La settimana biografica: chi era la musa ispiratrice di Andy Warhol?

Ricostruzione di un’ammaliante icona degli anni Sessanta: Edie Sedgwick (Sienna Miller), sedotta e abbandonata.  Amicizia e ossessione tra gli idoli della Pop Art. La giovane è reduce da una vita familiare tumultuosa, causata dalla morte prematura di entrambi i fratelli e dalle psicosi maniaco depressive del padre. Nel 1965 Andy Warhol (Guy Pearce) la nota in una galleria  d’arte. Il paladino della pop art la accoglierà nella sua bottega collettiva di lavoro, la Factory, lussureggiante officina condita di alcol, droga, pornografia e arte. Trasgressione e legami solo all’apparenza intimi si diluivano in una superficialità di cui Andy era l’icona.

Genio originale ma un pò svampito,  insicuro, routinario  si nutriva di esagerazioni e di persone perché timoroso della solitudine. Il vuoto emozionale che lo pervadeva, lo costringeva ad attorniarsi di figure rassicuranti e strampalate come lui.

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Edie incarna l’eccesso auspicato dal padre della Pop Art. Lasciandosi persuadere dal vortice degli eccessi, si sazia di un’agonia lenta e progressiva. Ma conoscerà presto il sapore dell’amarezza.

Sarà sostituita da Nico, la nuova musa-ossessione di Andy. Cantare diventerà il prossimo step di Edie, al fianco di Bob Dylan.I due avranno una relazione, ma Bob, equivoco e millantatore, sposerà un’altra. Palese la soluzione di Edie per sfuggire alle sofferenze. Edie ripiega su Bobby Neuwirth e sull’eroina.

Terminerà la relazione con Bobby, ma non quella con le droghe. Nell’ospedale psichiatrico dove sarà ricoverata, conoscerà il suo futuro marito che la scoverà morta soffocata dal proprio vomito a causa di una dose eccessiva di barbiturici. E’ il 16 novembre 1971

Factory: ambiente “ovattato” e selettivo camuffato da universo amichevole

Apparire e non essere, a prima vista questo il motto filtrato dal film.Una volta dentro sei parte integrante della follia collettivizzata, del palcoscenico più trasgressivo degli anni Sessanta. Ma se sei Out, è come se non fossi mai stato affiliato di quel clan.

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Edie è ossessivamente controllata da Andy, che manifesta il suo vincolo sentimentale morboso offrendole collaborazioni nei suoi film. Una relazione squilibrata: ossessiva per Andy, autodistruttiva per Edie.

Il tutto ci induce al pensiero che fosse legato alla bellezza, non certo alla sua amicizia.E quando lei instaura  una relazione con un uomo, la situazione cambia. L’accoglienza alla Factory è glaciale: da icona a sconosciuta. Ostentazione di messaggi falsificati dai fatti rappresenta la natura della factory: colorata e brillante, ma chiusa nell’egoismo degli abitanti.

Curiosità

Il primo film al quale partecipa Edie è Kitcken del 1965. Dopo aver partecipato alla realizzazione del film “Ciao Manhattan” film, sarà nuovamente ricoverata in un ospedale psichiatrico. La seconda curiosità riguarda la presunta non dichiarata relazione tra Edie e Bob Dylan. Bob ha negato alla stampa di aver avuto una relazione sentimentale con la ragazza. il film è stato aspramente criticato anche da Lou Reed.

Andy Warhol era tormentato dalla paura di rimanere solo. Al risveglio, ogni mattina accendeva la televisione o parlava al telefono con qualche amico. Il timore della morte lo terrorizzava. Nel film si racconta di mobili incellofanati per prevenire trasmissioni di batteri.

A: cosa credi che scriveranno sul tuo necrologio?

E: “diranno, Edie Sedgwich, famosa attrice e artista. Famosa per aver risvegliato la fantasia della gente e fece amicizia con tutto il mondo. Liberandosi dalle grinfie della sua terrificante famiglia. Matta come un cavallo. Ha creato caos e tumulti, divorziata da ogni marito che ha sposato. lascia solo pensieri affettuosi per tutti”.

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