Tron: Ares è un film del 2025 diretto da Joachim Ronning, con protagonista Jared Leto. La pellicola uscirà solo in sala a partire dal 9 ottobre distribuita da Walt Disney Pictures.
-Articolo di Michele Scarperia
Quest’opera rappresenta il terzo capitolo del franchise cinematografico di Tron, sequel diretto di Tron: Legacy del 2010 di Joseph Kosinski. Nel ricco cast di comprimari abbiamo il ritorno di Jeff Bridges, Evan Peters, Gillian Anderson e tanti altri.
Tron: Ares
Un programma sofisticato chiamato Ares viene spedito dal mondo digitale a quello reale per una pericolosa missione. Questo segnerà il primo incontro dell’umanità con esseri dotati di intelligenza artificiale.
Il trailer del film
Il buon ritorno di Tron
Dopo svariati anni torna sul grande schermo il franchise divenuto cult, Tron. Post flop del capitolo precedente la saga si era fermata, per paura di ulteriore perdite, tornando solamente 15 anni dopo con questo Tron: Ares. Sarà riuscito a mantenere il buon livello del lungometraggio precedente?
Si, il nuovo film di Tron è all’altezza dei due già girati. Quest’opera riprende come tematiche i grandi dilemmi etici della fantascienza, dal dare e togliere la vita fino all’utilizzare i nuovi mezzi tecnologici per meri fini personali ed economici o per aiutare il mondo. Nulla di nuovo, ma per un film che deve essere adatto al grande pubblico non era neanche richiesto.
Il protagonista interpretato da Jared Leto è ottimo, un’intelligenza artificiale che è affascinata dal mondo esterno e prova sentimenti. Quasi un novello pinocchio che scopre la terra. Anche il cattivo di Evan Peters, per quanto stereotipato, funziona per via del carisma dell’attore. Stessa cosa non si può dire per la protagonista femminile e i comprimari, decisamente più deboli. Pur se in piccola parte, gradito e ben contestualizzato il ritorno di Jeff Bridges.
Il fan service, composto principalmente da piccolo strizzate d’occhio, è dosato bene. I riferimenti faranno sicuramente piacere agli appassionati della saga.
La componente tecnica e visiva è la parte migliore del film, esattamente come nel precedente. Questa fotografia, che porta le luci al neon anche nel mondo reale, ti cala alla perfezione nel mondo di Tron. A maggior ragione se accostata alla colonna sonora dei NIN, fatta di bassi e sintetizzatori fa più da vero e proprio commento sonoro a svariate scene. Piccola riserva sulle scene d’azione, in particolare sul finale, troppo confusionarie.
La sceneggiatura non è perfetta, cerca di complicare una trama di base semplicissima, ed è ricca di forzature. Ma nulla di pesante, si riesce a mantenere la costante sospensione dell’incredulità e va bene così in un opera del genere.
Tron: Ares nel complesso è una buona opera, godibile anche solo per la straordinaria componente visiva e sonora. Mi auguro vada bene al botteghino, visto l’interessante spunto narrativo per un sequel sul finale.