Si è vero dalla Pixar è difficile rimanere delusi, è per così dire una “garanzia di qualità”, ma questa volta credo abbia svolto il miglior lavoro…
Quello che mi ha sempre colpito di questi cartoni sono state le storie, sempre alternative e diverse dal solito, come nel caso di Ratatouille (finora un topino chef non si era mai visto), o Alla Ricerca di Nemo, storie simpatiche, leggere ed adatte sia ad un pubblico di piccini che adulto.
La prima cosa che ho pensato prima che iniziassi a vederlo è stata: “ma per 98 minuti non ci saranno daloghi visto che i personaggi sono dei robot…” e la cosa mi ha abbastanza preoccupato fino a quando continuando a guardare non ho capito che i dialoghi non servivano, bastavano le splendide immagini dell’universo, della terra, dei pianeti a suscitare delle bellissime emozioni oltre alla simpatia suscitata dal robottino Wall-e.
L’argomento è attualissimo: l’inquinamento atmosferico; Wall-e è infatti l’ultimo robot che gli umani si sono dimenticati di spegnere quando hanno deciso di trasferirsi nello spazio perchè l’ambiente terrestre è diventato invivibile a causa dell’inquinamento. Nelle scene iniziali si vedono montagne di rifiuti, che Wall-e comprime e ammassa, più alte dei grattacieli americani; il nostro robottino ha sviluppato così una sua personalità ed è estremamente curioso, ma si sente profondamente solo fino a quando non sbarca sulla terra una sonda spaziale, Eve, mandata dagli umani per verificare se esistano o meno le condizioni per la vita. A questo punto inizia un simpatico corteggiamento che porterà Wall-e a seguire Eve nella sonda madre…
Il resto della storia è sicuramente meglio seguirla nel cartone, vi posso solamente dire che gli umani sono oramai divenuti tutti obesi, non camminano più, mangiano 24 ore su 24 e comunicano attraverso dei monitor…
Non credo possa essere considerato un film adatto per dei bambini (al cinema ho visto delle famiglie con figli piccoli uscire durante la visione) anche se sarebbe sicuramente educativo, ma è un vero capolavoro per la storia, le immagini, le battute, un film di fantascienza innovativo che rimanda sicuramente a 2001: Odissea nello spazio; il tema centrale sono infatti le macchine.
Un altro tema trattato è “l’importanza e la centralità del racconto audiovisivo (e quindi del cinema) nel modo in cui conosciamo la realtà. Tutti i momenti chiave del film sono mediati dalla visione di un video (sia reale che di finzione)” (da mymovies.it); è la prima volta che un film mi spinge a riflettere su quest’argomento “scusate se è poco”.
Anch’io ho visto il film e ne sono rimasto colpito sotto molti aspetti.
Infatti secondo me, non è un vero e proprio cartone ma un film di spessore, con contenuti che vanno oltre la semplice spettacolarità e bellezza della fotografia del film (che è fantastico 😉 ).
Per me supera anche i più famosi “Alla Ricerca di Nemo” e “Ratatuille”, riguardo il tema trattato che non è proprio lontanissimo dalla verità ;).
I temi trattati sono davvero forti:
l’inquinamento spaziale: (bellissima l’immagine della terra circondata da minuscoli puntini di spazzatura di migliaia di anni di satelliti lasciati a volare abbandonati nell spazio);
la fine della vita sulla terra a causa dell’uomo:
anche questo è un tema più che mai attuale.
Dal disboscamento delle nostre foreste, al consumismo più sfrenato.
La crescente obesità del genere umano:
niente di più attuale di questo ;).
E’ un dato di fatto che la percentuale di obesi (soprattutto bambini, presenti anche nel film), è in costante crescita con un conseguente rischio di malattie varie, dall’infarto ai tumori etc.
L’inquinamento terrestre:
che provocherà effetti molto simili a quelli estremi del film, se non ci diamo una calmata nel creare spazzatura sia sullo spazio che sulla terra.
Alla fine come tutti i film della pixar, il finale è positivo e meno male.
Non so se a te sia piacuta la sigla di chiusura, a me tantissimo, non voglio svelarla perchè altrimenti si perde tutto il fascino della sorpresa ;).
Per chi ama il genere del film di animazione di un certo livello, Wall-E è da non perdere ;).
@mirko: si è vero ci ripensavo proprio oggi, la sigla è davvero molto carina e l’ho apprezzata parecchio anch’io, anche se non è stato molto facile visto che il pubblico stava già scappando via e faceva rumore…
E’ un vero peccato che non tutti apprezzino le sigle di chiusura, mi è capitato molto spesso di rimanere quasi da sola in sala, tutti scappano, tutti hanno fretta di uscire, ma molto spesso si perdono dei veri capolavori di fantasia, ingegno e genialità.
Vero Paola, ultimamente le sigle di cosa di molti film al cinema sono davvero belli ed arricchiscono il film stesso.
Tra l’altro a me sembra proprio che la sigla finale di Wall-e sia una vera e propria continuazione del film, raccontata in stile diverso dal film ma non meno apprezzabile.
Un modo davvero spettacolare di spingere le persone a rimanere incollati alla poltrona fino a quando non si riaccendono le luci della platea ;).
Bellissimo film, all’inizo pensavo fosse un film da bambini e invece è motlo più serio di quanto si possa pensare, davvero molto bello, soprattutto per le citazioni ad Apple ma anche per la visione del mondo che comunque da una piccola speranza nel futuro, solo se la gente ha davvero amore per la Terra, ne ho scritto un post sul mio blog qui, se gli vuoi dare un’occhiata, grazie!
@Saint Andres: ho appena letto il tuo articolo e ti faccio i miei complimenti; devo dire la verità, anche se si poteva intuire nn sapevo che Jonathan Eve avesse disegnato Eve. Molto interessante anche la mini storia della Pixar…ti seguirò sicuramente nei prossimi articoli!