La madre

Lunetta Savino a Bari con La madre

E’ andato in scena dal 18 al 21 aprile al Teatro Piccinni di Bari, all’interno della rassegna del Teatro Pubblico Pugliese, La madre diretto da Marcello Cotugno con Lunetta Savino e con Andrea Renzi, Niccolò Ferrero, Chiarastella Sorrentino.

La madre
Lunetta Savino interpreta La madre

La madre

Fin dove si può spingere l’amore materno prima di diventare ossessione? Su questa domanda si indaga Florian Zeller con il suo La madre, splendidamente interpretato da Lunetta Savino.

Quando un figlio abbandona il tetto familiare per iniziare la sua nuova vita con una compagna, per una madre può essere un brutto colpo soprattutto se si è dedicata, rinunciando a se stessa, ai propri figli ed improvvisamente si ritrova a casa sola e con un marito sempre assente. E’ quello che succede ad Anna, protagonista di questa pièce, che improvvisamente si sente persa tra quelle mura che fino a poco tempo prima erano il suo nido d’amore.

I suoi pensieri si confondono, non si capisce dove finisca la realtà ed inizi il sogno, l’ossessione, i ricordi, ciò che è vero e ciò che invece è solo nella sua mente. Questo senso di smarrimento si riflette anche nello spettatore che grazie ad un gioco di specchi viene quasi catapultato sul palco.

La scenografia è ridotta al minimo ma proprio per questo efficace: semplice, essenziale, con una serie di porte che si illuminano di volta in volta di un colore differente a riflettere lo stato d’animo della protagonista. Al centro un tavolo e in un angolo un frigorifero: il solo mondo di Anna, l’ambiente che fino a poco tempo prima le bastava per accudire un figlio su cui ha riversato tutto il suo amore e dedicato una vita.

Lunetta Savino
L’attrice Lunetta Savino

Anche i costumi contribuiscono visivamente a riflettere ciò che Anna vive emotivamente. Tutti i protagonisti indossano inizialmente colori neutri ma man mano che lo smarrimento avanza qualcosa cambia, gli abiti delle donne, antagoniste, si tingono di rosso ma si somigliano per riflettere ancora una volta come per Anna il ruolo di madre si confonda con quella di compagna, amante, rivale.

Potremmo definire La madre una black comedy che non vira troppo sul tragico grazie all’interpretazione frizzante di Lunetta Savino (da citare una delle sue più belle battute ‘Ho comprato un vestito rosso. Devo indossarlo per una bella occasione. Al tuo funerale, ad esempio‘) ma che con il tono ossessivo e quasi circolare della sceneggiatura (con scene che volutamente si ripetono) regala allo spettatore una sensazione di disagio acuita dallo smarrimento della protagonista che perde pian piano il senso della realtà.

Bravissimi tutti i protagonisti ma la menzione d’onore va sicuramente a Lunetta Savino che ancora una volta dimostra la sua eclettica capacità di interpretare ruoli differenti e di saper virare con maestria dal comico al tragico.

Uno spettacolo che sicuramente fa riflettere sul cosa significhi donare una vita e tagliare quel cordone ombelicale che lega a filo doppio una madre con il proprio figlio.

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