Gigolò per caso: sesso e sentimenti secondo John Turturro

Fading Gigolò (Gigolò per caso), il nuovo film di John Turturro, è uscito nelle sale italiane il 17 aprile. Chi ha voglia di rilassarsi, di lasciarsi avvolgere da un’atmosfera leggera e garbata corra a vedere questo piccolo e intimo film.

Gigolò per caso

Fioravante e Murray sono due amici per la pelle e, date le loro condizioni economiche precarie, decidono di provare… con il mestiere più antico del mondo! Fioravante (John Turturro), con il nome d’arte di Virgil sarà il gigolò, mentre Murray (Woody Allen) il pappone. Dopo essersi destreggiato in un ménage a trois con due avvenenti signore alla ricerca di emozioni forti (Sharon Stone e Sofia Vergara) Fioravante incontra Avigal (Vanessa Paradis), vedova di un Rabbino, che lo mette in crisi: è fare il gigolò la soluzione giusta ai suoi problemi?

Turturro e le donne

La pellicola esalta l’universo femminile, il regista racconta attraverso una commedia i sentimenti, i caratteri e le personalità di tre personaggi femminili (Sharon Stone, Sofia Vergara e Vanessa Paradis), tre donne diverse ma unite dalla voglia di essere ascoltate e sentirsi ancora giovani. Il regista si allontana moltissimo dalla descrizione femminile di Woody Allen, impregnata di donne nevrotiche, Turturro ci descrive donne da ammirare, da comprendere, da ascoltare perché la fede ebraica, anche troppo rigida, reprime la femminilità.

E le donne, nel film di Turturro, hanno il loro riscatto, perché Fioravante, il gigolò (John Tuturro) ha il dono di ascoltarle, dove la virilità non si misura in muscoli: “non c’è niente di più attraente, in un essere umano, della sua attenzione, del suo desiderio di conoscerti davvero”, dirà la dottoressa. Sofia Vergara, è una donna cacciatrice ma che nello stesso tempo ama essere preda, perché pensa che se la vita è troppo breve, meglio godersi ogni attimo del tempo che si ha a disposizione. Sharon Stone, incarna una donna insoddisfatta, con un marito sempre lontano perché scalatore, pronta a poter rifiorire ma che non ha il coraggio di lasciarsi andare al piacere dei sensi. E infine Avigail, Vanessa Paradis, nei panni di una vedova ebraica, timorosa e composta. E attraverso le tre donne il regista-protagonista far loro riscoprire sensazioni ormai sopite.

Il film è ironico, delicato, profondo, il racconto di una società in crisi secondo lo stile Woody Allen, ambientato in una New York multietnica, in una New York dove quasi gli americani non ci sono, una Brooklyn che puoi scoprire solamente perdendoti nei vicoli senza meta, con un sottofondo jazz, una Brooklyn amata dal regista dove si possono ancora assaporare i piccoli piacere della vita. E il regista e Woody Allen si prendono gioco bonariamente di questa Brooklyn e dei loro personaggi a cui appartengono. Turturro – Fioravante è l’uomo latino, poetico, ottimo amante, silenzioso e taciturno, quasi da indurre tenerezza; Murray Schwartz è l’ebreo, affabulatore, testardo, con un grande senso per gli affari. Entrambi rappresentano i cittadini stereotipati di New York con le loro dovute differenze.

Gigolò per caso, è un film che mostra il lato leggero del sesso e quello più complicato dei sentimenti umani; un film rilassante, divertente e ironico, di certo non un vero capolavoro, ma vale la pena vederlo anche solo per i brillanti dialoghi di Woody Allen e il suo ritorno a recitare dopo Scoop del 2006.

Alcune clip dal film

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *