Suffragette è il primo film che parla della nascita del movimento delle donne per il diritto al voto. Tutto ebbe inizio nella Londra Edoadiana del 1903. Operaie, borghesi, ragazze nubili e madri di famiglia si trovarono a lottare insieme per rivendicare i loro diritti al grido dello slogan Vote for Women.
Suffragette
Il lavoro svolto sulla sceneggiatura scritta da Abi Morgan (che ha firmato anche la biografia su Margharet Tacher “The Iron Lady” (2011) di Phyllida Lloyd e “Shame“(2011) di Steve McQueen) è stato il frutto di un’accurata ricerca, basata sulle letture di diari e memoriali inediti, registri della polizia e testi accademici. E a posteriori è stata creata Maud (Carey Mulligan, molto apprezzata per “An Education” (2009) di Lone Scherfing) a rappresentazione di tutte le donne che possono immedesimarsi nel suo personaggio di subordinata, senza diritti, e che rischia giornalmente la sua vita sul posto di lavoro.
La dura lotta del governo, portò ad una reazione per cui la città venne attaccata al cuore delle comunicazioni. Vennero staccati fili del telegrafo, fatte esplodere le buche delle lettere e spaccate vetrine di negozi. La regista ha dichiarato che questa parte della storia è stata censurata nelle scuole, perché sui libri non si parla della rivolta del movimento e della reazione della polizia che fu molto dura, con pestaggi e arresti, violando i loro diritti civili. Fu la stampa britannica ad inventare il termine Suffragette in maniera derisoria, ma la Women’s Social and Political Union, fondata da Emmeline Punkhurst (Meryl Streep), leader del movimento, se ne appropriò cambiandone il significato. Lei fu la prima a dare voce al movimento ed a far capire che le donne stavano dando una grande mano al paese, per via della guerra, dove gli uomini erano impegnati sul fronte, mentre l’economia era andata avanti grazie alla loro mano d’opera.
Maud che dapprima ha difficolta a comprendere l’importanza di ciò che stava stava accadendo, si ritrova coinvolta, spronata dalla sua collega Violet (Anne-Marie Duff) a partecipare alle riunioni segrete che si tengono nel retrobottega della farmacia, di proprietà di Edith (Helena Bonham Carter), andando incontro ad una serie di conseguenze tragiche che le segneranno per sempre la vita, come l’esperienza della galera. Queste donne per protestare si rifiutavano di toccare cibo, ingaggiando uno sciopero della fame e spesso venivano nutrite a forza, con tubi che inseriti attraverso il naso.
Le immagini sono molto eloquenti, e spesso si passa dai filmati d’epoca alla ricostruzione, con un montaggio molto sapiente. Anche le ambientazioni ed i costumi dell’epoca sono stati curati nei minimi dettagli. I loro colori erano il viola, il bianco ed il verde: il viola è simbolo del sangue regale che scorre nelle vene di ogni suffragetta, l’istinto per la libertà e la dignità; il bianco descrive la purezza nella vita pubblica e privata; il verde rappresenta il colore della speranza e l’emblema della primavera”. In altre parole regalità, libertà, dignità purezza e speranza.
Suffragette: una seconda opinione
di Chiara Ricci
Suffragette ha senza dubbio il merito di raccontare la Storia da un punto di vista assolutamente femminile poiché è proprio della Storia della Donna che qui si parla. Ha il merito di far luce e di dare vita a fatti e a personaggi che, agli inizi del Ventesimo Secolo, hanno stravolto la storia del mondo e la sua bigotta mentalità prettamente maschile. È la storia della ribellione femminile. Anzi, è la storia della Donna che decide di dir basta alla schiavitù imposta dall’universo maschile chiedendo ed esigendo per sé solo quanto le spetta: diritti, doveri, dignità.
E sono queste le Donne che hanno reso grande la Storia e che hanno fatto sì che noi oggi possiamo addirittura scegliere, ad esempio, se andare a votare o meno; se dare o meno anche il nostro cognome ai nostri figli; di avere un salario adeguato alle nostre prestazioni lavorative e professionali. Sono queste, infine, le Donne che certamente hanno fatto di questo mondo un posto migliore.
Visto con gli occhi di oggi, seppur osservato da un punto diverso, è un film assolutamente attuale poiché queste battaglie durano ancor oggi: in molti Paesi, ad esempio, alle donne non è ancora riconosciuto il diritto di voto (basti pensare che in Arabia Saudita tale diritto è stato “promesso” nel 2015!!).
Nonostante il personaggio di Maud sia nato dalla fantasia della sceneggiatrice (Abi Morgan) tutto il resto è Storia ma anche la giovane lavandaia lo è poiché sicuramente in tutto quel fermento ci sarà stata una donna così volitiva e coraggiosa da mettere esplosivi, lottare fisicamente, sopportare torture e violenze rinunciando alla propria famiglia e ai propri affetti perché allontanata per la vergogna e il disonore recati.
Suffragette uscirà nelle sale il 3 marzo 2016 con la Bim Distribuzione.