Giunto quest’anno alla sua trentesima edizione, il Bellaria Film Festival festeggia il suo anniversario con una ricchissima programmazione che varia da concorsi di alto livello nazionale al premio “Casa Rossa” alla carriera per Toni Servillo.
di Luca Arcidiacono
Cos’è il Bellaria Film Festival?
Ed il tutto con una madrina d’eccezione: Lunetta Savino.
Alla conferenza stampa, il direttore artistico Fabio Tonicelli ripercorre entusiasmato la storia di questa importante chermesse giunta finalmente alla soglia del trentesimo anno di età.
Nata nel 1983, il Bellaria Film Festival aveva come obbiettivo quello di proporre il cinema indipendente italiano, sotto il nome di “Anteprima per il cinema indipendente italiano”.
Nome tenuto sino al recente 2005, anno in cui fu sostituito con l’attuale, specializzandosi nel cinema documentaristico che, a detta dello stesso direttore artistico, è ormai l’erede del cinema indipendente nazionale.
Scopo attuale di questa programmazione, come verrà subito evidenziato di seguito, è appunto un cinema che, per vari motivi, passa spesso del tutto inosservato sul nostro territorio nazionale, riscoprendo un successo ben maggiore all’estero piuttosto che in madrepatria. Il festival, in questi anni, si è posto sempre più l’obbiettivo di far rinascere un genere cinematografico che, forse, più di tanti altri, può giungere dritto al cuore della gente e svelare realtà con prospettive sempre diverse.
I Concorsi:
Ma passiamo alla programmazione, appunto.
Le sezioni quest’anno competitive saranno tre:
- “Italia Doc”, dedicata ai documentari italiani inediti e non, dove concorreranno dodici titoli tra cui sembrano già spiccare tra gli altri Tahir e Le vere false teste di Modigliani;
- “Radio Doc” che, se lo scorso anno era una rassegna quest’anno si afferma come un vero e proprio concorso e conferma la particolare attenzione che il festival ha per documentari e reportage radiofonici e, vista la fortuna avuta in passato,
- “Cortoconiglio”, riservato ai cortometraggi realizzati dagli ascoltatori della trasmissione radiofonica “Il ruggito del coniglio” che, dal primo giugno prossimo, tornerà in diretta dalla stessa Bellaria.
La sezione “Buon compleanno BFF”, che celebra spesso un anniversario importante, quest’anno sarà incentrata sul festival stesso.
Infine, sarà un’importante occasione di ricordare il trentesimo anniversario della morte di Glen Gloud con la presenza del suo amico e collaboratore David Jaeger che porterà alcuni brani radiofonici inediti e parlerà del suo rapporto con questo bizzarro, intelligente e poliedrico uomo.
Panorama Internazionale
Rispetto al passato, la rassegna Panorama Internazionale risplende di nuovo grazie alla collaborazione sancita tra lo stesso BFF e il Biografilm Festival di Bologna.
Da quest’anno, difatti, la rassegna sarà co-presentata e curata da entrambi i festival, prima a Bellaria e successivamente a Bologna, forte di una collaborazione che purtroppo è poco presente in questo ambiente e che, in passato, ha portato alla fine di numerose importanti altre chermesse.
Molti i titoli presentati per la rassegna, tra cui spicca “Into the abyss” del visionario Werner Herzog, che tocca lo scottante e delicato argomento della pena di morte, passando anche per anteprime italiane come “Sushi: The global catch” che tocca temi come la globalizzazione del cibo e gli effetti devastanti su natura e ambiente, fino a giungere a “Big boys gone bananas!”, seguito del film Bananas! che narra le vicende dei filmmaker che hanno prodotto l’appena citato film e il tentato boicottaggio dalla produzione americana dello stesso a conferma che, almeno qualche volta, i film possono davvero fare la differenza.
Bellaria Doc Lab
Importante presenza anche di workshop totalmente gratuiti, che spaziano da approfondimenti sul montaggio cinematografico, all’utilizzo di programmi come Final Cut Pro X e Adobe CS6 Production Premium, sino a discussioni attorno al Web Documentary e l’influenza che ha oggi la tecnologia partendo dalla nascita del giornalismo all’uso dell’iphone.
Giuria e presenze speciali
Come già annunciato, quest’anno il BFF potrà veder il ritorno, a distanza di dieci anni, del grande Toni Servillo, premiato come miglior attore nel 2002 per “L’uomo in più” proprio durante il festival, oltre che scoprire di più sulla sua grande presenza scenica e la sua professionalità attraverso un documentario speciale a lui dedicato. Importante la presenza della già citata Lunetta Savino, presente anche tra la giuria oltre che come madrina del festival.
Accanto a lei, a giudicare le opere in concorso saranno presenti, tra gli altri, Beppe Attene, Megan Williams e Morando Morandini. Inoltre, saranno presenti in giuria i due vincitori del concorso Italia Doc dello scorso anno: Giulia Amati e Stephen Natanson.
Tutto ciò partirà il 31 Maggio, dando il via ad un festival che, con l’occasione del suo trentennale, vive oggi più di ieri di luce propria, una luce che si spegnerà nuovamente il prossimo 3 Giugno per riaccendersi nuovamente il prossimo anno, ancora più ricca, ancora più viva.
Ma, non temete, perché a conclusione della manifestazione partirà una programmazione presso l’unico monosala presente in città e paesi limitrofi, il cinema Astra.
Per mantenere viva la fiamma che arde durante la chermesse e che accompagnerà gli spettatori direttamente sino al prossimo Maggio, per la trentunesima edizione di un festival che non può far altro che andare sempre più su.