Belli e invisibili: Solo per amore, giallo e sentimento in una fiction da non perdere!

Mediaset è sempre stata una fucina di grandi fiction, nell’immaginario collettivo sono rimasti impressi grandi titoli come Elisa di Rivombrosa, Un ciclone in famiglia e Distretto di Polizia… solo per citarne alcuni. Negli ultimi anni sembra però che il Biscione sia più intenzionato ad offrire al suo pubblico talent show e reality, forse perché interessano a più persone e gli ascolti lo dimostrano. Nell’ultimo decennio, nonostante tutto, sono state proposte serie di qualità e diverse hanno anche avuto un buon riscontro. Oggi voglio parlare di Solo per amore.

Solo per amore
Locandina di Solo per amore

Trama e cast di Solo per amore

Solo per amore è stata una serie televisiva Italiana, andata in onda su Canale 5 nei primi mesi del 2015, la regia è stata affidata a Raffaele Mertes e Daniele Falleri.

Clicca qui e poi qui per vedere i promo ufficiali di Solo per amore rilasciati da Mediaset alla vigilia della prima messa in onda della serie.

Solo per amore
Il cast posa per una foto durante la presentazione di
Solo per amore

Pietro Mancini ( Massimo Poggio) è felicemente sposato con la rinomata avvocatessa Elena Ferrante ( Antonia Liskova) ed insieme hanno anche due figlie: Beatrice ed Arianna. La loro è la classica famiglia perfetta, godono di una buona posizione economica, vivono in una bella villa e si vogliono tutti un gran bene. La situazione cambierà drasticamente quando Pietro verrà rapito, l’intera famiglia si troverà a rivivere un brutto episodio del passato, in quanto molti anni prima ad Elena era toccata la stessa sorte.

Il caso da risolvere viene assegnato al vicequestore Giordano Testa ( Kaspar Capparoni ) che molti anni prima aveva salvato la moglie di Mancini dai rapitori e di cui è da sempre innamorato…

A scombussolare ancora di più l’equilibrio della famiglia Ferrante è Gloria Keller ( Valentina Cervi), una donna ambigua che è intenzionata a comprare le quote del circolo di famiglia e farà perdere la testa a Gabriele ( Simon Grechi), il fratello di Elena, prossimo a sposare la fidanzata Irene ( Camilla Filippi).

Il backstage di Solo per amore

Perché guardare la serie?

Il successo di Solo per amore è dato da un’insieme di più ingredienti ben mescolati tra loro. In primis metterei sicuramente la storia, sceneggiatura non banale, non scontata e piena di colpi di scena: già presenti dalle primissime puntate! Il promo a parer mio è leggermente fuorviante in quanto sembra incentrato esclusivamente, il racconto, su un triangolo amoroso ma no, anzi si, ma c’è molto di più…

Un’altra nota di merito va sicuramente agli interpreti, quasi tutti volti familiari al pubblico delle fiction, che si calano perfettamente nei loro personaggi e ne fanno risaltare ogni sfaccettatura.

Pietro ed Elena in una scena di Solo per amore
Pietro ed Elena in una scena di Solo per amore

Tutti i personaggi della fiction sono legati dal fatto che ognuno di loro nasconde un segreto e di fare qualsiasi cosa solo in nome dell’amore, nel senso più ampio del termine e in tutte le sue forme.

Nella vita reale, fino a dove siamo disposti ad arrivare per amore? Uno dei sentimenti più belli che c’è, senza dubbio, però per sentirci appagati e sereni è giusto mettere in pericolo le nostre vite e quelle dei nostri cari per arrivare a ricoprire un determinato ruolo o sposare l’uomo dei nostri sogni?

Per ulteriori curiosità ed approfondimenti sulla serie clicca qui, per recuperare tutte e 10 le puntate invece qui .

Dietro le quinte di Solo per amore

Sulla scia del successo di Solo per amore, Mediaset ha deciso di produrre una seconda stagione ( Solo per amore – destini incrociati) che è andata in onda a metà del 2017 ma non ha replicato gli ascolti della serie madre, anzi, è stata definita un vero e proprio flop. Secondo me, l’insuccesso è dovuto principalmente alla scelta cambiare parte del cast e alla trama, troppe coincidenze poco credibili, insomma i colpi di scena ci sono ma in generale la storia non convince…

Il troppo stroppia e alcune volte sarebbe meglio lasciare al pubblico un buon ricordo di una serie invece che farla per forza proseguire, a meno che si abbia un’idea eccellente.

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