costo di danneggiare persone visibili o addirittura se stesso, è una cosa che mi stupisce sempre moltissimo. Il cortometraggio fa solo vedere questa contraddizione, attraverso le domande e i dubbi di un apprendista prete e le risposte di un collega più scafato.

Com’è andata la fase di lavorazione? Vuoi parlarci delle persone che ti hanno aiutato nella sua realizzazione?

Come sempre ho lavorato da solo e, sempre come sempre, ai pochi giorni di divertimento in cui ho scritto la sceneggiatura sono seguiti mesi di agonia per fare disegni e animazioni. Io odio disegnare. Un giorno o l’altro spero di riuscire a smettere. Gli unici interventi esterni sono stati quelli degli attori: Guglielmo Favilla e Fabrizio Odetto, che hanno interpretato i due protagonisti. Se il corto funziona è soprattutto merito loro. Io penso che un bravo attore sia come un bravo musicista, che riesce a dare senso e espressività a qualsiasi cosa suoni.

Un'immagine del corto

Il corto ha partecipato a vari festival, tra i quali il BIF&ST: come sono state queste esperienze? In generale, anche per gli altri tuoi corti, qual è stato il riscontro di pubblico che hai ottenuto?

Non frequento molto i festival, sono troppo timido. Per esempio non ho ancora assistito nemmeno a una proiezione di Preti, per cui non ho idea di che reazione possa avere la gente che lo guarda. E comunque, ormai mi conosco, anche se fossi presente sarei troppo concentrato nel tentativo di non svenire per rendermi conto di quello che mi succede intorno.

C’è differenza di reazione tra l’Italia e l’estero?

Non lo so, è difficile dirlo. Di certo posso dire che ai francesi i miei corti non piacciono per niente, visto che in tanti anni non sono mai stati selezionati nemmeno in un festival francese. Neanche uno. È una cosa che mi dispiace molto, visto che i miei registi viventi preferiti sono quasi tutti francesi, la mia città preferita è Parigi e uno dei motivi per cui sto con mia moglie è che parla francese.

Un'immagine del corto

Parliamo un po’ del tuo blog. Come procede il tuo lavoro lì? Ci sono stati sviluppi dall’ultima intervista?

Sul blog tutto procede sempre esattamente allo stesso modo da anni, senza sorprese: a volte scrivo cose che si diffondono per la cosiddetta rete e altre volte cose che vengono completamente ignorate, ogni tanto mi scrive qualcuno che dice di volermi bene e ogni tanto qualcuno che mi augura di morire. Un volta è anche capitato che fossero la stessa persona. Non sto scherzando.

Un'immagine del corto

Quali sono i tuoi progetti futuri? Pronto per un nuovo cortometraggio d’animazione?

Ho tre progetti, tutti di animazione: un corto sulla non estinzione dei bisonti disegnato e animato da Emanuele Simonelli, ormai quasi finito, un mediometraggio su un professore di kung-fu polacco accusato di cannibalismo, e un lungometraggio che parla di un boia appassionato di bioetica. Credo che questo dovrebbe tenermi occupato per il resto della vita.

E ora una domanda ‘esistenziale’. Da regista italiano cosa pensi del nostro cinema in generale?

Preferirei non rispondere a questa domanda.

Il regista Astutillo Smeriglia

Saluto e ringrazio Astutillo Smeriglia, a nome di tutta la redazione di cinemio, per questa nuova interessante intervista.

4 Comments

  1. kataweb
  2. Antonella Molinaro
  3. afrah abdullahi ahmed
  4. Caterina Angelini

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