#RomaFF12 – Blue my mind di Lisa Bruhlmann

#RomaFF12 – Presentato ieri nella sezione Alice nella città sempre qui alla 12esima Festa del Cinema di Roma, Blue my mind è l’opera prima scritta e diretta da Lisa Bruhlmann, attrice qui in veste di regista per raccontare della generazione delle quindicenni di oggi e del passaggio dall’adolescenza all’età adulta.

Blue my mind

Mia (Luna Wedler) è una classica ragazza di quindici anni appena trasferitasi con la famiglia a Zurigo. Giunta nella scuola nuova, non le sarà facile adattarsi e fare amicizia, almeno fino a quando non incontrerà Gianna (Zoë Pastelle Holthuizen) e le sue amiche, un gruppo di ragazze disinibite che sembrano sapere ciò che vogliono e come ottenerlo per stare bene.

Blue my mind

Blue my mind

Il (grosso) problema alla base del film sta nel suo tentativo quasi sperimentale di affrontare un racconto già più che visto (basti citare Melissa P., 2005) per trovare poi, lungo il suo stesso flusso, una via percorribile quantomeno più originale e interessante. E in questo va apprezzato il tentativo della giovane regista.

Ma le lodi si fermano qui perché queste si scontrano con una resa grossolana che trova nella sceneggiatura il suo punto più debole: senza dover fare spoiler, se l’idea della Bruhlmann era quella di utilizzare elementi fantasy per raccontare del passaggio dall’adolescenza all’età adulta, perché mai condurre metà film con un impianto assolutamente ‘verista’, quasi uno studio antropologico di una generazione, forte ma vero, per poi gettarsi nell’impervia avventura verso cui ci conduce nell’improbabile finale?

Blue my mind – Il trailer

Purtroppo i tre atti non sono ben amalgamati tra loro, i personaggi troppo poco tratteggiati e soprattutto, ripetiamo, è impensabile non creare una struttura che favorisca maggiormente gli elementi fantasy che poi verrano esposti o aspettarsi che il pubblico li possa cogliere come mera metafora di un discorso più ampio. La cosa che viene da pensare è che anche Blue my mind sia il classico film per intellettuali che falsamente cerca il grande pubblico ma che alla fine si chiude in un criptico ‘film da festival’.

Apprezzabile il tentativo, ma il risultato è lontano dall’essere raggiunto e forse la Bruhlmann, per un esordio, è volata troppo in alto con troppa poca esperienza sulle spalle per reggere un impianto così ardito.

Blue my mind arriva finalmente nelle nostre sale il 13 giugno 2019

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