MaXXXine – L’ultimo capitolo della saga di Ti West

MaXXXine è un film di genere horror del 2024 diretto da Ti West con protagonista Mia Goth. La pellicola uscirà solo in sala a partire dal 28 agosto 2024 distribuita da Lucky Red e Universal Picture.

Il lungometraggio rappresenta il terzo e ultimo capitolo della trilogia X dello stesso West, il film è il sequel di X: A Sexy Horror Story del 2022.

maxxxine

MaXXXine

Ambientato nella Hollywood degli anni 80′ racconta la storia di Maxin Minx aspirante attrice che nel momento della sua grande occasione subisce la comparsa di un misterioso assassino, che attraverso le sue uccisioni rischierà di rivelare il suo oscuro passato.

Il trailer del film

La conferma della genialità di Ti West

Dopo lo straordinario successo di critica e pubblico dei due capitoli precedenti colui che tanti già definiscono un maestro visionario dell’horror contemporaneo, Ti West, torna dietro la macchina per chiudere la sua trilogia iniziata nel 2022 con X: A Sexy Horror Story. Per farlo decide di alzare la posta in palio stravolgendo gli stessi canoni settati da lui nelle opere precedenti cambiando ambientazioni e tematiche ma tenendo lo stesso filo conduttore. Date queste premesse sarà riuscito a confezionare una pellicola all’altezza delle scorse?

Se abbiamo davanti un regista di nome Ti West la risposta è scontata, ovviamente si, nonostante i vari cambiamenti riesce a non snaturarsi troppo e ci regala un’ottima pellicola. Non esente da difetti, come per esempio era il primo film, rimane un’opera che per il panorama horror contemporaneo, nonostante non sia propriamente horror ma approfondiremo dopo, è oro colato.

Come accennato prima qui il regista sceglie di non omaggiare e citare solo il genere horror e in particolare lo slasher, ma allarga i riferimenti e di conseguenza il genere del film a thriller poliziesco stile nuova Hollywood. Creando così una pellicola di stampo investigativo, con tanto di colpo di scena finale, a tinte horror inserendo le sue solite citazioni, una su tutti la più manifesta quella al capolavoro Psycho (1960) di Hitchcock.

MaXXXine – di cosa parla

In questa pellicola Ti West decide di affrontare temi attuali contestualizzandoli agli anni in cui è ambientato il film in modo geniale, parla della cancel culture sempre più invasiva negli Stati Uniti e ad Hollywood, parla di ricatti associati a filmati erotici facile il collegamento all’attuale problema del revenge porn e riesce ad analizzare sempre lucidamente germi che infestano l’industria cinematografica e non solo. Tutto quanto proseguendo la riflessione iniziata nella prima pellicola del parallelo tra genere porno e horror, generi da sempre demonizzati strettamente associabili per varie ragioni di cui parla per l’appunto in X: A Sexy Horror Story.

Oltre questo abbiamo la protagonista, interpretata magistralmente dalla solita Mia Goth che abbiamo imparato ad amare nel ruolo di Maxine, un personaggio ossessionato dalla brama di successo, dall’aspirazione di fama che in ogni modo vuole sfondare nel mondo del cinema ma che purtroppo è segnata dal passato nell’industria del porno. Attraverso la sua Maxine Ti West nel finale, nel quale la protagonista raggiunge il successo, ciò che sognava grazie a ciò che odiava, ci fornisce la sua versione malata del sogno americano, concetto che è evidente nella realtà per lui non esista. Nel cast ho adorato l’utilizzo di Giancarlo Esposito in un ruolo totalmente inedito.

L’ambientazione urbana in questa Los Angeles sporca e malfamata illuminata solo da questi freddi neon, rappresentata al meglio dalla fotografia di Eliot Rocket, amplifica ancora di più le tematiche trattate, e nonostante sia meno iconica della casa di campagna dei primi due film rimane egualmente potente.

Punti di forza e di debolezza

Nel film non manca la solita sottile ironia macabra del regista e le prese in giro ai vari cliché di genere puntualmente ribaltate in modo sempre geniale e mai forzato, al contrario di altre saghe.

Qui Ti West è maturato ha più consapevolezza di se e vuole dichiarare il suo amore nei confronti del cinema in toto riuscendoci a pieno, come dimostra in una sequenza di inseguimento diretta in modo eccelso attraverso vari set non scelti a caso. La colonna sonora di Tyler Bates è un ulteriore riprova di ciò, omaggia tantissimi temi iconici divenendo essa stessa iconica Memorabile il tema legato alla morte dei personaggi. Ho apprezzato anche la riduzione e la messa in scena della violenza.

Unico neo di questa pellicola che la rende meno efficace della precedente, ma comunque al livello del secondo, è una sceneggiatura talvolta forzata e pretestuosa in particolare nelle battute finali troppo caotiche. Per il resto MaXXXine è l’ennesima conferma di un genio che va preservato, che ama e sa di cinema come pochi e che spero di vedere al più presto in altri progetti, Ti West

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *