Biografilm festival 2012 – Prima parte

E’ iniziata l’8 giugno a Bologna l’ottava edizione di Biografilm festival. Un’edizione dedicata a “tutte le volte che il mondo è finito”.

Una scelta legata sia alle profezie di fine del mondo, sia alle dinamiche di crisi che interessano tutto il mondo e l’Europa in particolare.

Pienamente confermata la struttura della scorsa edizione, oltre dieci giorni di fitta programmazione, tra diversi luoghi, Cinema Odeon e Manifattura delle Arti in primis.

Pre Opening

Nei giorni precedenti l’apertura ufficiale del festival, si erano già susseguiti numerosi eventi.

Interessante, in particolare, la proiezione di Jiro dreams of sushi. Jiro è un vero artigiano del sushi, mette nel suo lavoro tutto se stesso e gestisce uno dei ristoranti più esclusivi del mondo, nel centro di Tokyo. A 85 anni, pur non rinunciando alla sua passione, Jiro pensa a come delegare ai suoi figli il futuro di quest’arte. Tra premi e riconoscimenti il film si arena in una ripetitività che crea non pochi sbadigli in sala. Molto ben impostato, invece, il discorso sull’esagerazione che la grande distribuzione ha portato nella pesca e nel consumo di pesce. Film fuori concorso.

L’apertura ufficiale

La sigla del festival

Venerdì 8 è iniziata la programmazione vera e propria.

Raccapriciante il racconto di Werner Herzog, impegnato contro la pena capitale, con il suo Into the abyss. Un’opera da non perdere.

Negli eventi extra, da segnalare la presentazione del cd Anestesia totale, ospiti Marco Travaglio e Isabella Ferrari.

Un capitolo a parte merita il documentario Four Horsemen. 23 analisti internazionali cercano di spiegare la crisi, dal punto di vista soprattutto degli USA, e poi di interrogarsi sulle prospettive future. Il regista Ross Aschcroft trasforma i quattro cavalieri dell’Apocalisse nei quattro elementi di crisi dei giorni nostri: imperi, banche, terrorismo e progresso (istruzione). L’analisi storica prende lo spunto dalla decadenza dei vecchi imperi, come quello Romano, per dimostrare una ciclicità approssimativa che coinvolge anche i nostri tempi. Sezione The days after.

Paul Zaentz

Sabato 9 è stata la sera della premiazione del produttore Paul Zaentz, con il Lancia Celebration of Lives 2012. Con la compagnia fondata da suo zio Saul, hanno vinto ben tre Oscar come miglior film: 1975 Qualcuno volò sul nido del cuculo, 1984 Amadeus, 1996 Il paziente inglese. Un riconoscimento, dunque, più che meritato a chi ha permesso di raccontare storie importanti, che hanno fatto la storia del cinema.

 

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