Paolo Cognetti. Sogni di grande Nord, al cinema solo il 7 8 9 giugno, di Dario Acocella, presentato in anteprima all’ultimo Trento Film Festival. Un docufilm incentrato su Paolo Cognetti, con Nicola Magrin, viaggiatore ed illustratore e sua amico. Una produzione Samarcanda Film con Feltrinelli Real Cinema e con Rai Cinema con il sostegno della Film Commission Valle d’Aosta
Paolo Cognetti. Sogni di grande Nord – Oggi la solitudine mi ha stancato
Questo film, o docufilm inizia con una voce che ci guida e ci racconta il viaggio, tra natura selvaggia e natura meno selvaggia. La voce è quella di Paolo Cognetti, uno scrittore (premio Strega per il suo libro “Le otto montagne”) che ci racconta i suoi pensieri, che ci spiega come lui sente le cose, non solo come le vede, ma come le sente.
Paolo Cognetti. Sogni di grande Nord, è la sintesi perfetta di tutta la visione. Il film inizia con lui, Paolo, che inizia a raccontarsi, inizia a spiegarci come si sente, e il suo bisogno, un bisogno quasi fisico di spingersi verso quel Nord, di cui tanto si parla, e di cui tanto hanno scritto. Così, con il suo amico Nicola Magrin, decidono di partire, destinazione Alaska, il loro grande nord. Sulle tracce dei maestri della letteratura Americana, in un viaggio che richiama In to the Wild, partono.
Alla ricerca di qualcosa, che forse capiranno cosa sia, quando l’avranno trovata…
Un aereo da Milano a Vancouver, poi un camper preso in affitto, e la bussola che punta verso Nord, richiamo costante di questa avventura. Tra panorami mozzafiato, e profonde riflessioni, incontri con amici e visite alle tombe dei Maestri della Letteratura…
Il trailer del film
Paolo Cognetti. Sogni di grande Nord – Un viaggio verso il grande nord
Ernest Hemingway, Raymond Carver, H.D. Thoreau, Jack London, Herman Melville e Chris McCandless. Tutti scrittori, tutti con una cosa in comune, oltre ai libri, il richiamo verso la natura, il bisogno fisico di allontanarsi, di scoprire o riscoprire il contatto con il selvaggio. L’avventura che chiama, ma non l’avventura intesa come bisogno di fare qualcosa di eccezionale, l’avventura come profonda scoperta di se stessi, in un mondo e un paesaggio più grande e profondo di noi, piccoli umani.
Paolo Cognetti. Sogni di grande Nord è anche questo, introspezioni profonda, ricerca, ma anche condivisione delle proprie intime scoperte.
Il legno portato dalla corrente è un regalo del destino, un qualcosa che rischiavi di dimenticare
Un documentario, o un film, profondo e introspettivo, in cui tanti di noi si rispecchiano, quel sentire che manca qualcosa, quell’eterna ricerca che non ci permette mai di fermarci per troppo tempo in un posto, perché qualcosa ci chiama, un po’ come fa la voce in Frozen, che chiama Elsa verso l’ignoto…Anche qui, una voce, un richiamo inspiegabile quel fremito nelle ossa che ti dice, vai, prendi lo zaino e cercami. Cercami lontano, sarà il silenzio, sarò la solitudine, sarò il senso di pace che ti raggiungerà una volta che mi avrai trovato.
Sulle tracce di chi prima di te ha percorso quel viaggio, sulle tracce di Melville, Hemingway, pescatori, scrittori, lettori di acqua, che scrivono i segreti che l’acqua contiene. Sogni di grande Nord è tutto questo, e molto altro.
Un film da vedere, ma state attenti, che potrebbe improvvisamente risvegliare in voi il richiamo improvviso di partire, partire verso luoghi conosciuti o ignoti, partire verso l’ignoto…
Anni fa avrei intrapreso questo viaggio da solo, ma oggi la solitudine mi ha stancato.
Paolo Cognetti