Sudestival 2018

SUDESTIVAL, il festival lungo un inverno: un abito nuovo per una formula collaudata

Sabato 17 marzo, nella magnifica struttura del ritrovato teatro RADAR di Monopoli, è calato il sipario sulla XIX edizione del SUDESTIVAL, un’edizione che in qualche modo ha segnato il passo e prospettiva per un’idea di festival ancora più ricca di contenuti e più articolata.

Sudestival 2018

Sudestival 2018

Sudestival 2018: il bilancio

di Stefania Del Giglio 

Novità assolute di questa edizione sono stati, per esempio, la sezione SUDESTIVAL INCONTRI, dedicata alla presentazione di sette documentari accompagnati dagli stessi autori, presso la Sala Eventi della Biblioteca Rendella di Monopoli; la sezione SUDESTIVAL IN FOOD, quattro percorsi enogastronomici nella Terra di Puglia, organizzati in collaborazione con il presidio Slow Food di Piana degli Ulivi tenutisi presso la chiesa di San Pietro e Paolo di Monopoli, oltre alle quattro già collaudate lezioni di cinema, dedicate agli studenti del polo liceale di Monopoli e Conversano, e alla sezione del SUDESTIVAL IN CORTO, questo anno curata dal Migranti Film Festival.

Le novità di questa edizione hanno anche riguardato i premi in palio: infatti al Premio del PUBBLICO e al Premio GIURIA GIOVANI, costituita questo anno da addirittura 440 ragazzi delle scuole superiori di Monopoli, si sono aggiunti il prestigioso premio FARO D’ARGENTO CITTÀ DI MONOPOLI, attribuito dalla Giuria Cinema, il Premio SGUARDI e il Premio TIM Store.

Gli otto film in concorso, tra cui tre opere prime, tre anteprime nazionali e due opere seconde, hanno contato più di 9000 spettatori, dato questo che risulta essere decisamente controcorrente rispetto alle statistiche nazionali e spia di un bisogno culturale che il festival ha saputo evidentemente cogliere e sfruttare per dare visibilità a tante opere di qualità che diversamente sarebbero rimaste ignorate.

I film selezionati per questa edizione, spaziando tra i più disparati generi, hanno offerto alle diverse giurie un panorama quanto mai ampio e variegato della produzione cinematografica italiana di questo anno: la commedia frizzante della Andreozzi, il giallo di Padovan, il poliziesco di D’Angelo, il thriller di Fabio Martina, per chiudere con il noir politico di Iacopino passando attraverso il bellissimo film animato per adulti della Mad Entertainment, fresco di riconoscimenti ai David di Donatello.

L’aspetto più emozionante del festival rimane, però, la sensazione di vertigine provata dinanzi ad una sala cinematografica stracolma di ragazzi, giovanissimi, in attesa di confrontarsi con opere che, pur parlando spesso proprio di loro, lo fanno con un linguaggio e con dei tempi a cui non sono più abituati, ma che hanno dimostrato di apprezzare attraverso il dialogo stimolante e intelligente con gli autori e le recensioni attente e puntuali pubblicate grazie alla collaborazione proprio con CINEMIO.it.

Stefania Del Giglio

Stefania Del Giglio

È proprio l’attenzione verso i giovani uno degli aspetti caratterizzanti del SUDESTIVAL, un po’ per vocazione del direttore artistico, Michele Suma e mia, visto che è proprio con loro che ci confrontiamo quotidianamente nel nostro lavoro di insegnanti, un po’ perché siamo assolutamente convinti che la formazione di cittadini consapevoli passi anche attraverso il cinema e l’occasione di confronto che esso fornisce con l’altro da sé, sia pure sotto forma di immaginario.

Pertanto il Premio GIURIA GIOVANI, Masseria Santa Teresa, è stato assegnato al film di Michela Andreozzi Nove lune e mezzo, “per essere riuscito, attraverso i toni lievi della commedia e grazie ad una sapiente e originale costruzione dei personaggi e delle loro dinamiche a catturare l’attenzione del pubblico e a suggerire una riflessione sui temi di scottante attualità, quali le trasformazioni in atto nella famiglia tradizionale e le possibili declinazioni dei concetti di maternità e paternità”.

Il Premio GIURIA PUBBLICO, consistente in un assegno di 700€ offerto da laFUSILLO costruzioni, e il FARO d’ARGENTO sono andati al film di Rak, Guarnieri, Cappiello e Sansone Gatta Cenerentola “per l’abilità con cui è riuscito a dare nuova vita alla favola di Basile, per la creatività e la sensibilità del linguaggio narrativo adoperato, per gli eccellenti aspetti tecnici e la ricchezza di immagini con cui ha saputo raccontare una Napoli sempre in bilico tra passato e futuro, in attesa di salpare”.

Il Premio SGUARDI per l’accessibilità ossia l’audiodescrizione e la sottotitolatura del film vincitore, va al film di Antonio Padovan, Finché c’è prosecco c’è speranza.

Il Premio TIM VISION, un assegno di 500€ messo in palio dalla Tim e rivolto ai giurati della Giuria Giovani per il miglior racconto del MIO SUDESTIVAL girato con il cellulare, è andato a Lucrezia LEONE della IV B del Liceo Artistico LUIGI RUSSO di Monopoli, “per la capacità di raccontare con semplicità e ironia il suo Sudestival, orizzonte atteso di una giovane giurata”.

Ora che è tutto finito e già si pensa alla prossima edizione, possiamo senz’altro affermare che dopo 19 edizioni il successo del SUDESTIVAL risiede soprattutto nel suo pubblico che vive il festival con la nostra stessa passione ed entusiasmo e che ci sprona a fare sempre di più e sempre meglio.

A questo link tutti gli approfondimenti sul Sudestival 2018.

@Foto Credits Sudestival.org

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